La redazione non esercita un filtro sui commenti dei lettori, a meno di segnalazioni riguardo contenuti che violino le regole.

Precisa che gli unici proprietari e responsabili dei commenti sono gli autori degli stessi e che in nessun caso comedonchisciotte.org potrà essere considerato responsabile per commenti lesivi dei diritti di terzi.

La redazione informa che verranno immediatamente rimossi:

Messaggi che entrano automaticamente in coda di moderazione per essere approvati prima di pubblicarli o vengono sospesi dopo la pubblicazione:

Nota: se un commento entra in coda di moderazione (e quindi non appare immediatamente sul sito), è inutile e dannoso inviare di nuovo lo stesso commento, magari modificando qualcosa, perché, in questo caso, il sistema classifica l’utente come spammer e non mostra più nessun commento di quell’utente.
Quindi, cosa si deve fare quando un commento entra in coda di moderazione? bisogna solo aspettare che un moderatore veda il commento e lo approvi, non ci sono altre operazioni da fare, se non attendere.

Per qualsiasi informazione o comunicazione in merito, scrivere alla redazione dal modulo nella pagina dei Contatti

Una persona può avere un solo account utente registrato nel sito.

Commentare con utenti diversi è una pratica da trolls e vengono immediatamente bannati tutti gli utenti afferenti ad un’unica entità, senza preavviso.

SANZIONI IN CASO DI VIOLAZIONE DEL REGOLAMENTO STABILITE DALLA REDAZIONE CDC:

1) Primo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e cancellazione del commento.

2) Secondo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e conseguente ammonizione: l’account del commentatore verrà sospeso temporaneamente per 72 ore previo avviso individuale

3) Terzo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e conseguente blocco dell’account con l’impossibilità permanente di accedere al portale web

Consigliamo caldamente di leggere anche la pagina delle F.A.Q. le domande frequenti e la nostra Netiquette

La Redazione

 

“RIVOLUZIONE” – Il film documentario

I piu' letti degli ultimi 7 giorni

LA DISTRUZIONE DELLA TOMBA DI SADDAM HUSSEIN

blank
A cura di Davide
Il 3 Gennaio 2015
228 Views
228 Views
blank

DI GILLES MUNIER

france-irak-actualite.com

La tomba di Saddam Hussein, situata a Al-Awja, suo villaggio natale presso Tikrit, è stata distrutta dai miliziani sciiti inviati nella regione per lottare contro i jihadisti dello Stato islamico (video sotto).
Circa un anno fa, il corpo dell’ex presidente iracheno era stato spostato dai membri della sua tribù in una località segreta. Nessuno spostamento era avvenuto, invece, per i suoi due figli, Udai e Qusai, per suo nipote Mustafa, per il suo fratellastro Barzan al-Tikriti e per il vice-presidente Taha Yassine Ramadan, sepolti vicino a lui.

Promemoria: La tomba di Michel Aflak, fondatore del partito Baath, era stata anch’essa profanata da miliziani sciiti dopo l’invasione americana del 2003. Eppure era situata nella Zona verde, zona ultra-sicura.

Gilles Munier

Fonte: www.france-irak-actualite.com/

Link: http://www.france-irak-actualite.com/2014/12/destruction-du-tombeau-de-saddam-hussein.html

29.12.2014

Su questo argomento, leggere: http://www.france-irak-actualite.com/page-3997622.html
http://www.france-irak-actualite.com/page-3997622.html

La profanazione della tomba di Michel Aflak, fondatore del partito Baath

La comunicazione di Amitiés franco-irakiennes sulla profanazione della tomba di Michel Aflak da parte delle truppe d’occupazione americane non è stata ripresa da nessun grande media francese. Essa, tuttavia, ha avuto l’effetto di costringere un rappresentante dell’Autorità Provvisoria della Coalizione (CPA) a discutere la questione.
Secondo il quotidiano libanese L’Orient-Le Jour (17/10/03), Charles Heatly, portavoce per l’esercito americano in Irak, ha negato la distruzione del mausoleo dicendo che « secondo le sue informazioni, la statua di Michel Aflak era ancora in piedi…»

Da Parigi dove risiede, Iyad Aflak, figlio del fondatore del partito Baath ed ex diplomatico presso l’UNESCO, si è indignato per la smentita americana. Ci sono, ha precisato, « due statue in quel luogo. Rispondere sullo stato di una statua quando il problema riguarda la profanazione di una tomba è spregevole. Chi pensano di prendere in giro?». Egli chiederà alla Croce Rossa Internazionale di visitare il luogo per scoprire cosa è successo ai resti di suo padre.

