Con il Decreto Legge del 28 febbraio 2022 n. 16, recante ulteriori misure urgenti per la crisi in Ucraina, il governo italiano ha deciso l’invio “in deroga” di “mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari” al governo ucraino fino al 31 dicembre 2022.
Secondo quanto riferito in una nota di Palazzo Chigi “Il Consiglio dei Ministri ha deciso di incrementare le misure di soccorso ed assistenza alle persone che, in maniera massiccia, stanno cercando e cercheranno rifugio nell’Unione europea. Per questo motivo ha deliberato la dichiarazione dello stato di emergenza, fino al 31 dicembre 2022, rivolto ad assicurare soccorso e assistenza alla popolazione ucraina sul territorio nazionale in conseguenza della grave crisi internazionale in atto”.
Nel nuovo DL è stata prevista anche l’eventualità di un futuro razionamento del del gas utilizzato dalle centrali elettriche e nel settore termoelettrico. Ecco aprirsi davanti a noi la nuova finestra di Overton.
“L’Italia ha un piano molto chiaro: nel brevissimo termine, nell’ordine di settimane, non c’è nessun problema di approvvigionamento, dal prossimo anno c’è da affrontare il problema dello stoccaggio, ma abbiamo una strategia per il breve, il medio e il lungo termine, per sganciarci dalla dipendenza del gas russo”, ha detto il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani.
Sembra quasi che il governo italiano sappia già che questa crisi diplomatica tra Russia e Ucraina – che ricordiamo non è un paese né NATO né dell’Unione Europea – sia destinata a durare a lungo.
Che sia proprio questo il piano? Un mondo di super potenze in perenne conflitto tra loro? Si!
Il 1984 previsto da Orwell prende sempre più forma.
Massimo A. Cascone, 02.03.2022