La redazione non esercita un filtro sui commenti dei lettori, a meno di segnalazioni riguardo contenuti che violino le regole.

Precisa che gli unici proprietari e responsabili dei commenti sono gli autori degli stessi e che in nessun caso comedonchisciotte.org potrà essere considerato responsabile per commenti lesivi dei diritti di terzi.

La redazione informa che verranno immediatamente rimossi:

Messaggi che entrano automaticamente in coda di moderazione per essere approvati prima di pubblicarli o vengono sospesi dopo la pubblicazione:

Nota: se un commento entra in coda di moderazione (e quindi non appare immediatamente sul sito), è inutile e dannoso inviare di nuovo lo stesso commento, magari modificando qualcosa, perché, in questo caso, il sistema classifica l’utente come spammer e non mostra più nessun commento di quell’utente.
Quindi, cosa si deve fare quando un commento entra in coda di moderazione? bisogna solo aspettare che un moderatore veda il commento e lo approvi, non ci sono altre operazioni da fare, se non attendere.

Per qualsiasi informazione o comunicazione in merito, scrivere alla redazione dal modulo nella pagina dei Contatti

Una persona può avere un solo account utente registrato nel sito.

Commentare con utenti diversi è una pratica da trolls e vengono immediatamente bannati tutti gli utenti afferenti ad un’unica entità, senza preavviso.

SANZIONI IN CASO DI VIOLAZIONE DEL REGOLAMENTO STABILITE DALLA REDAZIONE CDC:

1) Primo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e cancellazione del commento.

2) Secondo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e conseguente ammonizione: l’account del commentatore verrà sospeso temporaneamente per 72 ore previo avviso individuale

3) Terzo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e conseguente blocco dell’account con l’impossibilità permanente di accedere al portale web

Consigliamo caldamente di leggere anche la pagina delle F.A.Q. le domande frequenti e la nostra Netiquette

La Redazione

 

I piu' letti degli ultimi 30 giorni

LA NOSTRA TERRA, LE NOSTRE VITE

blank
A cura di Truman
Il 16 Febbraio 2013
175 Views
175 Views
blank

DI PETER SINGER

Project Syndicate

MELBOURNE – Le nazioni ricche – o gli investitori lì basati- dovrebbero comprare terreni agricoli nei paesi in via di sviluppo? Questa domanda è posta in Transnational Land Deals for Agriculture in the Global South (1), un rapporto pubblicato l’anno scorso da Land Matrix Partnership, consorzio di organizzazioni non governative e istituti di ricerca europei.

Il rapporto mostra che dal 2000, investitori o enti pubblici in nazioni ricche o emergenti hanno comprato oltre 83 milioni di ettari (più di 200 milioni di acri) di terreno agricolo nelle nazioni più povere in via di sviluppo. Questo equivale all’1.7% dei terreni agricoli del mondo.
La maggior parte di questi acquisti sono stati fatti in Africa, con due terzi aventi luogo in nazioni dove la fame è ampiamente diffusa e le istituzioni che stabiliscono formalmente la proprietà terriera sono spesso deboli. I soli acquisti in Africa equivalgono a un’area di terreno agricolo della misura del Kenya.

È stato affermato che gli investitori stranieri stanno comprando terra che è stata lasciata improduttiva; perciò, rendendola produttiva, gli acquisti stanno alzando la disponibilità complessiva di cibo. Ma il rapporto della Land Matrix Partnership ha constatato che questo non è il caso: all’incirca il 45% degli acquisti ha coinvolto terreno coltivabile esistente, e quasi un terzo della terra acquistata era imboschita, indicando che il suo sviluppo può presentare rischi per la biodiversità.

Gli investimenti sono sia privati che pubblici (per esempio, di enti di proprietà dello Stato) e vengono da tre diversi gruppi di nazioni: economie emergenti come la Cina, India, Brasile, Sudafrica, Malaysia e Corea del Sud; Stati del Golfo ricchi di petrolio; e economie ben sviluppate come gli Stati Uniti e diverse nazioni europee. In media, il reddito pro capite nelle nazioni che sono la fonte di questi investimenti è quattro volte più alto di quello nelle nazioni bersaglio.

