DI KOLDO
Così titolava Richard Duboff un suo straordinario lavoro che un amico mi ha mostrato e che mi pare molto utile per capire l’ipocrisia morale di cui il governo statunitense è stato, ieri ed oggi, insuperabile maestro.
Dalla pubblicazione di questo lavoro sono ormai passati quattro anni e per alcuni dei “delitti” raccontati in questa relazione si sono aggravati colpe e colpevoli; nuove convenzioni e nuovi accordi sono stati ignorati, rifiutati o impugnati; nuove risoluzioni riguardanti l’embargo a Cuba non sono state prese in considerazione, tuttavia è importante rinfrescare la memoria, precisare i dati, chiarire i riferimenti, perché così vuole la ragione e perché la nazione delinquente ha continuato, anche in maggior misura, a perpetrare le sue canagliate.
Ciò che segue è solo una sintesi, ma è parte della vera storia universale dell’infamia.
1.- Nel dicembre 2001, gli Stati Uniti si ritirano ufficialmente dal Trattato anti missili balistici firmato nel 1972. Per la prima volta nell’era nucleare, gli Stati Uniti si ritirano da un importante accordo di controllo sugli armamenti di distruzione di massa.
2.- Gli Stati Uniti sono l’unico paese ad opporsi all’accordo delle Nazioni Unite per controllare il traffico internazionale illegale di armi leggere, del luglio 2001.
3.- Gli Stati Uniti sono fra quei pochi paesi contrari al Trattato istitutivo del Tribunale Penale Internazionale, approvato nel 1998 invece da 120 paesi, che doveva essere insediato all’Aia per giudicare politici e militari accusati di crimini di guerra e crimini contro l’umanità.
4.- Nel dicembre 1997 gli Stati Uniti si rifiutano di firmare il Trattato per la messa al bando delle mine terrestri, che ne proibisce l’uso e che viene firmato da 122 paesi. Il presidente Clinton respinge il trattato ma promette di aderire nel 2006. Nell’agosto 2001 Bush sconfessa la promessa di Clinton.
5.- Nel marzo 2001 il presidente Bush dichiara “morto” il Protocollo di Kioto per ridurre il surriscaldamento globale del pianeta, del 1997. Nel novembre dello stesso 2001 Bush rifiuta i negoziati di Marrakesh (Marocco) che intendevano rivedere l’accordo.
6.- Nel maggio 2001 gli Stati Uniti si rifiutano di di incontrare i paesi dell’Unione Europea per discutere, anche ai più bassi livelli di governo, lo spionaggio economico e la sorveglianza elettronica di telefonate, e-mail e fax.
7.- Nel maggio 2001 gli Stati Uniti non partecipano ai colloqui promossi dall’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) a Parigi, finalizzati a reprimere il fenomeno dei paradisi fiscali e il riciclaggio di denaro.
8.- Nel febbraio 2001 gli Stati Uniti si rifiutano di unirsi ai 123 paesi impegnati a bandire l’uso e la produzione delle mine anti-uomo.
9.- Nel settembre 2001 gli Stati Uniti si ritirano dalla Conferenza internazionale sul razzismo, che riunisce 163 paesi a Durban, Sudafrica. (1)
10.- Al G8 del luglio 2001 gli Stati Uniti sono l’unico paese ad opporsi al Piano internazionale per le energie rinnovabili.
11.- Gli Stati Uniti continuano ad ignorare la condanna, ad opera dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, dell’embargo nei confronti di Cuba. Nell’ottobre 2001, per il decimo anno consecutivo, le Nazioni Unite hanno condannato l’embargo. Contro di esso hanno votato 167 paesi, a favore dell’embargo solo tre: Stati Uniti, Israele e Isole Marshall.
12.- Gli Stati Uniti fanno parte del gruppo di paesi che non hanno ratificato il Trattato per la messa al bando totale degli Esperimenti Nucleari (CTBT). Nel novembre 2001 gli Stati Uniti impongono un voto nel Comitato per il disarmo e la sicurezza delle Nazioni Unite, per dimostrare la loro opposizione al trattato sulla messa al bando dei test.
13.- Nel 1986 la Corte internazionale di giustizia dell’Aia dichiara gli Stati Uniti colpevoli di violazione del diritto internazionale per “uso illegittimo della forza” in Nicaragua, attraverso i suoi interventi e quelli dei suoi paramilitari, i contras. Da allora gli Stati Uniti rifiutano di riconoscere la giurisdizione della Corte. Una risoluzione delle Nazioni unite che chiedeva l’osservanza della decisione della Corte viene approvata per 94 voti contro due: Stati uniti e Israele.
14.- Nel 1984 gli Stati Uniti lasciano l’UNESCO (United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization) e cessano i versamenti al fondo di questo organismo in seguito al progetto New World Information and Communication Order (Nwico) finalizzato a ridurre la dipendenza dei mezzi di comunicazione mondiali dalle quattro grandi agenzie internazionali Ap, Upi, France Press e Reuters.
15.- Nel 1989 gli Stati Uniti non firmano il Protocollo opzionale al Patto internazionale delle Nazioni Unite sui diritti civili e politici, finalizzato all’abolizione della pena di morte e contenente una norma che bandisce la condanna a morte per i minori di 18 anni. Gli Stati Uniti sono uno dei cinque paesi che continuano ad applicare la pena capitale ai minori, insieme ad Arabia Saudita, Repubblica Democratica del Congo, Nigeria e Iran.
16.- Gli Stati Uniti non hanno ratificato la Convenzione delle Nazioni Unite del 1979 sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne. Assieme agli Stati Uniti, soltanto Afghanistan e Sao Tomè e Prìncipe.
17.- Gli Stati Uniti non hanno ratificato la Convenzione delle Nazioni Unite del 1989 sui diritti dei bambini. L’unico altro paese che non ha ratificato è la Somalia.
18.- Gli Stati Uniti non hanno ratificato neanche il Patto Internazionale delle Nazioni Unite sui diritti economici, sociali e culturali del 1966, che copre un’ampia gamma di diritti.
19.- I paesi che destinano meno risorse ai progetti di cooperazione internazionale sono: Stati Uniti 0,1% del PIL; Regno Unito 0,23%; Australia, Portogallo e Austria 0,26%.(2)
Koldo
Fonte: www.rebelion.org
Link: http://www.rebelion.org/noticia.php?id=22628
13.11.05
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di DAVIDE GARDINA
Note del Traduttore
1 Il pretesto è che è “unilaterale” e “contro Israele”.
2- Nel nuovo rapporto del 2004 in questa speciale classifica dell’egoismo gli storici primatisti, gli Stati Uniti, sono stati superati dall’Italia che fra tutti i paesi del mondo è quello che dedica la percentuale più bassa alla cooperazione, avendo addirittura diminuito la sua percentuale fra il 2001 e il 2004.