FONTE: PETROLITICO (BLOG)
“Chi mai avrebbe pensato che la raffineria un giorno avrebbe chiuso?”
Johan, licenziato Petroplus
“La Terra è piatta, quindi infinita… come il petrolio.”
Amministratore delegato di una nota compagnia petrolifera
Interessante articolo della stampa francese*. Johan (nella foto), ex-dipendente di una raffineria Petroplus chiusa “per crisi” (in Francia restano attive solo 11 raffinerie su un totale di 24 esistenti), parla di come tutta la sua vita sia scomparsa, assieme alle speranze di vivere “almeno” come suo padre e suo nonno.Nonostante sia in cassa-integrazione e abbia ancora un buon stipendio, niente funziona più: dipende da aiuti pubblici in tutto e per tutto, in una zona della Francia dove la disoccupazione aumenta da anni senza sosta. A fine mese restano 30 euro, quando l’inflazione glieli lascia.
Johan è un tipico francese moderno, abituato a studiare, poi avere un contratto stabile come i genitori, poi indebitarsi ed al contempo far figli che faranno la sua stessa vita, nella stessa città e nella stessa azienda. Tristemente ora si trova con casa, moglie, figli piccoli (avuti durante la crisi che… “tanto sarebbe passata presto”, almeno così dicevano e credevano tutti), ma tutto questo è appeso al filo sottile della cassa-integrazione e degli aiuti complementari che per ora finiscono quasi interamente sui conti correnti dei creditori vari: banche, finanziarie, fisco. Tutto quel che Johan sa dire ora è che come suo nonno e suo padre, lui era certo che avrebbe vissuto e lavorato alla raffineria, con un contratto a tempo indeterminato (il contratto lo era, “a tempo indeterminato”!) e poi la pensione. Ora Johan ora non realizza quel che gli sta accadendo.
Poi aggiunge: “quando ero piccolo, tutto ruotava attorno alla raffineria. Mio padre giocava nella squadra di calcio della fabbrica ed anche i padri dei miei amici. Facevo le vacanze con la colonia della raffineria, in estate come in inverno. Le feste di Natale, di Pasqua…”
Dopo l’era delle aziende totali, finita l’azienda sono finiti tutti quelli che ci lavorano; finiti e consumati i cittadini consumatori, non restano che silenzi, lacrime, urla, botte, coltellate.
E’ la società “one shot”: avevamo una sola partita da giocare, ma al contrario del discorso che ha lavato cervelli per decenni, non importava vincere perchè era scritto che avremmo tutti perso, chi prima chi dopo. Johan sta perdendo oggi e pure io non mi sento tanto bene.
Fonte: http://petrolitico.blogspot.it
Link: http://petrolitico.blogspot.it/2013/04/johan-lavorava-nella-raffineria-eterna.html#comment-form
25.04.2013
*link: http://www.rue89.com/rue89-eco/2013/04/25/johan-licencie-petroplus-toujours-2-430-euros-mois-241763