DI ROBERT WENZEL
economicpolicyjournal.com
John Carney del Wall Street Journal ci ha rivelato un fatto molto importante: il piano tedesco per ispezionare e controllare fisicamente tutto l’oro delle proprie riserve auree.
“Una corte federale tedesca ha stabilito che la banca centrale del paese è tenuta a tenere ispezioni e revisioni annuali e ad ispezionare le riserve auree di sua proprietà detenute ovunque nel mondo, incluso l’oro sotto la custodia della Federal reserve di New York. Oltre che presso la FED, l’oro tedesco è detenuto a Londra, Parigi, Francoforte.
Per decenni la Bundesbank si è affidata sulle conferme scritte dell’oro che detiene a Londra, Parigi e New York. Secondo il rapporto della corte Tedesca che ha esaminato la questione, l’ultima volta che ufficiali della Bundesbank hanno ispezionato fisicamente le riserve in oro della banca centrale è stato…..mai!”
Grossa storia.
Da tempo circolano speculazioni sul fatto che la FED di New York non possieda nemmeno lontanamente l’oro che sostiene di detenere per conto di altri paesi stranieri nei suoi caveau. Se altre nazioni seguissero il passo della Germania, chiedendo alle autorità la contabilità fisica del loro oro, ispezioni fisiche incluse, questo scatenerebbe un gran bel problema per la FED se è vero che le riserve che detiene effettivamente non corrispondono a quelle reali.
D’altro canto se la FED decidesse di bloccare le ispezioni straniere invierebbe comunque un segnale preoccupante ai paesi stranieri facendoli sospettare che l’oro che dovrebbe essere nella loro disponibilità potrebbe non esistere. Un responsabile del Tesoro di un paese estero saggio e competente, preso atto delle tattiche per procrastinare le ispezioni, considererebbe di certo di presentare richiesta per il ritiro dell’oro, sperando di non ritrovarsi a essere l’ultimo con una ricevuta della FED in mano e nessun oro come contropartita.
Carney afferma questo:
“Se l’oro effettivamente non ci fosse, ebbene, ne seguirebbe una calamità perchè la fiducia nei depositi aurei presso la banca centrale evaporerebbe all’istante”.
Occorre anche chiederersi quanto una ispezione potrebbe essere davvero efficace visti i metodi dubbi che la FED usa per registrare la proprietà dell’oro.
“In ogni caso pare che gli ufficiali della Bundesbank visiteranno presto il caveau della FED, collocato 80 metri al di sotto del livello stradale e 50 sotto il livello del mare. Il caveau è accessibile solo attraverso ascensori controllati da un operatore in località remota. Ho saputo da una fonte che l’operatore degli ascensori non è fisicamente a New York, in ogni caso l’informazione non può essere confermata e di certo la FED non si metterebbe a discutere di cose del genere”.
Giù nei sotterranei ci sono 122 compartimenti assegnati alle nazioni depositarie e ad altre organizzazioni internazionali. I paesi con depositi di piccola entità possiedono degli “scaffali” in librerie condivise.
Le parti di queste librerie non hanno etichette che identificano “Oro della Germania” e così via, sono invece numerate e solo pochissimi alla FED sono a conoscenza delle corrispondenze numeri-paesi. La FED dichiara che questa pratica è finalizzata alla protezione della privacy di chi deposita. Ma di certo rende anche le ispezioni meno affidabili. Non c’è modo per la Germania di avere la certezza che l’oro che le verrà mostrato è il suo e non è invece il deposito di qualcun’altro. In caso estremo, ma sottolineo che non ho motivi per credere che le cose stiano così, imbroglioni alla FED potrebbero semplicemente mostrare la stessa pila d’oro a tutti i visitatori.
Ma esiste un sistema a lungo termine per aggirare le dubbie pratiche della FED. Gli ispettori tedeschi potrebbero, durante l’ispezione, marchiare i lingotti, ad esempio con la scritta: “Proprietà della Repubblica federale Tedesca” e un numero seriale su ogni lingotto. Dopotutto è il loro oro!
Questo renderebbe parecchio più complicato, per la FED di mostrare lo stesso oro ad altri paesi dicendogli che appartiene a loro, anzichè alla Germania. Specialmente se gli ispettori si fanno vivi con scarso preavviso (come farebbero dei veri ispettori) e fanno una ispezione molto approfondita, come ogni ispezione dovrebbe essere.
Parlando di ispezioni sull’oro, che ne è dello stesso oro USA detenuto dal Tesoro? Ho a lungo sostenuto una campagna per “ispezionare l’oro” sia persino più opportuna che quella per “ispezionare la FED”.
Curiosamente, nemmeno l’oro degli Stati Uniti è mai stato ispezionato, e questo da campo libero ad ogni tipo di speculazioni.
Carney riferisce di tali speculazioni (nonostante è poco chiaro dove prenda l’idea che invece l’oro di Fort Knox sia soggetto a regolari ispezioni):
“Esistono sospetti che l’oro del governo Statunitense, che gli ufficiali dichiarano essere depositato presso il deposito di lingotti degli Stati Uniti a Fort Knox, probabilmente dalla fondazione del deposito nel 1937, sia stato saccheggiato e rimpiazzato con tungsteno dipinto oro, o simili. Il Governo tratta questo sospetto come insensato, cosa che molto probabilmente è, ed in ogni caso conduce regolari ispezioni programmate dell’oro a Fort Knox, inclusi test sulla purezza del metallo per campione”.
Se il Senatore Rand Paul volesse fare un passo verso ritornare nelle grazie dei libertari, proporre una mozione al Congresso per una ispezione del pubblico alle riserve auree sarebbe certamente una mossa eccellente.
Robert Wenzel
Fonte: www.economicpolicyjournal.com
Link: http://www.economicpolicyjournal.com/2015/10/germany-may-set-off-run-on-gold-stored.html#more
7.10.2015
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di CONZI