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La Redazione

 

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JOHN PILGER – Consiglia il World Wide Web
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A cura di Davide
Il 28 Novembre 2005
62 Views

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DI JOHN PILGER

Se volete conoscere la verità sull’Iraq, unitevi ai milioni di persone che hanno rifiutato i silenzi dei mass media, scrive John Pilger

DI JOHN PILGER

La scrittrice indiana Vandana Shiva fa appello alla “rivolta della conoscenza sottomessa”. La rivoluzione è già in corso. Nel tentativo di dare un senso ad un mondo pericoloso, milioni di persone stanno abbandonado le fonti d’informazione e notizie convenzionali per sostituirle con il World Wide Web, convinte che il giornalismo dei mass media sia la voce del potere dilagante. Il grande scandalo dell’Iraq ha accelerato questo processo. Negli Stati Uniti, diversi autorevoli radio annunciatori hanno confessato che se avessero sfidato e rivelato le menzogne raccontate sulle armi di distruzione di massa in Iraq, piuttosto che amplificarle e giustificarle, si sarebbe potuto evitare l’invasione.Questo tipo di onestà deve ancora attraversare l’Atlantico. Dalla sua fondazione nel 1922, la BBC è servita a proteggere ogni istituzione britannica durante la guerra e le agitazioni civili. “Noi” non abbiamo mai mentito nè commesso grandi crimini. Così l’omissione degli scioccanti eventi in Iraq – la distruzione delle città, il massacro di persone innocenti e la farsa di un governo fantoccio – e’ abitualmente applicata.

Uno studio della scuola di giornalismo di Cardiff ha scoperto che il 90% dei riferimenti della BBC alle armi di distruzione di massa di Saddam Hussein faceva presumere che egli le possedesse e che “il copione di informazioni fornite dal governo inglese e americano fosse stato un successo nell’orchestrare la copertura.” .
Lo stesso “copione” ha fatto sì che fino ad oggi, l’uso di armi proibite da parte degli americani e dei britannici in Iraq sia stato soppresso dai notiziari.

L’ammissione del Dipartimento di Stato americano il 10 Novembre in base alla quale le proprie truppe hanno usato fosforo bianco a Fallujah, è stata accompagnata da “dicerie su Internet”, secondo il notiziario Newsnight della BBC. Non ci sono state dicerie. C’è stato un lavoro investigativo di prima classe che dovrebbe far vergognare i ben pagati giornalisti. Mark Kraft di ( insomnia.livejournal ) ha scoperto le prove nell’edizione di Field Artillery magazine di Marzo-Aprile 2005 ed altre fonti. E’ stato supportato nel suo lavoro dal giornalista e filmaker Gabriele Zamparini, fondatore di un eccellente sito (thecatsdream.com ).

Lo scorso Maggio, David Edwards e David Cromwell di (www.medialens.org ) hanno pubblicato un’ illuminante corrispondenza avuta con Helen Boaden, direttore di BBC news. Le hanno chiesto perché la BBC sia rimasta in silenzio sulle ormai evidenti atrocità commesse dagli americani a Fallujah. Ella ha risposto, “Il nostro corrispondente a Fallujah di quel periodo [durante gli attacchi USA], Paul Wood, non ha riportato nessuna di queste cose perchè non ha visto niente di tutto questo.” È una dichiarazione da far ridere. Wood era un giornalista “embedded” con gli americani. Non ha intervistato nessuna vittima delle atrocita’ USA, neppure i giornalisti non-embedded. Non solo ha ignorato l’uso del fosforo bianco da parte degli americani, di cui adesso ne ammettono l’uso, non ha riportato niente sull’uso, a Fallujah, di altre armi proibite, come il napalm. Inoltre, gli spettatori della BBC sono stati all’oscuro delle interessanti parole del Colonnello James Alles, comandante dell‘US Marine Air Group XI. “Abbiamo usato il napalm per entrambi gli attacchi,” ha detto, “fortunatamente, c’era della gente… avete potuto vederlo dal video del campo di battaglia. Non e’ un bel modo di morire. Ai generali piace molto il napalm. Ha un grande effetto psicologico.”

Una volta che lo sconosciuto lavoro di Kraft e Zamparini è apparso sul Guardian e sull’Independent costringendo gli americani a ammettere che era stato usato il fosforo bianco, Wood è apparso sul notiziario serale della BBC Newsnight descrivendo le loro ammissioni come “un disastro di relazioni pubbliche per gli Stati Uniti”. Questo e’ stato echeggiato da Menzies Campbell dei democratici-liberali, forse il piu’ quotato politico fin dai tempi di Gladstone, che ha dichiarato: “L’uso di questa arma può tecnicamente essere stato legale, ma i suoi effetti sono tali da permettere una vittoria propagandistica per gli insorgenti i iracheni.”

La BBC, e molte delle istituzioni politiche e dei mass media descrivono regolarmente questo orrore come un problema di relazioni pubbliche, mentre minimizzano la devastazione di una città delle dimensioni di Leeds, l’uccisione e la mutilazione di innumerevoli uomini, donne e bambini, l’espulsione di altre migliaia e la negazione di forniture mediche, cibo ed acqua – un crimine di guerra ancora piu’ grave.

Le prove sono abbondanti, fornite da rifugiati, dottori, gruppi per i diritti umani e pochi altri stranieri coraggiosi il cui lavoro appare solo su Internet. L’aprile dello scorso anno, Jo Wilding, una giovane studentessa di legge, raccolse una serie di straordinari racconti di testimoni oculari dall’interno della città. Sono così eccellenti, che ho incluso uno dei suoi pezzi nell’antologia del miglior giornalismo investigativo

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Il suo film, Lettera al Primo Ministro (A Letter to the Prime Minister), girato all’interno di Fallujah con Julia Guest, non è stato mostrato alla televisione inglese. In aggiunta, Dahr Jamail , un giornalista libanese-americano che ha scritto alcuni dei miglior articoli che io abbia mai letto, ha descritto tutte le “cose” che la BBC ha omesso”. Le sue interviste con dottori, ufficiali locali e famiglie sono su Internet, insieme al lavoro di quelli che hanno rivelato il prevalente uso di proiettili all’uranio, altra arma proibita, e le bombe a grappolo, che Campbell direbbe sono “tecnicamente legali”. Provate questi siti web: dahrjamailiraq.com, zmag.org, antiwar.com, truthout.com, indymedia.org.uk, informationclearinghouse.info, counterpunch.org, voicesuk.org. Ce ne sono molti altri.
“Ogni parola,” scrive Jean-Paul Sartre,” ha un’eco. Allo stesso modo ogni silenzio”.

John Pilger
Fonte: www.newstatesman.com
Link: http://www.newstatesman.com/200511280013
28.11.05

Scelto e tradotto per www.comedonchisciotte.org a cura di MANRICO TOSCHI

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