DI SORAYA SEPAHPOUR ULRICH
Le ultime informazioni hanno quasi confermato che l’attacco di Parigi è stato una operazione di “false flag” eseguita dalla CIA, come dice Soraya Sepahpour Ulrich, ricercatrice indipendente e scrittrice che vive a Irvine, in California.
“Press TV“– Secondo The Associated Press, il giornalista e ricercatore yemenita Mohammed al–Kibsi che ha incontrato Kouachi, il presunto killer di Parigi, ha detto che uno degli uomini responsabili per l’attacco terroristico della scorsa settimana, quello che ha ucciso 12 persone nella capitale francese, ha affermato di aver vissuto con il nigeriano che era dietro il fallito complotto di al- Qaeda conosciuto come l’“underwear bomb” il “bomber delle mutande” di cinque anni fa.
In un’intervista telefonica con Press TV la Ulrich ha dichiarato, “L’intero episodio di Parigi è stato un puzzle per molti … e si devono trovare i veri collegamenti per comprendere ciò che realmente sta accadendo.”
“Ci è stato detto dai media mainstream, i media occidentali, che un giornalista yemenita ha affermato di aver intervistato Kouachi, il responsabile dell’attacco di Parigi, o uno dei presunti responsabili” “E che questo poteva essere collegato con “Mutanda bomber”, quello che dissero volesse far esplodere un aereo di linea a Natale del 2009,” ha aggiunto la Ulrich.
Umar Farouk Abdulmutallab è stato condannato per il tentativo di far esplodere una bomba-al-plastico nascosta nelle sue mutande, sul volo NW253 della Northwest Airlines, in rotta da Amsterdam a Detroit, Michigan.
“Beh, si dà il caso che i media mainstream siano stati tanto occupati ad alzare un polverone con queste informazioni che si sono dimenticati delle informazioni che ci avevano passato a suo tempo. Ad esempio, che nel 2012, ci avevano già detto che il ‘bomber delle mutande’ in efetti lavorava con la CIA e con l’intelligence saudita.” ha sottolineato la Ulrich.
Gli Stati Uniti ed i funzionari yemeniti hanno detto alla Associated Press che a maggio 2012 il cosiddetto bomber delle mutande stava lavorando sotto copertura per l’intelligence saudita e per la CIA, quando gli fu fatto provare un nuovo tipo di bomba non metallica per passare in sicurezza attraverso i detectors dell’aeroporto.
La Ulrich ha anche detto che è importante ricordare che il cosiddetto bomber delle mutande riuscì a passare attraverso il filtro di sicurezza”, quando l’intelligence israeliana era responsabile della sicurezza dell’aeroporto di Amsterdam“.
Ha aggiunto che gli addetti alla security dell’intelligence non fecero controlli sul bomber ed inoltre lo aiutarono a salire a bordo, cosa che “per me” dice chiaro che tutti erano a conoscenza del lavoro che stava svolgendo questa persona.“
“Sei o sette mesi fa, la security aeroportuale inglese, ha probabilmente ricevuto una soffiata dall’intelligence USA … che terroristi di al–Qaeda stavano per attaccare aeroporti e aerei di linea
con una nuova generazione di bombe non metalliche che avevano sviluppato in Siria e Yemen,” ha detto la Ulrich.
“Quello che è davvero molto allarmante per me è il risultato che si sta ottenendo con tutte queste informazioni, o disinformazioni“- ha dichiarato. “Dobbiamo capire che cosa ci guadagnano da tutto questo”.
Una ondata di episodi di violenza, tra cui l’attacco alla sede parigina della controversa rivista Charlie Hebdo, ha fatto almeno 17 morti, la scorsa settimana, nella capitale francese. Due giorni dopo l’attacco di Charlie Hebdo, Said e Cherif Kouachi, sospettati dell’attentato, sono stati uccisi dopo essere stati circondati in una tipografia nella città francese di Dammartin–en–Goele.
“Così, alla fine della giornata, dobbiamo capire chi e che cosa ci sta guadagnando, da tutti questi presunti attacchi“, ha sottolineato la Ulrich. Alla gente non si dice la verità – si dicono un mucchio di bugie che non non sembrano collegate in nessun modo tra loro, ma che se le mettiamo insieme ci fanno risalire ai servizi di intelligence, come la CIA.”
“Quindi dobbiamo stare molto attenti, e non dimenticare quello che abbiamo letto ieri per prepararci a quello che leggiamo oggi e dobbiamo abituarci a collegare tutti i puntini da soli”.
“Voglio dire che molti hanno avuto dubbi sulla veridicità dell’incidente a Parigi. Molti avevano pensato che fosse una operazione false flag, ora con queste nuove informazioni stiamo cominciando a ricollegare “Mutanda bomber”, che ha lavorato per la CIA, cosa che praticamente conferma che (allora) si trattò effettivamente di una operazione false flag“. Ha concluso la Ulrich.
Soraya Sepahpour Ulrich and Press TV
Fonte: http://www.informationclearinghouse.info
Link: http://www.informationclearinghouse.info/article40692.htm
14.01.2015
Il testo di questo articolo è liberamente utilizzabile a scopi non commerciali, citando la fonte comedonchisciotte.org e l’autore della traduzione Bosque Primario.