Oggi, lunedì 6 giugno, il Ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha criticato la NATO e l’UE per aver usato mezzi infimi per fare pressione su altri Paesi. La chiusura dello spazio aereo da parte di Sofia, Skopje e Podgorica equivale a “privare uno Stato sovrano del diritto di condurre la propria politica estera”, ha sottolineato.
La dichiarazione è arrivata dopo che Bulgaria, Macedonia del Nord e Montenegro – tutti membri della NATO, con la Bulgaria che fa parte anche dell’Unione Europea – hanno chiuso il loro spazio aereo all’aereo del diplomatico diretto in Serbia. “È successo l’impensabile”, ha detto Lavrov, quando gli è stato chiesto di commentare la decisione presa dai tre Paesi confinanti con la Serbia.
“Le attività internazionali della Serbia sono state bloccate, almeno per ora, in direzione della Russia”, ha aggiunto il Lavrov. “È l’ennesima dimostrazione, vivida e scolastica, di quanto la NATO e l’UE possano spingersi fino a utilizzare i mezzi più bassi per fare pressione su coloro che sono guidati dal loro interesse nazionale, e non sono pronti a sacrificare i loro principi e la loro dignità in nome delle regole che l’Occidente sta imponendo come sostituto del diritto internazionale”.
Sembra che l’Occidente sia “molto preoccupato” se considera la visita del ministro degli Esteri russo in Serbia come “una minaccia quasi universale”, ha suggerito il Ministro.
L’addetto stampa del Cremlino, Dmitry Peskov, ha descritto la chiusura dello spazio aereo per l’aereo di Lavrov come “azione ostile nei confronti del nostro Paese”. Tuttavia, ha aggiunto che tali prese di posizione potrebbero solo creare qualche disagio alla diplomazia russa, ma non le impediranno di svolgere il proprio lavoro.
A darne notizia per primi le testate serbe. successivamente la conferma che Bulgaria, Macedonia del Nord e Montenegro avevano tutte bandito l’aereo di Lavrov è stata fatta dalla portavoce del Ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, che ha dichiarato a un’emittente italiana che “i membri dell’UE e della NATO hanno chiuso il loro spazio aereo e (in questo modo) hanno interrotto un altro canale di comunicazione” con Mosca.
Konstantin Kosachev, senatore della Federazione russa, ha espresso la speranza che Mosca e Belgrado trovino una reazione “congiunta e molto rigida” alle azioni di Bulgaria, Macedonia del Nord e Montenegro, che includa non solo proteste diplomatiche ma anche passi pratici.
Non si tratta di una mossa indipendente da parte di queste tre nazioni, poiché “entrando nella NATO hanno rinunciato definitivamente alla loro sovranità”, ha insistito Kosachev, facendo eco alle parole di Lavrov. “Stiamo parlando di una manovra voluta dalla NATO, che non sarebbe potuta avvenire senza il coinvolgimento degli Stati Uniti”, ha aggiunto il senatore.
Massimo A. Cascone, 06.06.2022
Fonte:
https://www.aljazeera.com/news/2022/6/6/russia-ukraine-war-lavrov-forced-to-cancel-serbia-visit