DI GERARD CELENTE
trendsresearch.com
Ossessionati da Hitler
Berlino, 17 Aprile 2012 – Non ero mai stato a Berlino. L’unica cosa che sapevo a riguardo era ciò che avevo letto nei libri di storia, e visto in televisione, nei film. Siamo atterrati alle 8 di mattina circa, così l’intera giornata era davanti a me. Ho volato in prima classe, e ho dormito decentemente la notte. Prima classe? Provate Nessuna classe su United! Ecco un altro esempio del decadimento e del declino dell’America. Ma questo è per un’altra volta. Ero a Berlino per il lancio di The Trends Journal e per aprire la divisione europea di The Trends Research Institute. Qualcosa mi ha colpito nel tragitto dall’aeroporto all’hotel. Ma non mi è stato subito chiaro. Lo è diventato nelle ore a seguire. E ne sono stato ossessionato da allora. Non passa giorno in cui non ci pensi o non ne parli. Non è un’esagerazione.
Dopo aver controllato tutto in hotel, ho fatto un rapido giro in città, con dei miei colleghi tedeschi, e ho capito abbastanza velocemente la sensazione generale e la struttura del luogo. C’erano molte bellezze da vedere. Bei negozi di proprietari indipendenti. Marciapiedi larghi abbastanza da contenere tavolini dei café, per camminare e andare in bicicletta. Altamente civilizzati, ho pensato. Qualcosa altro mi ha colpito. Per essere una città di 3,5 milioni di persone, era molto silenziosa. Ho pensato che gli ampi viali pieni di alberi aiutassero a dissipare il rumore. E la maggior parte degli edifici sembravano sotto i 15 piani (non li ho contati) così il rumore non rimaneva intrappolato nel canyon di cemento come nelle altre metropoli. Sommato alla sensazione di spazio aperto, i parchi erano sparsi in tutta la città. Si, era stranamente silenziosa.
Mi innamorai. Di tutte le città in cui sono stato nel mondo, ho trovato Berlino la più alla moda. Ma ero anche inquietato da questo. Alcuni degli edifici del tardo 19esimo e dei primi anni del 20esimo secolo erano magnificenti. Forti e fieri, testimonianza della qualità tedesca. Eppure più cosa guardavo, più mi sentivo triste. Nel tardo pomeriggio iniziai ad affondare e molto in profondità. Difficilmente una singola strada, mi sembrava, era composta integralmente da questi capolavori architettonici di “c’era-una-volta”. Erano invece come fermalibri, riempiti all’interno con costruzioni post II guerra mondiale. La scena era la stessa ovunque: pochi vecchi edifici, molti nuovi, altri ancora vecchi.
Iniziai ad immaginarmi come Berlino doveva sembrare prima che venisse bombardata. Credo fosse addirittura più grandiosa di Parigi prima della guerra. La Germania, pensai, deve essere stato il luogo più civilizzato di tutte le società occidentali degli anni Trenta. L’arte, la cultura, la filosofia, l’architettura… che cultura! Scorrendo la lista dei nomi nei secoli… Bach, Beethoven, Goethe, Wagner, Einstein, Fritz Lang e Marlene Dietrich. “Loro erano tedeschi” mi dicevo. Forti, educati, orgogliosi e nobili. “Come ha potuto questa grande società lasciare che un pazzo da due soldi come Hitler distruggesse le loro vite? Perché la gente non si è ribellata piuttosto che lasciare che un pazzo li conducesse al massacro? Eppure non è scoppiato tutto in una settimana. È andato avanti dal 1940 al 1945. Quando basta, basta?”
Non si trattava di un dibattito filosofico quello che stava avvenendo nella mia testa. Era una questione riguardo vita, morte, spirito umano.
“Lo so, lo so” mi son detto. Hitler arrivò al potere a causa dell’umiliazione del Trattato di Verailles che i tedeschi furono obbligati a firmare dopo aver perso la I guerra mondiale che mise in moto le condizioni per uno come lui di arrivare al potere, bla, bla, bla.”
