Jamesetta Hawkins nasce il 25 gennaio del 1938 a Los Angeles da madre afroamericana quattordicenne, Dorothy Hawkins, e padre sconosciuto (l’artista si convincerà trattarsi di Rudolf Walter Wanderone, Jr., celebre giocatore professionista di biliardo noto con il soprannome di “Minnesota Fats”). Abbandonata da Dorothy, che conduce una vita sbandata e non è in grado di badare alla figlia, trascorre un’infanzia difficile presso alcune famiglie adottive trovando conforto nel canto in chiesa. Nel 1950 si ricongiunge con la madre a San Francisco e forma un trio vocale, le Creolettes, grazie al quale viene notata dal celebre musicista, produttore e talent scout Johnny Otis: è lui a convincerla a cambiare nome in Etta James e a farle incidere nel 1955 un primo 45 giri, “Roll with me, Henry”, in duo con Richard Berry (il singolo incontra qualche problema di censura per il titolo troppo “licenzioso”, diventando “Dance with me, Henry” poi “The wallflower” nell’interpretazione di Georgia Gibbs).
Dopo essere stata in tour con Otis e Little Richard e avere pubblicato altri brani di buon successo viene messa sotto contratto dalla Argo, sussidiaria della Chess di Chicago, per cui sforna una serie di brani memorabili come “At last!” (inizialmente non un grandissimo successo, diventerà solo molti anni dopo il suo pezzo più famoso), “I just want to make love to you”, “Spoonful” (entrambi classici blues scritti da Willie Dixon), “Something’s got a hold on me” e “In the basement” (in coppia con Sugar Pie DeSanto), mostrandosi pienamente a suo agio tanto con il blues/r&b più sanguigno che con il pop orchestrale ed elegante.
Nel 1967 Etta approda ai celebri studi Fame di Muscle Shoals dove incide il suo album capolavoro, TELL MAMA, che oltre alla title track contiene classici come “I’d rather go blind” e “The love of my man”, ma in quello stesso periodo ripiomba nel baratro delle droghe pesanti, scomparendo di scena per sottoporsi a lunghi periodi di disintossicazione. Riemerge nel 1973 con un album che porta il suo nome e che contiene brani di Otis Redding e Randy Newman, mentre nel 1978 torna all’attenzione del pubblico grazie a un nuovo contratto con la Warner e a un disco prodotto da Jerry Wexler, DEEP IN THE NIGHT, dove recupera la sua “I’d rather go blind” (con il nuovo titolo di “Blind girl”) e la “Piece of my heart” nota al pubblico rock nell’interpretazione di Janis Joplin.
Gli anni successivi la vedono incidere per etichette come Fantasy e Island (pregevole soprattutto SEVEN YEAR ITCH, del 1988), mentre nel ’94, con MISTERY LADY, dedica un tributo a Billie Holiday. Di lì in poi continua a sfornare una produzione abbondante, oscillando tra dischi live (i due album con Eddie “Cleanhead” Vinson, BURNIN’ DOWN THE HOUSE -LIVE AT THE HOUSE OF BLUES), raccolte di materiale inedito (LOVE’S BEEN ROUGH TO ME, 1998; LET’S ROLL, 2003) omaggi agli standard pop & jazz (TIME AFTER TIME, 1995; HEART OF A WOMAN, 1999; BLUE GARDENIA, 2004), blues (LIVE, LOVE & THE BLUES, 1998; MATRIARCH OF THE BLUES, 2000; BLUES TO THE BONE, 2004) e soul (ALL THE WAY, 2006, che contiene anche una cover di “Imagine”), e godendo di improvvisi ritorni di fiamma di popolarità grazie all’inclusione dei suoi classici in diversi spot pubblicitari (proprio grazie a uno di questi, nel 1996 “I just wanna make love to you” torna ai vertici delle classifiche inglesi).
