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LA NATO INVENTA LA ‘MINACCIA RUSSA’ NEL BALTICO – MA PUTIN GUARDA ALLA GRECIA

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A cura di Davide
Il 25 Febbraio 2015
83 Views

DI OLIVER TICKELL

informationclearinghouse.info

Mentre la stampa mondiale fa circolare false notizie riguardo a una minaccia russa nel Baltico, Putin guarda molto più a sud.

La dura intransigenza dell’Unione Europea, del FMI, della BCE e della Germania stanno spingendo la Grecia verso una nuova e potente alleanza economica ed energetica con la Russia, qualcosa destinato a rimodellare l’Europa – e in meglio.

‘…O potremmo assistere a una Grecia che semplicemente rinuncia al suo debito nazionale, chiaramente non rimborsabile e ingiusto, di 320 miliardi di euro e che abbandona la morsa dell’Eurozona, ricevendo un pacchetto di emergenza di liquidità da parte della Russia, per sostenere il lancio della Nuova Dracma.’

“Il Presidente Russo Vladimir Putin sta per dare il via ad una campagna di attacchi sotto copertura per destabilizzare gli stati Baltici del fronte orientale della Nato.” scrive oggi il Telegraph e diversi altri canali d’informazione. E perché? Perché lo dice il ministro della difesa britannico, Michael Fallon. Lithuania, Estonia e Lettonia, fate attenzione! Sta arrivando il pericolo russo.

“Siamo molto preoccupati” ha detto Fallon al quotidiano. “Sono preoccupato di Putin. Non esiste un vero controllo dei confine, mi preoccupa la sua pressione sul Baltico, il modo in cui sta mettendo alla prova la NATO, i sottomarini e gli aerei…Stanno ammodernando le loro forze convenzionali e quelle nucleari: dobbiamo rispondere.” Un attacco segreto da parte della Russia agli Stati Baltici è ‘un pericolo reale e attuale’, insiste Fallon.

Ora, queste parole le abbiamo già sentite in passato, ricordate? Ma sì, era il 16 dicembre del 1998, il Presidente Clinton disse che il Presidente dell’Iraq Saddam Hussein rappresentava un “chiaro e attuale pericolo” per la stabilità del Golfo Persico e per la sicurezza di tutti gli uomini di ogni paese.

Sappiamo bene a cosa portarono quelle parole: anni dopo alla guerra in Iraq. Sappiamo anche che quelle dichiarazioni erano delle colossali fandonie: Saddam non aveva armi biologiche, chimiche o nucleari di alcun genere. Quindi, perché oggi dovremmo credere a Fallon? Che prove ci fornisce? Nessuna. Quando uno conosce la verità, che bisogno c’è delle prove?

FALLON E LA NATO DOVREBBERO TENERE BENE GLI OCCHI SULLA PALLA

Mentre l’attenzione di Fallon è concentrata su un’immaginaria minaccia russa nel Baltico, c’è un altro paese che potrebbe davvero essere a rischio – e non per un cyber-attacco o invasione da parte di ‘uomini verdi’ o per una campagna di destabilizzazione da parte del Cremlino. Non c’e’ pericolo: l’Unione Europea, il FMI, la BCE e i ministri delle finanza europei hanno già creato tutta la destabilizzazione possibile e immaginabile – costringendo la Grecia ad un duro programma di austerità che ha provocato una contrazione dell’ economia nazionale del 25% nel corso degli ultimi cinque anni, la chiusure di diversi servizi pubblici essenziali, un forte aumento della disoccupazione e la dismissione forzata di beni pubblici.

E ora i Greci – ed il loro nuovo governo di Syriza – ne hanno avuto abbastanza. Questa settimana il Primo Ministro Greco Alexis Tsipras si è categoricamente rifiutato di rinnovare il pacchetto di “salvataggio” di 240 miliardi di euro offerto al paese in cambio del programma di austerità e ha avanzato delle proposte per un ‘pacchetto di assistenza di sei mesi’, svincolato da ogni condizione stringente, per dare alla Grecia il tempo necessario per riprogrammare il suo debito.

Oggi i ministri delle finanze europei decideranno. La situazione si presenta difficile: la Germania ha già detto che la proposta greca “non soddisfa le necessarie condizioni”. E se i ministri delle finanze non si mettessero d’accordo, che succederà? Avete indovinato: la Grecia si rivolgerà alla Russia. Già nei primi giorni di febbraio Tsipras e Putin hanno concluso degli accordi bilaterali, uno in particolare sulla costruzione di un gasdotto che porterà il gas naturale Russo dal confine Turco attraverso la Grecia fino ai paesi dell’Europa meridionale.

