La risposta alla pandemia odierna è stranamente simile a quella nei confronti della pandemia di vaiolo di 135 anni fa

Vi ricordate com'era terminato l'obbligo della vaccinazione antivaiolosa? È successo più di 135 anni fa. Ecco l'incredibile storia.

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Steve Kirsch
stevekirsch.substack.com

Questa riflessione viene da uno dei miei lettori che scrive su substack.com.

A sua volta, l’ha presa dall’incredibile libro “Dissolving Illusions” della Dr.ssa Suzanne Humphries e Roman Bystrianyk che descrive la storia dei vaccini, della salute pubblica e del movimento anti-vax (che era iniziato nel 1700).

Voglio condividerlo con voi perché quello che era successo all’epoca è molto simile a ciò che sta accadendo ora.

Come avevano risolto il problema 135 anni fa

La soluzione, allora, non era stata quella di cercare di convincere i decisori usando argomenti scientifici razionali. Era stata una protesta pubblica di massa che aveva portato al rifiuto di ciò che gli “esperti” dicevano di fare e all’adozione di nuovi metodi che funzionavano ma che erano osteggiati dalla comunità medica.

Ecco cosa ha scritto A Midwestern Doctor nei commenti del mio ultimo articolo:

Quello che sta succedendo attualmente con i mandati COVID e le proteste è quasi identico a ciò che era successo 135 anni fa con le campagne di vaccinazione contro il vaiolo, quando la vaccinazione aveva peggiorato le epidemi, i vaccini avevano ucciso molte persone, il pubblico li aveva rifiutati e i governi avevano risposto con leggi sempre più dure sull’obbligo di vaccinazione.

Alla fine, una delle più grandi proteste del secolo era scoppiata nel 1885 [a Leicester, in Inghilterra], gli obblighi di vaccinazione erano stati eliminati a favore di una gestione alternativa del vaiolo e questo è ciò che aveva effettivamente messo fine all’epidemia.

La mia convinzione è che questo sia un messaggio molto importante da far arrivare all’attuale movimento di protesta e che potrà essere molto utile, se riuscirà ad arrivare.

Ho scritto un riassunto di 10 pagine conciso ma dettagliato e referenziato di tutto ciò che era successo allora e che desiderei fosse reso disponibile (ma di cui non voglio il merito).

L’intero riassunto può essere trovato qui e apprezzerei molto se lei potesse richiamare l’attenzione su questo problema.

Il desiderio del mio lettore è stato esaudito. Penso che tutti potremo imparare da ciò che aveva funzionato un tempo. Nessuno sa con certezza come si potrà risolvere la situazione attuale.

Saranno i camionisti? Le talpe all’interno del CDC, FDA, NIH, delle aziende farmaceutiche? Saranno gli addetti alle pompe funebri a parlare? Sarà la falsificazione dei dati del DMED? Le compagnie di assicurazione sulla vita che si rendono conto della situazione? Tech Review che organizza un dibattito tra i nostri esperti e quelli di Harvard e del MIT? Tony Fauci che finalmente ammette di aver fatto una stronzata finanziando un virus pericoloso, spingendo un vaccino mortale e sopprimendo i trattamenti di base che funzionavano? (ok, l’ultima era una battuta).

Ci sono molte possibilità.

Ecco il paragrafo chiave, subito all’inizio, in caso aveste poco tempo.

Alla fine, una delle più grandi proteste del secolo era avvenuta nel 1885 a Leicester (una città inglese). La giunta municipale di Leicester era stata sostituita, la vaccinazione obbligatoria abolita ed erano state messe in atto misure di salute pubblica precedentemente rifiutate dalla comunità medica. Queste misure avevano avuto un grande successo e, una volta adottate a livello globale, avevano posto fine all’epidemia di vaiolo, un evento che molti avevano attribuito alla pratica della vaccinazione.