L’informazione sulla profanazione della tomba di Michel Aflak è stata pubblicata il 10 ottobre su Al-Ta’akhi (Fratellanza), quotidiano curdo dipendente dal Partito Democratico del Kurdistan (PDKI) di Massoud Barzani. Ѐ stata ripresa dall’AFP nel suo bollettino in arabo e la notizia ha provocato una forte indignazione nel mondo arabo. Diversi quotidiani – Al Hayat, Al Nahar, Al Safir, Al Khalij, Al Moustaqbal, Al Watan – alcune televisioni e numerosi intellettuali di spicco a Beirut, Amman, nel Qatar e a Londra, così come nei paesi del Golfo, hanno condannato l’ignominia.

La storia dell’Irak – fin dai tempi più antichi – è stata segnata da invasioni e massacri. Ma contrariamente a quanto è appena accaduto, il popolo iracheno ha sempre rispettato i morti, anche quelli dei suoi nemici. Ad esempio, la tomba del generale Maude – conquistatore inglese di Baghdad dopo la prima guerra mondiale – non è stata mai violata, così come le tombe dei soldati britannici che la circondano. Essi sono ancora sepolti in bella vista, in uno dei principali quartieri della capitale. Altro esempio: anche se criticati o odiati a loro tempo dalla popolazione, le spoglie di Faisal I e Faisal III, re hascemiti d’Irak, hanno l’onore di un mausoleo, abbellito per ordine del Presidente Saddam Hussein.

Si dice che l’idea di deturpare il mausoleo di Michel Aflak sia di Ahmed Chalabi, l’anima dannata del Pentagono nel “Consiglio del governo iracheno”. Paul Bremer, il governatore americano, l’ha trovata interessante e gli ha messo a disposizione dei specialisti del genio militare e dei macchinari per distruggere la cupola e le pareti dell’edificio. La grande stanza nel seminterrato, che comprendeva un museo, una biblioteca e una mediateca, dove venivano conservati gli archivi del defunto, sarebbe stata saccheggiata e riempita di macerie.


Come sempre, gli Americani si rendono conto troppo tardi dei loro errori. Cercano invano di placare con dichiarazioni ritardate l’indignazione che quest’atto ha sollevato in Irak e nei Paesi arabi. Al momento, a nessun giornalista è permesso di recarsi sul posto, col pretesto che la tomba è situata nella « Zona verde », una zona strategica riservata al personale yankee e vietata agli abitanti di Baghdad. Paul Bremer risiede a poche centinaia di metri, nell’ex palazzo presidenziale. Ma gli Americani non potranno nascondere troppo a lungo la verità e impedire agli Arabi di trattare George W. Bush da… profanatore di sepolture!

Nel frattempo, il governo e la stampa francese tacciono. Parleranno di questo fatto solo quando non ci sarà più il rischio di dar fastidio agli americani !

Comunicato di Amitiés franco-irakiennes (12 ottobre 2003)

La profanazione della tomba di Michel Aflak a Baghdad:

Un atto barbaro

Distruggendo a Baghdad la tomba di Michel Aflak, il fondatore del partito Baath, senza lasciare alla sua famiglia la possibilità di recuperare il corpo del defunto, le truppe americane d’occupazione hanno commesso un atto che ricorda pratiche barbare di tempi che credevamo ormai lontani.

Michel Aflak, nato a Damasco nel 1912, è morto all’ospedale militare di Val de Grâce di Parigi nel 1989, prima di essere sepolto a Baghdad, dove si era stabilito dopo la presa del potere da parte del Baath nel 1968.