Questa è la naturale conseguenza del ritracciamento del gasdotto South Stream che avrebbe dovuto attraversare la Bulgaria, ma che fu poi bloccato con l’entrata in vigore delle nuove norme europee in materia di mercato energetico, dietro forte pressione da parte degli Stati Uniti. Lo scorso Novembre e Dicembre Putin ha negoziato con il Presidente Turco Erdogan il riallineamento del gasdotto attraverso la Turchia fino al confine Greco.

Dopo l’accordo tra Putin e Tsipras, che si è concluso con un invito a Mosca nel giorno della Vittoria sui Nazisti – il 9 Maggio – il collegamento del gasdotto ai principali paesi dell’Europa meridionale è ora completato, almeno su carta. E una volta realizzato, la Grecia potrà effettivamente controllare – e godere – delle forniture di gas, e assumere una posizione strategica nello scenario Europeo.

UN MOMENTO: MA…LA GRECIA E’ UN MEMBRO DELLA NATO !

I rapporti sempre più ‘caldi’ con la Russia stanno già producendo serie preoccupazioni tra i paesi Europei e della NATO. Il Ministro della Difesa della Germania, Ursula von Der Leyen, ha detto che “la Grecia, con il suo attuale atteggiamento verso la Russia, sta mettendo in serio pericolo la sua posizione all’interno dell’alleanza atlantica”.

Queste dichiarazioni hanno provocato l’ aspra risposta da parte del Ministro della Difesa Greco Panos Kammenos, che considera quell’attacco verbale ‘inaccettabile’ e ‘ricattatorio’, facendo notare che “la Grecia è sempre stata dalla parte degli Alleati quando respingevano le truppe di occupazione Tedesche in Europa”.

“Tali dichiarazioni rese al posto degli organi preposti dell’Europa e della NATO, sono inaccettabili e ricattatorie” ha detto Kammenos. “Minano la solidità di queste istituzioni, a meno che il vero intento della Germania sia proprio quello di distruggere l’Europa e la NATO”.

Quindi, se la proposta di rifinanziamento di Tsipras è rifiutata, la Grecia lascerà la NATO e l’Unione Europea ed entrerà nell’Unione Euroasiatica? No, se Putin avrà la meglio. La Grecia gli è molto più utile come alleata all’interno dell’Unione Europea e della NATO che al di fuori di esse – così che possa porre il suo veto a ulteriori sanzioni contro la Russia, bloccare il TTIP e gli accordi commerciali CETA con USA e Canada, e opporsi a nuove belligeranze che nascessero all’interno.

Oppure potremmo assistere a una Grecia che semplicemente rinuncia al suo debito nazionale chiaramente impagabile e ingiusto di 320 miliardi di euro, e lascia la stretta dell’Eurozona e riceve un pacchetto di emergenza di liquidità da parte della Russia per sostenere il lancio della Nuova Dracma.

E’ molto probabile che si ripetano importanti elementi della vicenda Ucraina del Dicembre 2013, quando la Russia offrì un pacchetto di sostegno secondo il quale la Russia avrebbe acquistato 15 miliardi di dollari in titoli di stato Ucraini, sostenendo così la sua economia vacillante, e avrebbe fornito gas a prezzi super scontati – £268 sterline per metro cubo invece che al prezzo di mercato di 400 dollari.

Un acquisto di 15 miliardi di dollari in Nuove Dracme di titoli di stato greci sarebbe un lancio strepitoso della nuova valuta, e rinsalderebbe una duratura alleanza con la Russia, fornendogli una testa di ponte all’interno dell’Unione Europea e nella NATO.

Una mossa che darebbe sicurezza a quei movimenti progressisti in tutta Europa ispirati dalla lotta alle ingiustizie economiche portata avanti da Syriza – in Spagna, Portogallo, Irlanda, Italia, Regno Unito e altri paesi – portando questo potente messaggio: esiste un’alternativa.

E mentre NATO, U.E., USA e tutti i loro fedeli seguaci, primo tra loro l’inglese Michael Fallon, continuano a blaterare di ‘pericolo russo’ nel Baltico, ignorando quale sia il reale pericolo che viene dal Sud, l’abile Putin ancora una volta li avrebbe presi in giro.

Oliver Tickell è redattore di The Ecologist. Questo articolo (qui), però, lo ha scritto in veste personale.

Fonte: www.informationclearinghouse.info

Link: http://www.informationclearinghouse.info/article41083.htm

23.02.2015

Traduzione per www.comednchisciotte.org a cura di SKONCERTATA63

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