Molti degli investimenti mirano a produrre cibo o altre colture per l’esportazione dalle nazioni nelle quali la terra viene acquisita, per l’ovvio motivo che le nazioni più ricche possono pagare di più per il prodotto. Più del 40% dei progetti di questo tipo mira a esportare il cibo dalla nazione fonte — suggerendo che la sicurezza del cibo è un motivo importante per comprare la terra.

Oxfam International chiama alcuni di questi accordi “occupazioni di terra” (“land grabs”). Il suo stesso rapporto, Our Land, Our Lives(2), indica che, dal 2008, le comunità colpite dai progetti della Banca Mondiale hanno presentato 21 richiami formali che sostengono violazioni dei diritti della loro terra.

Oxfam, attirando l’attenzione sulle acquisizioni di terra su vasta scala che hanno implicato violazioni esplicite dei diritti, ha fatto appello alla Banca per congelare gli investimenti negli acquisti di terra fino a che potrà stabilire standard assicurando che le comunità locali siano informate di questi in anticipo, con l’opzione di rifiutarli. Oxfam vuole anche che la Banca assicuri che questi accordi terrieri non danneggino la sicurezza del cibo sia locale sia nazionale.

In risposta, la Banca Mondiale ha concordato che ci sono casi di abuso nell’acquisizione della terre, particolarmente nelle nazioni in via di sviluppo nelle quali l’amministrazione è debole, e ha detto che ha appoggiato una partecipazione più trasparente e generalizzata. Allo stesso tempo, ha indicato il bisogno di aumentare la produzione di cibo per nutrire i due miliardi in più di persone previste in vita nel 2050, e ha consigliato che è richiesto un maggiore investimento nell’agricoltura nei paesi in via di sviluppo per migliorare la produttività. La Banca ha ricusato l’idea di una moratoria sul suo stesso lavoro con gli investitori nell’agricoltura, sostenendo che ciò prenderebbe di mira precisamente coloro che è molto probabile che facciano la cosa giusta.

Uno si può chiedere se la trasparenza e il requisito che i proprietari di terra locali acconsentano alla vendita sia abbastanza per proteggere le persone che vivono in povertà. I sostenitori del libero mercato dichiareranno che se i proprietari di terra locali desiderano vendere, quella è una loro scelta.
Ma, date le pressioni della povertà e l’esca del denaro, cosa ci vuole alle persone per essere capaci di prendere una decisione genuinamente libera e informata riguardo alla vendita di qualcosa così significativo come il loro diritto alla terra? Dopo tutto, noi non permettiamo alle persone povere di vendere i loro reni al migliore offerente.

Certo, gli irriducibili sostenitori del libero mercato diranno che dovremmo. Ma, alla fin fine, deve essere spiegato perché alle persone deve essere proibito vendere i reni, ma non la terra che cresce il loro cibo. La maggior parte della gente può vivere senza un rene. Nessuno può vivere senza cibo.
Perché l’acquisto di parti del corpo fa crescere la condanna internazionale, mentre l’acquisto di terra coltivabile no – anche quando include sfrattare i proprietari di terra locali e produrre cibo per l’esportazione in paesi ricchi invece che per il consumo locale?

La Banca Mondiale potrebbe di fatto essere più preoccupata riguardo ai diritti dei proprietari terrieri locali di quanto non lo siano altri investitori stranieri. Se così fosse, i 21 reclami fatti contro i progetti della Banca sono più probabilmente la punta visibile di un vasto iceberg di violazioni di diritti della terra da parte di investitori stranieri nei progetti di agricoltura in paesi in via di sviluppo – con gli altri che rimangono invisibili perché le vittime non hanno accesso a nessuna procedura di reclamo.