E’ anche tempo di riconoscimenti: dopo l’ingresso nella Blues Hall of Fame e nella Rockabilly Hall of Fame (entrambi nel 2001), nel 2003 Etta riceve un Grammy alla carriera, doppiato due anni dopo da una statuetta per il miglior album di blues contemporaneo con LET’S ROLL. Nel 2008 viene immortalata sullo schermo da Beyoncé Knowles, che interpreta la sua parte nel film “Cadillac Records” (ispirato alla storia della Chess): la versione di “At last!” che la giovane diva americana interpreta alla festa di insediamento del presidente Barack Obama, tuttavia, non incontra i favori dell’interprete originale, indispettita per non essere stata a sua volta invitata alla ceriomonia.
L’ultima apparizione televisiva della cantante (che si esibisce a sua volta con “At last!”) avviene nell’aprile del 2009 durante una puntata del programma “Dancing with the stars”. Nel 2010 è costretta a cancellare diversi concerti a causa delle sempre più gravi condizioni di salute (oltre alla leucemia le viene diagnosticata una forma di demenza senile che spinge il marito, Artis Mills, a farne dichiarare l’incapacità di intendere e di volere). Nel novembre 2011 quello che viene ufficialmente annunciato come il suo ultimo album, THE DREAMER, la raffigura smagrita e sofferente in copertina. Ricoverata in ospedale il mese dopo a causa di ulteriori e gravi complicazioni respiratorie, muore il 20 gennaio del 2012, cinque giorni dopo il suo settantaquattresimo compleanno. Al funerale, che ha luogo otto giorni dopo a Gardena, in California, si esibiscono in suo onore Stevie Wonder e Christina Aguilera.
DISCOGRAFIA ESSENZIALE
AT LAST – 1961, Argo
THE SECOND TIME AROUND – 1961, Argo
ETTA JAMES – 1962, Argo
ETTA JAMES SINGS FOR LOVERS -1962, Argo
ETTA ROCKS THE HOUSE – 1963, Argo
ETTA JAMES TOP TEN – 1963, Argo QUEEN OF SOUL – 1964, Argo
CALL MY NAME – 1966, Cadet
TELL MAMA – 1968, Cadet
ETTA JAMES SINGS FUNK – 1970, Cadet
LOSERS WEEPERS – 1971, Chess
ETTA JAMES – 1973, Chess
ONLY A FOOL- 1973, Chess
COME A LITTLE CLOSER – 1974, Chess
ETTA IS BETTER THAN EVVAH! – 1976, Chess
DEEP IN THE NIGHT – 1978, Warner Bros.
CHANGES – 1980, T-Electric
BLUES IN THE NIGHT, VOL 1: EARLY SHOW – 1986, Fantasy. Con Eddie “Cleanhead” Vinson
THE LATE SHOW: BLUES IN THE NIGHT, VOL. 2 – 1987, Fantasy. Con Eddie “Cleanhead” Vinson
SEVEN YEAR ITCH – 1988, Island
STICKIN’ TO MY GUNS – 1990, Island
THE RIGHT TIME – 1992, Elektra
MISTERY LADY – SONGS OF BILLIE HOLIDAY – 1994, Private
LIVE FROM SAN FRANCISCO – 1994, Private
TIME AFTER TIME – 1995, Private
LOVE’S BEEN ROUGH ON ME – 1997, Private
LIFE, LOVE & THE BLUES – 1998, Private
12 SONGS OF CHRISTMAS – 1998, Private
HEART OF A WOMAN – 1999, Private
THE CHESS BOX – 2000, Chess/MCA. Cofanetto antologico
MATRIARCH OF THE BLUES – 2000, Private
BLUE GARDENIA – 2001, Private
BURNIN’ DOWN THE HOUSE – LIVE AT THE HOUSE OF BLUES – 2002, Private
LET’S ROLL – 2003, Private
BLUES TO THE BONE – 2004, RCA
ALL THE WAY – 2006, RCA
THE DREAMER – 2011, Verve Forecast
Articolo Originale: https://www.rockol.it/artista/etta-james/biografia
Articolo pubblicato da Giulio Bona per ComeDonChisciotte.org