No! È stato molto più complesso di così. C’è stato qualcos’altro che ha permesso al grande popolo tedesco di mettere le loro vite nelle mani di un pazzo da due soldi. Un pazzo che Charlie Chaplin ha rappresentato in maniera più convincente di quanto non lo fosse lui stesso.
Io sono di origine italiana. Una lunga lista di chi è chi: Michelangelo, , Da Vinci, Rossini, Caruso, Puccini, Galileo… che storia, che cultura! Poi mi sono chiesto “Come hanno potuto gli italiani permettere a loro stessi di essere condotti alla distruzione da un pazzo da due soldi come Mussolini? Un personaggio dei cartoni, se ce n’è mai stato uno. Cos’è che permette alla gente che ha capacità intellettuali di conoscere meglio ad essere così docilmente portate al macello?
Poi c’è l’America. Nessuna mancanza di grandi personaggi passati e presenti. Come possono permettere che dei pazzi da due soldi li governino e li distruggano?
Clinton, Bush, Cheney, Obama, Romney? Per me è tutto uno show di pazzi da due soldi. Guardate il mondo: Blair, Cameron, Rajoy, Netanyahu, Merkel, Monti, Berlusconi, Sarkozy, Hollande… nominate il vostro paese, prendete il vostro veleno: presidenti, primi ministri, cancellieri… tutti, ai miei occhi, sono pazzi d due soldi.
E sono pericolosi. Iniziano guerre, uccidono milioni id persone, distruggono nazioni. Rubano i vostri soldi e li danno ai loro amici. E con qualche resistenza, a volte nessuna, le persone li lasciano fare. Di fatti non solo li lasciano fare, ma discutono tra loro sul perché il loro pazzo è migliore dell’altro pazzo. Si arrabbieranno con voi che chiamate il loro pazzo un pazzo, appunto. Lotteranno e moriranno per difendere i loro pazzi.
TOPI O UOMINI ?
Sono stato ossessionato da Hitler da quando sono atterrato a Berlino. Cosa c’è nello spirito umano che permette che ciò accada? E ora sta succedendo di nuovo. I nostri leader ci stanno portando alla distruzione. E, come in passato, la gente li lascia fare.
“La Prima Grande Guerra del 21esimo Secolo” è iniziata. Sta accadendo sotto i nostri occhi. Nessuno, neanche i media o i politici, la definiscono per quello che è. Invece spiegano ogni maggiore sviluppo o incidente come “una tantum”, un singolo evento disconnesso dagli altri. Alla fine, quando la storia viene scritta, la percezione generale sarà che anche questa guerra, come per la I e la II guerra mondiale, è scoppiata in Europa. Sebbene sia una grande semplificazione (le radici della guerra sono diffuse), poiché la crisi del debito europeo è ora al centro delle notizie, questo Trends Journal è di conseguenza euro-centrato.
Le guerre non iniziano con l’assassinio dell’Arciduca, con l’affondamento della Lusitania, con il bombardamento di Pearl Harbor. Questi sono solo focolai; la marcia verso la guerra impiega degli anni. Per esempio, seguiamo il tempo: la crisi del ’29, la Grande Depressione, le guerre delle valute, le guerre del commercio, tutte hanno portato alla II guerra mondiale. La storia si sta ora sinistramente ripetendo. Il panico del 2008, la grande recessione/depressione, le guerre delle valute, le guerre del commercio, stanno portando alla “Prima Grande Guerra del 21esimo Secolo”. E questa guerra, non importa come sarà storicamente progettata, non è iniziata a causa dei regimi repressivi, la sete di democrazia, conflitti religiosi o dispute territoriali – tutto si riduce al “denaro, potere e avidità.”
Gerard Celente
Fonte: www.informationclearinghouse.info
Link: http://www.informationclearinghouse.info/article32053.htm
1.08.2012
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di MARIA MERCONE