In breve, quello che aveva funzionato era stata una protesta di massa più l’attuazione di nuove misure sanitarie osteggiate dalla comunità medica. Quando queste misure avevano funzionato, la maggior parte della gente aveva creduto che fosse stato il vaccino, alla fine, ad averli salvati tutti.

Un numero incredibile di analogie con ciò che era successo 135 anni fa

Quando leggerete ciò che era successo 135 anni fa, sarete assolutamente sbalorditi dalle somiglianze con la situazione odierna.

Ecco una possibile spiegazione:

Fauci aveva studiato l’epidemia di vaiolo e si è assicurato che facessimo i medesimi errori, in modo da massimizzare i morti e la carneficina.

All’epoca, la vaccinazione aveva peggiorato le cose, così avevano raddoppiato gli sforzi, rendendola alla fine obbligatoria. La conseguenza: risultati ancora peggiori. Nessuno aveva capito che più si vaccinava, più le cose peggioravano.

Alla fine del 1868, più del 95% degli abitanti di Chicago erano stati vaccinati. Dopo il Grande Incendio del 1871 (che aveva raso al suolo la città), erano state approvate severe leggi sui vaccini e la vaccinazione era stata resa la condizione necessaria per avere diritto ai soccorsi. Nel 1872, Chicago era stata colpita da una devastante epidemia di vaiolo, in cui oltre 2000 persone avevano contratto la malattia, con una percentuale di decessi del 25% e con un tasso di mortalità tra i bambini sotto i 5 anni ai massimi livelli mai registrati.

Non è interessante?

Ecco un altro frammento che ricorda la proposta di legge del senatore Pan, della California, per togliere alla gente la possibilità di rifiutare [un trattamento medico]. La minaccia di pene detentive rievoca ciò a cui attualmente sta pensando il DHS (Department of Homeland Security).

All’aumentare dello scetticismo sulla vaccinazione, era aumentata la coercizione, senza alcuna possibilià di ricorsi legali per opporsi all’immunizzazione, indipendentemente dalla situazione o dalla raccomandazione del medico. Esistono numerose segnalazioni a livello mondiale di individui che si opponevano alla vaccinazione e che erano stati multati e imprigionati o vaccinati con la forza, con i genitori che spesso preferivano ricevere queste punizioni pur di evitare la vaccinazione ai loro figli.

E un altro frammento ricorda i camionisti in Canada.

[A Leicester ] le tensioni avevano raggiunto il punto di rottura il 23 marzo 1885, quando era scoppiata una grande protesta a cui avevano partecipato circa 80.000-100.000 persone. Era composta da cittadini di ogni genere e professione provenienti da tutta l’Inghilterra e aveva ricevuto il sostegno dei cittadini di tutta Europa che non avevano potuto partecipare. Il corteo era lungo due miglia, con cartelli tra la folla che mostravano i sentimenti popolari anti vaccinazione. La dimostrazione aveva avuto successo e il governo locale aveva accolto e riconosciuto le loro richieste di libertà. Molte delle descrizioni di questa protesta (e lo stato d’animo di giubilo) sono assai simili agli articoli che ho letto sulla protesta dei camionisti.

Il prossimo frammento vi suona familiare? Se la riunione della FDA non fosse stata rinviata, saremmo stati in questa situazione entro pochi giorni, solo che per noi sarebbero passati 6 mesi invece di 3.

La città manifatturiera di Leicester era soggetta alla legge inglese del 1840 che obbligava all’immunizzazione e alla legge del 1859 che richiedeva che ogni bambino fosse vaccinato entro 3 mesi dalla nascita.

E penso che anche questo suonerà molto familiare; potrebbe essere la situazione verso cui siamo diretti.

Si erano verificate aggressioni contro i funzionari che imponevano la vaccinazione e, periodicamente, erano scoppiate rivolte. Questa citazione del 1874 del professore emerito F. W. Newman racchiude lo stato d’animo del tempo: “Non riesco a trovare un linguaggio decoroso e ammissibile per descrivere ciò che sarebbe potuto sembrare incredibile trent’anni fa: ordinare la vaccinazione del secondogenito di una famiglia, quando la vaccinazione aveva giò ucciso il primo, e poi imprigionare il padre che si era opposto.

