DI H.S.
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E’ piuttosto chiaro : su questo autunno stanno soffiando i venti di una battaglia elettorale virtuale , essendo orami chiaro che l’odierno esecutivo non potrà reggere per l’intera legislatura. Così abbiamo assistito al succedersi di iniziative più o meno volte a conquistare consensi : dal Vaffa Day di grillini e affini alle primarie del Partito Democratico ; dalla manifestazione per l’abbassamento delle tasse e la sicurezza promossa da AN a quella del precariato con la massiccia presenza delle sinistre. Intanto la bomba giudiziaria , la nuova Mani Pulite non è scoppiata : probabilmente è servita la precedente esperienza e i politici di oggi sono , almeno in apparenza , più smaliziati e preparati ad affrontare una situazione analoga… L’avvertimento di D’Alema non sembra essere stato lanciato invano… Così , quando meno lo si attende , arriva l’affondo del Cavaliere che , pur imbolsito nei suoi settantuno anni , è più che mai determinato , certo più dell’intera classe politica.
Sarebbe un errore pensare che con l’espediente della raccolta delle firme , Berlusconi volesse avviare lo scioglimento delle Camere… Ci ha provato ; è certo , ma , sicuramente , non ci faceva molto affidamento. Così ne ha approfittato per organizzare una nuova autopromozione , rilanciandosi come uomo dell’antipolitica , contro i politici di professione. Si tratta sicuramente di una mossa meditata da tempo. Il Cavaliere ha seguito bene la recente ondata di sdegno contro i politici della Seconda Repubblica , sdegno scoccato con il successo del libro di Stella e Rizzo e ulteriormente alimentato da Grillo e dai grillini… E Berlusconi si prepara a raccogliere i semi gettati da altri , come in parte , era successo al suo ingresso in politica. Una volta di più , il tycoon proprietario di ben tre reti televisive – e il controllo di altre locali – , il produttore e distributore cinematografico , il presidente di una notissima squadra di calcio dimostra di muoversi a suo agio nel mare della politica spettacolo , di conoscere , appunto , quei meccanismi massmediatici e dello spettacolo che attirano il popolino , specialmente quello più ingenuo. Chi l’ha detto che , in politica , l’uomo si dispone ai ragionamenti ?
In realtà è l’irrazionale che pare dominare e un imbonitore come Berlusconi conosce bene il ventre grasso e molle degli italiani. Soprattutto ha ben chiaro qual è il suo obiettivo : sempre e solo il Potere , finire in gloria i suoi anni da Presidente del Consiglio o , magari , da Presidente di una Repubblica presidenziale in cui esercitare un’autorità forte ponendo a capo del governo una persona di assoluta fiducia. Avendo a mente questo fondamentale obiettivo si possono comprendere gli espedienti strategici per la sua conquista. Berlusconi ha compreso un fatto basilare , in questo periodo : il bipolarismo è morto , forse non è mai esistito realmente. L’unico reale motivo di polarizzazione fra le fazioni politiche è stato , appunto , l’ingresso di Berlusconi in politica e il conseguente schierarsi pro e contro. Così la politica italiana , che non ha mai dato segno di eccellenza , si è ulteriormente imbastardita. La finzione non poteva durare a lungo e , infatti , ci tocca quasi assistere ad una hobbesiana guerra di tutti contro tutti e chissà se il Cavaliere non ha pensato al Leviatano…
Così siamo stati testimoni dell’investitura di Veltroni a leader del centrosinistra in competizione con lo stesso Prodi ; del rilancio di Fini nel tentativo di affrancarsi dal Cavaliere stesso ; del tentativo di Di Pietro di porsi come punto di riferimento dei “legalitari” cavalcando l’ondata grillina ; di quello di Casini di darsi un’immagine “moderata” diversa dal resto dell’opposizione ; della faticosa gestazione della “cosa rossa” ; delle divisioni e scissioni in fazioni e fazioncelle , ecc… Per tornare in auge Berlusconi si è posto così il costante obiettivo di logorare il centrosinistra , lanciando pure polpette avvelenate… E’ chiaro che la disponibilità nei confronti di Veltroni per il varo di una nuova legge elettorale e , magari , per riforme istituzionali , è solo un espediente e questo dialogo verrebbe condotto per ottenere tutti i vantaggi possibili. Una volta di più la classe politica di “centrosinistra” dimostra di essere mediocre , incapace di iniziativa , sempre a rimorchio delle trovate berlusconiane a cui non fa altro che manifestare la propria reazione. Inoltre il Cavaliere è ben consapevole che fra Prodi e Veltroni non è questo grande idillio : l’Harry Potter della politica hollywoodiana non aspira certo a far da comprimario a Prodi , peraltro in procinto di lasciare l’agone politico. Non è un mistero che , fra tutti i politici del centrosinistra , Berlusconi nutre maggior avversione per Prodi , già democristiano seguace di De Mita , il leader politico che , a