Michel Aflak, intellettuale francofono, studiò alla Sorbona dal 1928 al 1932. A Parigi, fondò la prima Unione degli studenti arabi, prima di far ritorno in Siria, dove insegnò storia e fondò un circolo di pensiero che, nel 1947, diventò il partito della rinascita araba, il Baath, che si diffuse nella maggior parte dei paesi arabi, dal Golfo al Mediterraneo. Michel Aflak si era stabilito in Irak dopo la presa del potere da parte del Baath nel 1968.

Il grande orientalista Jacques Berque – presidente fondatore di Amitiés franco-irakiennes – ha definito la filosofia politica di Michel Aflak come la più teorica filosofia araba fondata nel XX secolo. Il suo pensiero difende l’idea di unità della nazione araba all’interno di un nazionalismo arabo decisamente moderno, laico e progressista. Avendo subito l’influenza del personalismo di Emmanuel Mounier, Aflak era un autentico umanista, attento soprattutto allo sviluppo e alla dignità della persona umana.

Come intellettuale, Michel Aflak aveva sempre rifiutato di esercitare qualsiasi funzione governativa. Rispettato in tutto il mondo, resta il simbolo di una particolare idea dell’emancipazione e della dignità del popolo arabo.
Distruggendo la tomba del fondatore del partito Baath, gli Stati Uniti credono probabilmente di poter cancellare ogni traccia di baatismo in Irak, ma non potranno bruciare tutti i libri di Michel Aflak, né cancellare le sue idee dalle menti di centinaia di migliaia di Arabi che sono stati e resteranno suoi discepoli. Non è così che le truppe americane di occupazione riusciranno a distruggere la resistenza irachena che si richiama alla sua lotta.

Gilles Munier (27 ottobre 2003)

Scelto e tradotto per www.comedomchisciotte.org da Marcella Guidoni

ISCRIVETEVI AI NOSTRI CANALI
CANALE YOUTUBE: https://www.youtube.com/@ComeDonChisciotte2003
CANALE RUMBLE: https://rumble.com/user/comedonchisciotte
CANALE ODYSEE: https://odysee.com/@ComeDonChisciotte2003

CANALI UFFICIALI TELEGRAM:
Principale - https://t.me/comedonchisciotteorg
Notizie - https://t.me/comedonchisciotte_notizie
Salute - https://t.me/CDCPiuSalute
Video - https://t.me/comedonchisciotte_video

CANALE UFFICIALE WHATSAPP:
Principale - ComeDonChisciotte.org

Notifica di
2 Commenti
vecchi
nuovi più votati
Inline Feedbacks
View all comments

FORUM DEI LETTORI

RSS Come Don Chisciotte Forum – Argomenti recenti

  • Francia: il Parlamento vota per abolire le ZTL! 26 Marzo 2025
    In Francia il parlamento ha votato per l’abolizione delle ZFE, le ZTL d’oltralpe, nonostante il parere negativo del governo. Però in Francia le ZTL sono troppo odiate, troppo, e pure la sini...
    dana74
  • "Fine della Ricreazione", disse il demone all'Inferno... 25 Marzo 2025
    Perché una totale nullità come il sottoscritto dovrebbe "sapere" cose che... Va bene, sono solo opinioni, ok ? Le mie, per quello che valgono. Nulla, sicuramente, ma comunque altre, rispett...
    GioCo
  • La BCE accelera sull’euro digitale e forse c’entra la necessità di finanziare il riarmo 23 Marzo 2025
    La BCE lancerà l'euro digitale a partire dal mese di ottobre e l'iniziativa sarebbe connessa alla necessità di finanziare il riarmo.La Banca Centrale Europea (BCE) lancerà il cosiddetto “Cen...
    dana74
  • “OMBRE SULL’OCCIDENTE” 23 Marzo 2025
    La cornice ideologica che Oswald Splenger aveva disegnato negli anni venti per essere poi impiegata dal declinante “impero germanico” al fine di una rinascita dell’occidente europeo fu poi m...
    mystes
  • Una boccata d'aria fresca...antichissima 23 Marzo 2025
    Per disintossicarci momentaneamente dall'aria mefitica che si respira in questo inizio di secolo, eccovi qualche spunto di archeologia un tempo definibile come 'complottista' ( non vi dice n...
    oriundo2006


blank