DI DIEUDONNE’ M’BALA M’BALA
Il famoso comico Dieudonné risponde al Ministro del Interno Bernard Cazeneuve
Ieri, eravamo tutti Charlie. Stavamo camminando tutti in piedi per le nostre libertà. In modo da potere continuare a ridere di tutto.
Tutti i rappresentanti dello stato, lei compreso, stavano camminando insieme nella stessa direzione.
Però quando sono tornato a casa, mi sono sentito molto solo.
Da un anno, lo stato mi ha preso come bersaglio, e cerca di eliminarmi in ogni modo.
Linciaggio mediatico, interdizione dei miei spettacoli, verifiche fiscali, ufficiale giudiziario, perquisizioni, accuse… Più di ottanta procedure giudiziarie si sono abbattute su di me e sulla mia famiglia.
E lo stato continua a rovinarmi la vita. Ottanta procedure giudiziarie.
Da un anno, mi state trattando come se fossi il nemico pubblico numero uno, mentre io provo solo a fare ridere la gente, e farle ridere della morte, dato che la morte ride di noi, come lo sa Charlie, purtroppo.
Anche se da diverse settimane ho proposto la pace più volte e sotto la vostra autorità, rimango però senza risposta da parte vostra.
Però appena mi esprimo, non cercate di capirmi, non volete ascoltarmi. State solo cercando scuse per censurarmi. Mi state considerando come se fossi Amedy Coulibaly, invece io non sono per niente diverso da Charlie.
Si potrebbe pensare che le mie parole, a voi non interessino, salvo per male interpretarle, con cattiva fede, per indignarvi meglio.
Signor Ministro, siccome sembra che adesso lei mi stia ascoltando, le ricordo che:
Io propongo la pace.
Dieudonné M’bala M’bala
Fonte: http://quenelplus.com/
12.01.2015