Un caso come questo arriva tardivamente all’attenzione del United Nations Human Rights Committee (3). A Novembre, il Comitato ha concluso che la Germania aveva fallito nel sorvegliare il Neumann Kaffee Gruppe riguardo alla sua complicità nello sfratto forzato di diversi villaggi in Uganda per far spazio a una vasta piantagione di caffè.

Ma gli sfratti ebbero luogo nel 2001, e gli abitanti del villaggio stanno ancora vivendo in povertà estrema. Essi non hanno trovato nessun rimedio, né in Uganda né in Germania, alla violazione di diritti che, secondo il Comitato, essi possiedono sotto la Convenzione internazionale sui diritti civili e politici, della quale la Germania è firmataria. Dobbiamo credere che i proprietari di terra se la passino meglio con gli investitori cinesi o arabi?

Peter Singer
Fonte: www.project-syndicate.org
Link: http://www.project-syndicate.org/commentary/agricultural-investment-or-third-world-land-grab-by-peter-singer

14.01.2013

Traduzione per Comedonchisciotte.org a cura di ILARIA GROPPI

Note del traduttore:

(1) Letteralmente: Accordi terrieri transnazionali per l’agricoltura nel Sud globale
(2) Letteralmente: La nostra terra, le nostre vite
(3) United Nations Human Rights Committee: letteralmente Commissione sui diritti umani delle Nazioni Unite, è un corpo di esperti indipendenti che monitora l’attuazione della Convenzione sui diritti civili e politici da parte degli stati membri dell’ONU. (fonte: www.ohchr.org)

ISCRIVETEVI AI NOSTRI CANALI
CANALE YOUTUBE: https://www.youtube.com/@ComeDonChisciotte2003
CANALE RUMBLE: https://rumble.com/user/comedonchisciotte
CANALE ODYSEE: https://odysee.com/@ComeDonChisciotte2003

CANALI UFFICIALI TELEGRAM:
Principale - https://t.me/comedonchisciotteorg
Notizie - https://t.me/comedonchisciotte_notizie
Salute - https://t.me/CDCPiuSalute
Video - https://t.me/comedonchisciotte_video

CANALE UFFICIALE WHATSAPP:
Principale - ComeDonChisciotte.org

Notifica di
1 Commento
vecchi
nuovi più votati
Inline Feedbacks
View all comments

FORUM DEI LETTORI

RSS Come Don Chisciotte Forum – Argomenti recenti

  • DDL Sicurezza - Sabato corteo "A pieno Regime"- Nonostante il maltempo, sarà una sorpresa per tutti. 13 Dicembre 2024
    DDL Sicurezza - Domani corteo "A pieno regime". Nonostante il maltempo, sarà una sorpresa per tutti Sabato 14 dicembre a Roma è previsto tempo molto brutto. Peccato perchè ...
    marcopa
  • Lo Sciamanismo 13 Dicembre 2024
    Il cinema moderno continua nella sua funzione di braccio armato della sovversione. Una delle più recenti dimostrazioni di quest’oltraggio della storia, la vediamo nel film "La sciamana", di ...
    mystes
  • Pre e Post Patriarcato. 11 Dicembre 2024
    Prima dell'avvento del patriarcato. Dopo l'avvento del patriarcato.
    Esquivèl
  • La scommessa: geostrategia 10 Dicembre 2024
    Se abbiamo finito gli svarionamenti, alla "abbiamo vinto abbiamo perso", per questa prima "tranche" di degustazioni al massacro inutle di poveracci (al solito) potremmo forse farci la domand...
    GioCo
  • Al Jolani vero muslim ? Per niente. 10 Dicembre 2024
    Qualche dubbio dopo Al Baghdadi, criptojewish criminale tanto quanto i suoi tagliagole, mi era venuto. Adesso qualche indizio a conferma che Abu Mohammed Al Jawlani ( Al Jolani ) sia in rea...
    oriundo2006
1 / 146 Pagine


blank