Volete sapere come l’avevano risolta? Beh, di sicuro non con la vaccinazione, visto che il pubblico (ma non i legislatori) aveva capito che stava peggiorando il problema. Vi suona familiare?

Ecco gli interventi che avevano finalmente risolto il problema.

Quell’anno, in seguito alla protesta, l’amministrazione della città era stata sostituita, l’obbligo di vaccinazione sospeso e, nel 1887, i tassi di copertura vaccinale erano scesi al 10%. Per sostituire il modello di vaccinazione, gli attivisti di Leicester avevano proposto un sistema di quarantena immediata per i malati di vaiolo, la disinfezione delle loro case e la messa in quarantena dei loro contatti, insieme al miglioramento dell’igiene pubblica.

La comunità medica aveva rifiutato con veemenza questo modello, predicendo che il “gigantesco esperimento” di Leicester sarebbe presto sfociato in un terribile “massacro,” specialmente per i bambini non protetti, che erano visti dai medici del governo come “sacchi di polvere da sparo,” che avrebbero potuto facilmente far saltare in aria le scuole (insieme a molta altra odiosa e iperbolica retorica contro di loro). Questa apocalisse da vaiolo sarebbe servita per sempre come lezione contro il rifiuto del vaccino, su cui la professione medica aveva puntato tutto.

Non solo la prevista catastrofe non si era verificata, ma, nelle epidemie successive, Leicester aveva avuto tassi di infezioni vaiolose drammaticamente più bassi rispetto ad altre città completamente vaccinate (da 1/2 a 1/32). Erano state avanzate diverse ipotesi per spiegare la cosa, ma, con il passare dei decenni, era emersa la graduale accettazione da parte del pubblico dei metodi di Leicester, anche se, 30 anni dopo, un articolo del New York Times prevedeva ancora che un disastro fosse proprio dietro l’angolo e che fosse imperativo che Leicester cambiasse i suoi metodi. Fortunatamente, il valore del nuovo approccio di Leicester di mettere in quarantena [i malati] e migliorare l’igiene pubblica era stato riconosciuto e, gradualmente, adottato in tutto il mondo, portando infine all’eradicazione del vaiolo.

La storia si era ripetuta un’altra volta prima della Covid

Una storia molto simile si era ripetuta 33 anni dopo, con la stessa identica strategia nell’influenza spagnola del 1918. Nel 2020, una serie di interessanti articoli sull’argomento erano apparsi su uncutnews.ch. Alcuni purtroppo solo in lingua tedesca, alcuni erano stati poi ripresi da questo sito e dal Dr. Mercola.

I Rockefeller e i militari erano stati entrambi assai attivi in questa “epidemia,” con un piano che includeva mascherine e iniezioni.

Quindi ora siamo al terzo round.

Riassunto

L’intero scritto è lungo 10 pagine. È una lettura affascinante e spero possiate trovare il tempo di leggerla. Si conclude con un riassunto dei paralleli odierni.

La lezione era stata quella di non affidarsi agli esperti medici e ai legislatori per le soluzioni; avevano promosso trattamenti che avevano solo esacerbato il problema. Le soluzioni che funzionavano erano arrivate dalla gente ed erano state osteggiate dall’establishment tradizionale.

Se volete leggere la storia completa, potete trovare il libro “Dissolving Illusions qui. Per le immagini qui.

Grazie, A Midwestern Doctor, per un incredibile pezzo di ricerca e per averci fatto conoscere il libro e la storia retrostante.

Steve Kirsch

Fonte: stevekirsch.substack.com
Link: https://stevekirsch.substack.com/p/what-we-can-learn-from-the-smallpox
13.02.2022
Scelto e tradotto da Markus per comedonchisciotte.org

 

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