La redazione non esercita un filtro sui commenti dei lettori, a meno di segnalazioni riguardo contenuti che violino le regole.

Precisa che gli unici proprietari e responsabili dei commenti sono gli autori degli stessi e che in nessun caso comedonchisciotte.org potrà essere considerato responsabile per commenti lesivi dei diritti di terzi.

La redazione informa che verranno immediatamente rimossi:

Messaggi che entrano automaticamente in coda di moderazione per essere approvati prima di pubblicarli o vengono sospesi dopo la pubblicazione:

Nota: se un commento entra in coda di moderazione (e quindi non appare immediatamente sul sito), è inutile e dannoso inviare di nuovo lo stesso commento, magari modificando qualcosa, perché, in questo caso, il sistema classifica l’utente come spammer e non mostra più nessun commento di quell’utente.
Quindi, cosa si deve fare quando un commento entra in coda di moderazione? bisogna solo aspettare che un moderatore veda il commento e lo approvi, non ci sono altre operazioni da fare, se non attendere.

Per qualsiasi informazione o comunicazione in merito, scrivere alla redazione dal modulo nella pagina dei Contatti

Una persona può avere un solo account utente registrato nel sito.

Commentare con utenti diversi è una pratica da trolls e vengono immediatamente bannati tutti gli utenti afferenti ad un’unica entità, senza preavviso.

SANZIONI IN CASO DI VIOLAZIONE DEL REGOLAMENTO STABILITE DALLA REDAZIONE CDC:

1) Primo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e cancellazione del commento.

2) Secondo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e conseguente ammonizione: l’account del commentatore verrà sospeso temporaneamente per 72 ore previo avviso individuale

3) Terzo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e conseguente blocco dell’account con l’impossibilità permanente di accedere al portale web

Consigliamo caldamente di leggere anche la pagina delle F.A.Q. le domande frequenti e la nostra Netiquette

La Redazione

 

I piu' letti degli ultimi 30 giorni

LA GUERRA CIVILE NELLE FORZE DELL'ORDINE

blank
A cura di Davide
Il 27 Dicembre 2012
111 Views
111 Views
blank

FONTE: COMIDAD.ORG

A distanza di mesi, il Dipartimento di Stato USA non è stato ancora in grado di fornire un brandello di versione ufficiale sui fatti di Bengasi dell’11 settembre scorso, che avrebbero portato all’uccisione dell’ambasciatore Stevens. Pochi giorni fa, le conclusioni di un’indagine “indipendente” hanno indicato responsabilità della CIA nella mancata messa in sicurezza della sede diplomatica. Attraverso un reboante tono accusatorio, la cosiddetta indagine depista tutta la questione su un aspetto marginale, evitando così di fornire le informazioni essenziali, cioè chi, come, e perché abbia attuato l’attacco. [1]Non c’è neppure bisogno di essere al corrente del fatto che l’agenzia ANSA e la Qatar-News costituiscono un unico cartello informativo dal settembre scorso; basterebbe anche solo far caso a queste omissioni ed a queste lacune sul caso Stevens, per farsi venire dei sospetti ogni qual volta l’informazione ufficiale lancia notizie tanto dettagliate su bombardamenti attribuiti con assoluta certezza ad Assad.

Queste certezze sono tanto più sospette, se si considera che le versioni lacunose non riguardano solo i fatti di Bengasi, ma anche recentissime vicende sanguinose accadute in Italia. In questi giorni l’opinione pubblica è stata distratta da Mario Monti e dall’impudica esibizione dei suoi dubbi amletici: candidarsi o non candidarsi, questo è il problema; se sia più nobile rischiare di farsi trombare alle elezioni, oppure presentarsi di nuovo come il salvatore della patria dopo aver boicottato Bersani; ecc., ecc. La comoda posizione di senatore a vita consente a Monti di mantenere l’ambiguità, giocando sulle divisioni nel PD. L’opinione pubblica di sinistra, sempre più sconcertata, è così costretta a riscoprire ogni volta l’acqua calda, cioè che il Mortal Kombat fra Bersani e Renzi era solo un videogame interattivo; ed anche il fatto che “destra pulita” e la “borghesia responsabile” non esistono. Ci si trova perciò, ogni volta, a doversi stupire di ovvietà, come i comportamenti da manigoldo di un Monti, il quale usa spudoratamente le sedi istituzionali e le visite ufficiali per farsi la propria propaganda personale.

In questo carosello mediatico di mitologie, di disincanti e sempre nuove illusioni, una notizia molto più rilevante, del 23 dicembre scorso, è passata quasi inosservata. A distanza di oltre quaranta anni dal “suicidio” di Giuseppe Pinelli nella Questura di Milano, quella stessa Questura è diventata la scena di un altro “suicidio”, stavolta di un ispettore di polizia, morto per un colpo di pistola. A quanto pare, nelle Questure neanche i poliziotti sono più al sicuro. [2]

La morte di questo ispettore di polizia giunge dopo vari episodi recenti di omicidi plurimi che hanno invece riguardato dei carabinieri all’interno delle loro caserme. Vi è stata una sparatoria con tre morti, fra cui la moglie di un carabiniere, nello scorso ottobre, in una caserma di Porto Viro in provincia di Rovigo. Un’altra sparatoria fra militi, con due carabinieri morti, si è verificata in una caserma di Mignano Montelungo, in provincia di Caserta, a giugno, sempre di quest’anno. [3]

