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di Leoniero Dertona
Il membro del parlamento britannico Steve Baker fa una semplice interrogazione scritta al Dipartimento inglese per la salute e la sicurezza sociale. Una domanda banale. “Per chiedere al segretario di stato per la salute e la sicurezza sociale quale sia la fatalità da covid-19 stimata dal suo dipartimento”.
Eccovi al risposta del ministero , per la penna di Jo Chrichill, sottosegretario alla salute per la prevenzione:
“Al 15 luglio, il gruppo di modellizzazione della sanità inglese, con l’assistenza della MRC Biostats Unit, stima che la mortalità complessiva per l’infezione sia approssimativamente dello 0,096%”
0,096% è tanto? È poco? Vediamo altri dati.
I CDC (centers for desease prevention) degli Stati Uniti ci forniscono. I dati dell’influenza 2018-19:
“Il CDC stima che l’influenza sia stata associata a oltre 35,5 milioni di casi, oltre 16,5 milioni di visite mediche, 490.600 ricoveri e 34.200 decessi durante la stagione influenzale 2018-2019. Questo onere era simile all’onere stimato durante la stagione influenzale 2012-2013”
34.200 decessi su 35.500.000 casi danno una percentuale dello 0,096%.
Faccio notare che i dati sono ufficiali, forniti dagli enti ufficiali inglese e statunitense, con il link alla pagina ufficiale.
Lascio che i lettori traggano, come sempre, le proprie personali valutazioni.
Fonte: https://scenarieconomici.it/interrogazione-nel-regno-unito-sulla-mortalita-del-covid-e-la-riposta/
Pubblicato il 15.09.2021