costo di mandare in frantumi il cosiddetto CAF (Craxi – Andreotti – Forlani) , voleva impedire l’insorgere del duopolio RAI – Fininvest , con l’incoronamento di Berlusconi , protetto di Craxi , a imperatore dell’emittenza privata. Meglio cercare il dialogo con Veltroni , riuscendo magari a strappare quella revisione costituzionale per un Presidente forte ed eletto direttamente . riforma che sarebbe tanto più gradita in una eventuale congiuntura pericolarmene favorevole al centrodestra. Intanto il Cavaliere lavora per logorare e dividere ulteriormente il centrosinistra che , d’altronde , ci riesce benissimo anche da solo. Quel che sconcerta è che , apparentemente , i leader del PD , ma anche del resto del centrosinistra , sembrano sottovalutare la forza di Berlusconi o non preoccuparsene affatto… Forse confidano nel fatto che cinque anni di governo di Berlusconi non sono stati il massimo , ma i cittadini italiani non hanno la memoria lunga e , comprensibilmente , guardano al presente e alle aspettative – alte – suscitate dagli attuali governanti. Berlusconi non pretende di governare bene , anzi , ha certamente mal governato , ma gli altri stentano a proporsi come alternativa credibile e decisa. E’ più probabile che siano rassegnati , che pensino oramai a vivere di sola rendita , lasciando ad altri le incombenze di governo… Almeno questo per il futuro…
Anche dalle parti dei suoi “alleati” o ex , il Cavaliere si è cautelato : lungi dall’intenzione di cedere lo scettro ai più giovani Fini e Casini , Berlusconi è ben deciso a mantenere e a rafforzare il suo ruolo.
Non sfuggirà agli osservatori più attenti come berlusconiani e “berluschini” siano ben presenti ed infiltrati negli altri partiti di centrodestra ; si pensi a Giovanardi , ad esempio… Inoltre Berlusconi , tessera P2 n. 1816 , ha imparato bene alcune lezioni: le scissioni e le liste civetta hanno proliferato e non solo per indebolire gli avversari del centrosinistra – si pensi alle finte liste dei pensionati e dei Verdi -. L’intento di mantenere Fini e Casini in posizione “minoritaria” è evidente : penso alla DC di Rotondi o alle liste a destra di AN promosse dalla Mussolini e da Storace. Non sono stati forse i vari Giovanardi , Rotondi , Mussolini , Storace , ecc… a rispondere alla chiamata del Cavaliere per la nascita del “nuovo” “partito del popolo della libertà” di cui ci occuperemo ? Le lezioni piduiste , si diceva sono chiare affinate : ricordo che a metà degli anni Settanta il Venerabile Gelli cercò di promuovere una DC di destra , il Nuovo Partito Popolare da finanziare con le tangenti petrolifere , per contrapporlo ad una DC in odore di compromesso storico con i comunisti. Più avanti , agli inizi degli anni Novanta , in piena crisi della Prima Repubblica , la “massoneria deviata” , la mafia e l’estrema destra promossero un gran numero di leghe sulla falsariga di quella del Nord allo scopo di destabilizzare ulteriormente il quadro politico. Fra i patrocinatori il solito Gelli. Non è un caso che con la nascita del partito azienda di Berlusconi Forza Italia , le leghe scomparvero ! Comunque l’annuncio della nascita del nuovo partito è il dato più significativo ancorchè meditato. Si diceva , infatti , che Berlusconi ha ben misurato la temperatura del paese… Così ha nuovamente sfoderato un tono demagogico , antipolitico , lanciando strali contro i “politici di professione” – a cui lui sarebbe naturalmente estraneo ! – , appropriandosi della polemica innescata da altri soggetti ben noti. Così , come anni fa , potrebbe riuscire a ribaltare una situazione sfavorevole… Chi non ricorda , infatti , che ai tempi di Mani Pulite con Craxi in manette , Berlusconi stava rischiando oltre all’arresto , il fallimento ? L’ultimo atto della cosiddetta Seconda Repubblica è veramente il primo ? Tornando al nuovo partito che “nascerebbe dal basso , dalla ggente , contro i politici di professione” , è evidente che si tratta della rifondazione forzista , lo svecchiamento di un partito ancora troppo legato alla Mediaset e a Publitalia , rimpolpato di “nuovi” elementi conquistati al populismo berlusconiano. Possiamo distinguere tre aree fondamentali:
– I berlusconiani e i “berluschini” propriamente detti , legati o attirati dalla figura del tycoon. Da un lato abbiamo le struttura di Mediaset e Publitalia sotto la supervisione del fondatore principale di Forza Italia , , quel Dell’Utri , dalle mille risorse e dalle amicizie mafiose. La fiducia che il Cavaliere ripone in questo personaggio è singolare e deriva probabilmente dalla capacità di ricatto di quest’ultimo. Non è escluso che sia a conoscenza della provenienza di quei capitali ( con ogni probabilità piduisti e mafiosi) che hanno finanziato le attività del Cavaliere. Poi ci sono i Circoli della Libertà della sciura Brambilla , infoltiti dalla presenza di medi e piccoli imprenditori e anche una pornostar !
