Un esempio, dal mondo reale della produzione della mozzarella di bufala,
una testimonianza di prima mano
FONTE: SAI COSA MANGI
Il 12 di febbraio ultimo scorso, tornando a casa, ho
intravisto una grande macchia scura sul bordo della strada. Avvicinandomi,
ho visto che “la cosa”… era un bufalotto di alcuni giorni, ancora vivo.
Devo dire che diverse volte negli anni mi è capitato di vedere carogne di
bufalotti nei campi e lungo le strade, e ho sempre pensato che fossero
morti di malattie perinatali. Ho segnalato il fatto all’autorità competente
che è intervenuta per rimuovere la carcassa. Ma questa volta non si
trattava di un cadavere, era un animale vivo.
Un bufalotto maschio, senza
marca nell’orecchio, senza padrone. L’ho caricato in macchina e l’ho
portato a casa. Ho chiamato subito il Servizio Veterinario il cui
responsabile ha detto che posso tenerlo per farlo crescere, perchè
probabilmente è stato abbandonato essendo un maschio. Allora i maschi
vengono abbandonati? Si, mi è stato risposto, è l’abitudine in zona. Per
legalizzarlo sono andata ai Carabinieri per fare la denuncia di “ritrovo”.
Anche il Comandante “sapeva”: i maschi si uccidono, si lasciano lungo le
strade, è “normale”, non servono, non danno latte. Si parlava di soffocarli
buttando la paglia in gola…
Con il Servizio Veterinario abbiamo fatto i
calcoli: circa 15.000 bufalotti maschi all’anno “non nascono”
ufficialmente. Ma devono essere nati, perchè la natura procura
l’equilibrio: nascono tanti maschi come femmine. E se sono iscritti 40.000
bufali femmina devono essere minimo 15.000 i maschi che “spariscono”. Ho
sentito di altri “metodi” di uccisione: la maggior parte degli allevatori
semplicemente lascia morire di fame i neonati, cioè li allontanano dalla
mamma subito dopo il parto e non danno più attenzione. Muoiono! Basta! Ci
sono quelli che li sotterrano vivi e ci sono quelli che li buttano nella
fossa del letame. Qualche allevatore locale cresce i bufali maschi per la
carne. Una percentuale molto bassa. Per il resto, per continuare a produrre
mozzarella di bufala si dovrebbe organizzare una raccolta dei piccoli
appena nati per portarli ai macelli.
12.02.2002
Fonte: www.saicosamangi.info
Link: http://www.saicosamangi.info/starterkit/sez1_essere_vegani/lettera_aperta_veget.html
Estratto da : Marina Berati – “Lettera aperta ai vegetariani: verso il veganismo”