FONTE: ZEROHEDGE.COM
Il Medio Oriente è un terreno fertile per le teorie cospirazioniste, e una in particolare sta prendendo piede in questi giorni sostenendo che sarebbero gli USA ad aver creato lo Stato islamico.
Ma mentre gli Stati Uniti potrebbero avere incentivato l’ ISIS nei giorni della sua nascita con rifornimenti di armi segrete e finanziamenti della CIA (direttamente o indirettamente, attraverso la guida di importanti famiglie politiche Turche) l’unica nazione maggiormente responsabile, volta dopo volta, della creazione di organizzazioni terroristiche è l’Arabia Saudita. E non solo per la creazione dello Stato Islamico, ma anche Al-Qaeda, al-Nusra e molti altri gruppi jihadisti in Thailandia, Filippine, Indonesia, India e Pakistan.
Gli Stati Uniti sono da tempo consapevoli di questo, naturalmente, e hanno fornito supporto ad alcuni di loro in un lontano passato, per esempio ai talebani nella guerra contro la Russia.
Ma i più ragionevoli tra noi hanno messo in dubbio le recenti affermazioni che sostengono che gli Stati Uniti abbiano volontariamente creato lo Stato Islamico, un gruppo di terroristi Sauditi della stessa stirpe dei responsabili dell’11 Settembre.
Costoro rigettano un collegamento diretto tra USA e Stato Islamico rispondendo invece ad una domanda perfettamente logica: perchè mai gli USA dovrebbero consentire a un paese governato da sultani dallo scellerato giudizio farla franca dopo averli attaccati l’11 Settembre, finanziato al-Qaeda in Iraq (un gruppo che può vantare l’uccisione di alcune migliaia di soldati americani) e adesso lo Stato Islamico? Le risposte sono 2 : i grassi e vecchi Re Sauditi sono preferibili ai mostri Islamici che li sostituirebbero in un cambiamento di regime e la famiglia Bush/Gruppo Carlyle preferirebbero non uccidere la gallina dalle uova d’oro.
Grazie alla resurrezione di J Pieropont Morgan pero’, questi dubbi e queste domande non sembrano in fondo così ragionevoli. Essi infatti sono irrilevanti. Perche’ J Pierpont Morgan vivendo una trasformazione in stile Scrooge sembra aver avuto un’illuminazione.
Ieri ha twittato tre documenti di origine pubblica che provano in maniera definitiva che una Spia Senior della CIA – una figura importante in operazioni sia nel Sud che nel Nord America- starebbe facendo pressioni sul Governo Americano per distruggere l’Iraq e creare formalmente un Sunnistan indipendente per conto di un terrorista Sunnita;
Questo terrorista si e’ unito all’insurrezione Irachena nel 2004 sotto la bandiera di Al-Qaeda per poi disertare dopo essere stato pagato dalla CIA e dalla CENTCOM per svariate centinaia di milioni di dollari, unendosi alla coalizione guidata dagli USA nella ormai famosa “Iraq Troops Surge”. Conosciuto come H.E. Shaykh Abdalrazzaq Hatem al-Sulayman, questo auto-proclamatosi principe rappresenta il capo di una potente tribù ad Anbar (per lo piu’ Sunnita) composta da 4 milioni di uomini e sembrerebbe essersi fatto la bella vita a spese dei contribuenti Americani, questo fino a quando Obama ha dichiarato AQ e AQI morti. Non la CIA. Non il “Surge”. Non i soldi. Solo il deserto di Anbar, e l’intento del Governo di Baghdad di consolidare il potere a spese di Sulayman.
Sua Eminenza, con i suoi figli disperatamente bisognosi di Bugatti, appartamenti a Londra, cellulari Vertu e un entourage di schiavi, ha fatto quello che farebbe ogni buon padre: creare un corpo di rivolta chiamato Consiglio Rivoluzionario di Anbar, nel 2013, sollecitando i fondi di Re Sunniti e di tutti i componenti del GCC. L’obbiettivo: distruggere Baghdad e ripristinare il Sunnita al potere in Iraq. I suoi alleati: il Bath e l’Isis.
Nel tardo 2014 Sulayman, in collaborazione con Jonathan Greenhill, ‘ex’ Ufficiale presso la CIA, apre un negozio a Washington DC come lobbysta. Ha senso. Spia della CIA fin dagli anni ’80, probabilmente vivendo sotto una copertura non ufficiale, torna a casa per esercitare pressioni sul Congresso. Ad ogni modo, Mr. Greenhill incorporo’ il Greenhill Group e Sulayman lo trattenne. Ci si chiede come Sulayman sia venuto a conoscenza delle manovre riguardo il Greenhill Group.
La pagina del profilo LinkedIn di Mr.Greenhill riporta che lui “ha concettualizzato ed eseguito una delle più riuscite manovre di antiterrorismo dell’Agenzia mentre dirigeva una Base CIA in una zona di guerra ad alto tasso di stress e pericolosità.”
Potrebbe trattarsi del “Surge”? Potrebbe essere che il signor Greenhill abbia svolto un ruolo nel convogliare centinaia di milioni di dollari ai membri della guerriglia dell’insorgenza Irachena di AQ come Sulayman?
Stranamente, Mr.Greenhill ha anche un pagina Facebook
Chi lo sa? Quello che sappiamo e’ che una delle piu’ importanti spie nella CIA, con un ruolo di primo piano nel Vicino Oriente (probabilmente Iraq), sicuramente e’ stato mantenuto come lobbysta per Sulayman. E Sulayman lo avrebbe trattenuto per “creare una regione Sunnita in Iraq o uno Stato Sunnita Indipendente.”
In altre parole, distruggere l’Iraq creando e riconoscendo formalmente il Sunni-Jhadi-Stan. O una zona sicura per i terroristi. O cio’ che effettivamente e’, ossia un califfato. Recentemente sul Washington Post hanno scritto di molti Sciiti Iracheni che nutrono la convinzione che gli Usa avrebbero creato lo Stato Islamico per distruggere l’Iraq.
Teorie del compotto che diventano Realtà del complotto-
Fonte: www.zerohedge.com
17.12.2015
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di