– I “teocon” e “neocon” nostrani , gli intellettuali del partito il cui ideologo è certamente l’ex comunista ed ex craxiano Ferrara. Infatti questo è lo schieramento degli “ex” provenienti per la quasi totalità dalla sinistra… Ex socialisti – craxiani e non – , ex comunisti , ex radicali , ex extraparlamentari di sinistra , ecc… Sono coloro che pretendono di conciliare le tematiche della Nuova Destra con pseudoaspirazioni di sinistra. In realtà sono precisamente coloro che , aderendo ad una visione da destra postmoderna , la giustificano con un preteso linguaggio di sinistra.
– La novità è invece costituita dall’ingresso significativo di gruppi ed elementi di estrema destra , intendendo , in tal senso , a destra di AN e già abbiamo citato la Mussolini e Storace. Questo fatto si segnala perché mostra una volta di più come il partito berlusconiano si stia spostando ulteriormente a destra. D’altronde non è mica una novità la simpatia del Cavaliere per il neofascismo in quanto genuinamente anticomunista. Alla vigilia della sua “scesa in campo” nella politica , contribuì a sdoganare l’allora MSI – non ancora AN – dichiarando che , se fosse stato cittadino romano avrebbe votato Fini come sindaco in contrapposizione a Rutelli. Più volte ha lasciato intendere un’ammirazione per Mussolini ed è stato ricambiato da esponenti della destra. Uno dei motivi di attrito con il suo “maestro politico” Craxi nella gestazione del progetto Forza Italia risiedeva nel fatto che , mentre l’ormai screditato ex leader socialista pensava ad un’alleanza centrista , Berlusconi aveva già in mente di cercare intese con l’MSI e la Lega. I fatti hanno dato ragione a quest’ultimo… Non si può tacere , inoltre , che l’estrema destra – e ricordiamo che Alternativa Sociale della Mussolini aveva raggiunto intese con il Fronte Nazionale e con Forza Nuova – contiene una buona carica di violenza e provocazione come i recenti fatti di Roma hanno dimostrato. Manovrare gli estremisti di destra può essere utile per incalzare il centrosinistra sul tema della sicurezza , ma anche per ricattare Fini che vuole ergersi a leader di una destra postmoderna e ripulita dal neofascismo. Che nei cortei di AN circolino svastiche e croci celtiche potrebbe danneggiare proprio l’aspirante leader. Insomma lo spostamento a destra del berlusconismo dovrebbe far riflettere e portare a miti consigli che cerca un dialogo con il Cavaliere.
La verità è che Berlusconi ha ancora un forte seguito , è più forte che non un paio di anni fa… Forse Forza Nuova – o come diavolo si chiamerà ! – è ancora il primo partito italiano : molti , ancor oggi , ammirano nel Cavaliere l’uomo che si è fatto da solo , in barba a scrupoli e leggi , sognando di replicarne le gesta ; pensano che sia l’unico a poter fare i loro interessi personali , magari abbassando le tasse ; si rispecchiano in molte sue caratteristiche e , chissà ! , ne apprezzano le doti “antipolitiche” e i richiami demagogici ; magari vedono in lui un novello Duce… Se si addiverrà a una riforma costituzionale che svuoti il Parlamento delle sue prerogative e della sua sovranità e con un rafforzamento consistente dei poteri presidenziali , la frittata sarà completa. I dipietrini – girotondini – grillini che si illudono di interpretare le aspirazioni della maggioranza degli italiani , rischiano l’ennesima cocente delusione ! Le prospettive non sono rassicuranti se l’ultimo atto di questa Repubblica replicherà il primo ! Ma , forse , qualcuno ci salverà ! Luca Cordero di Montezemolo pensa seriamente di entrare anche lui in politica… A quando il partito FIAT accanto al partito Mediaset ?
H.S.
Fonte: www.comedonchisciotte.org – http://cloroalclero.blogspot.com/
25.11.07