Il 7 dicembre ultimo scorso, a Zelo Buon Persico, in provincia di Lodi, c’è stato il caso di un maresciallo dell’Arma dei Carabinieri, “suicida” con un colpo di pistola alla testa, all’interno della caserma di cui era comandante. Il maresciallo era stato collaboratore di un’altro carabiniere, ucciso per le strade di Lodi, in circostanze rimaste misteriose, appena un mese prima, il 3 novembre 2012. Inizialmente gli inquirenti avevano cercato di spiegare questo caso di Lodi con un tentativo di rapina, ma poi la versione non ha trovato riscontri. [4]

Di fatti strani nelle caserme delle Forze dell’Ordine ne sono sempre accaduti; episodi probabilmente inquadrabili nei fenomeni endemici dell’illegalità poliziesca e del relativo regolamento di conti interno. Nel settembre del 2005, un carabiniere era morto per un’esplosione in una caserma di Latina; si disse che era successo mentre maneggiava una bomba di ignota provenienza. Nell’ottobre del 2006, un poliziotto era rimasto ucciso per un colpo d’arma da fuoco all’interno di una caserma di Taranto. Nel maggio del 1999, a Roma, anche un finanziere era stato sparato e ferito gravemente da un collega all’interno della caserma; quel finanziere ferito sparì dalle cronache insieme con il suo sparatore. Tutte queste vicende non erano mai state chiarite. [5]

Ma nell’ultimo periodo non si è più di fronte ad episodi. La serie delle strane uccisioni ha infatti preso un andamento più incalzante, coinvolgendo anche l’altro importante corpo di polizia, la Guardia di Finanza. Ad Aversa, in provincia di Caserta, alla fine del giugno di quest’anno, un finanziere è stato trovato ucciso per due colpi di arma da fuoco vicino alla caserma in cui lavorava. Il fatto che i colpi mortali fossero due, non ha impedito l’ipotesi del suicidio anche in questa circostanza. Il 16 ottobre di quest’anno, a Frosinone, un altro finanziere avrebbe tentato il “suicidio” all’interno della sua caserma. Ricoverato in gravi condizioni per ferita d’arma da fuoco, il finanziere è poi scomparso anche lui dall’informazione ufficiale. [6]

Nell’epoca di internet ben poco può essere tenuto nascosto, ma il brusio mediatico può riuscire a distrarre anche da fatti di rilievo. In questo caso si è riusciti a far perdere di vista addirittura il fatto che, nel corso di quest’anno, la scia di cadaveri nelle sedi delle “Forze dell’Ordine” abbia assunto ormai cadenze afgane, paragonabili cioè con le perdite di un teatro di guerra. C’è però una significativa differenza, poiché i militari caduti in Afghanistan vengono ricondotti in Italia per solenni funerali con l’aura di eroi, mentre le vittime della guerra intestina fra componenti delle Forze dell’Ordine sono seppellite in silenzio ed alla chetichella.

Fonte: www.comidad.org
Link: http://www.comidad.org/dblog/articolo.asp?articolo=522
27.12.2012

1) http://affaritaliani.libero.it/esteri/attacco-a-bengasi-indagine-accusa191212.html

2) http://www.ilmessaggero.it/primopiano/cronaca/milano_questura_ispettore_suicida/notizie/240121.shtml

3) http://mattinopadova.gelocal.it/cronaca/2012/10/01/news/porto-viro-sparatoria-in-caserma-morto-il-comandante-la-moglie-e-un-altro-militare-1.5786793
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-06-21/sparatoria-caserma-casertano-morti-112334.shtml?uuid=AbODjtvF

4) http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/12_dicembre_7/maresciallo-carabinieri-suicida-colpo-testa-2113056472376.shtml
http://www.lastampa.it/2012/11/03/italia/cronache/tre-colpi-di-pistola-in-strada-a-lodi-ucciso-un-carabiniere-4fo61oWw5dXzvAFU6Yxc0N/pagina.html

5) http://www.sudnews.tv/risorsa/28565_Agente_trovato_morto_nella_caserma_di_Taranto.html
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2005/09_Settembre/14/latina.shtml
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1999/05/21/spara-in-caserma-al-collega-finanziere.html

6) http://www.lastampa.it/2012/06/30/italia/cronache/finanziere-trovato-morto-in-casermagiallo-ad-aversa-forse-un-omicidio-XXaYtTdDiAud8yNf6i36AL/pagina.html
http://www.paesesera.it/Cronaca/Frosinone-colpo-d-arma-da-fuoco-in-caserma-ferito-un-finanziere-e-grave

ISCRIVETEVI AI NOSTRI CANALI
CANALE YOUTUBE: https://www.youtube.com/@ComeDonChisciotte2003
CANALE RUMBLE: https://rumble.com/user/comedonchisciotte
CANALE ODYSEE: https://odysee.com/@ComeDonChisciotte2003

CANALI UFFICIALI TELEGRAM:
Principale - https://t.me/comedonchisciotteorg
Notizie - https://t.me/comedonchisciotte_notizie
Salute - https://t.me/CDCPiuSalute
Video - https://t.me/comedonchisciotte_video

CANALE UFFICIALE WHATSAPP:
Principale - ComeDonChisciotte.org

Notifica di
3 Commenti
vecchi
nuovi più votati
Inline Feedbacks
View all comments

FORUM DEI LETTORI

RSS Come Don Chisciotte Forum – Argomenti recenti

1 / 146 Pagine


blank