INTANTO, IL CAMBIO DELLE MONETE LO DECIDONO I MERCATI E NON I POPOLI, VORREI RICORDARE A SPETTATRICI, SPETTATORI E ANCHE ALLA SIGNORA LE PEN
FONTE: LAMEDUCK (BLOG)
L’intervista, pomposamente preannunciata nei giorni scorsi dalla conduttrice a statuto speciale con l’insito messaggio: “vedrete come me la magno martedì ‘sta fascistona”, si è rivelata invece un perfetto esempio di backfire. Infatti non è stata altro che un insieme di domande del cazzo, s’il vous pardonnez-moi le français, di stampo piddino, in perfetta malafede e di una faziosità quasi commovente, per altro rintuzzate e respinte alla mittente con un filo di gas e con risposte che sono state una serie di ace che nemmeno il Dio Federer dei bei tempi.
Quella che doveva annare e menare è diventata la piccola Clarice di fronte ad Hannibal Lecter. Uno straordinario animale politico si è mangiato in un boccone e con il rutto finale una campionessa della partigianeria, strappandole di dosso tutta la superbia firmata e mandandola via con il tacco dodici spezzato. E lo ha fatto semplicemente denunciando come pura falsità la sfilza di luogocomunismi pro euro della Gruber, che credeva bastasse arrotare la R di Marrrrine e invece finì arrotata.
Il clou però è stata la parte sull’euro, introdotta dal solito servizio del Pagliaro, il coniglione gigante che solo Lilli può vedere, il suo amico immaginario, che ha definito la critica alla moneta unica “La battaglia contro l’Europa”. Non male, eh?
Per nulla intimorita dall’evocazione di orde di francesi ridotti sul lastrico dopo aver perso tutti i risparmi a causa dell’abbandono dell’euro, Marine Le Pen ha dimostrato di aver studiato, annullando con una disarmante serie di “Ma è una falsità!” le balle spaziali d’ordinanza della Lilli ma anche argomentando con competenza l’inconsistenza logica e teorica del terrorismo ordoliberista e invocando, tra l’altro, il ripristino della separazione tra banche d’investimento e commerciali. Roba da ridurre ad un mucchietto di cenere sul pavimento il Gelindo Boldrin che paragona l’euro alla buona salute “che rimpiangi solo quando la perdi”.
E’ a questo punto che il canottoemezzo si è gonfiato e ha rischiato di esplodere, facendosi fuggire dal seno la frase che ho citato all’inizio, quella clamorosa quanto rivelatrice autodenuncia di collaborazionismo:
“Intanto, il cambio delle monete lo decidono i mercati e non i popoli, vorrei ricordare a spettatrici, spettatori e anche alla signora Le Pen.”
Che volete, Lilli Gruber preferisco ricordarmela come colei che, una sera di luglio del 2001, con il pretesto dello scoop e del millantato giornalismo di denuncia, mostrò agli italiani dal TG1 cosa sarebbe loro successo se avessero continuato ad opporsi al Nuovo Ordine del Capitalismo assoluto.
Devo comunque, per onestà intellettuale, riconoscerle di avere azzeccato almeno una domanda tra quelle poste alla leader del FN. Quella sul perché Marine dovrebbe essere simpatica agli italiani. Credo che tutti conosciamo la risposta.
L’intervista completa sul sito de La7.
Fonte: http://ilblogdilameduck.blogspot.it
Link: http://ilblogdilameduck.blogspot.it/2014/04/le-pen-allasfaltata.html
16.04.2014
Titolo originale: “Le Pen all’asfaltata“
"i mercati e non i popoli"
Con quest’affermazione si sancisce la
netta separazione tra la finanza e l’economia reale, ovvero la truffa del
secolo, basata sulla menzogna e sull’inganno.
Da una bildeberg siliconata
non ci si poteva aspettare niente di meglio che questa verità.
Purtroppo, è vero che il cambio (e non solo) delle monete lo decidono i mercati, cioè coloro (pochissimi) che controllano i mercati. E sarà così finché i popoli non adotteranno una loro moneta e non autogestiranno il credito al di fuori degli stati e delle banche. È già possibile con EkaBank.
Vero.
Il cambio di valuta lo abbiamo deciso noi nella cabina elettorale, dando il voto a chi preparava questo disastro.
il fatto che l’abbia detto dimostra pure tutta la loro arroganza,combinata alla peggiore malafede,senza manco preoccuparsi di doverla celare…un segnale di debolezza secondo me inequivocabile.
Solo un appunto: La Gruber NON è di sinistra, ma, come tanti, ha FINTO di essere di sinistra. Vecchio trucco che dal dopoguerra ha ingannato gli Italioti facendo loro credere che ci fosse una opposizione. Una persona di sinistra non si fa intruppare nella banda criminale Bilderberg. Altro esempio di ingannatore è Fazio e poi la Litizzetto, Bianca Berlinguer e tutta la redazione di Rainews24.
In effetti deve aver perso veramente la testa per affermare una verità cosi scomoda .
Indirettamente ha enunciato in modo limpido e chiaro la schiavitu’ dei popoli nei confronti del " Dio Mercato ".
La Gruber davvero scandalosa oltre che sconfitta verbalmente : del resto e’ tipico di una certa sinistra intellettuale, meglio dire forse sedicente intellettuale, considerare il "popolo" troppo bue per deicidere su questioni importanti come l’Euro, infatti non per nulla viene dagli stessi signori spesso definito populista colui che osa contraddire il loro verbo. E tutti coloro che oggi sono contrari all’Euro e alle politiche assurde dell’Unione Europea vengono definiti populisti, ma ben presto da offesa tale parola passera’ ad essere un grosso complimento.
non sono loro "in maschera", è la Sinistra in se che è un "mascheramento"
"INTANTO, IL CAMBIO DELLE MONETE LO DECIDONO I MERCATI E NON I POPOLI, VORREI RICORDARE A SPETTATRICI, SPETTATORI E ANCHE ALLA SIGNORA LE PEN"
Ignorante e bulimica! e questa sarebbe una giornalista…
"INTANTO, IL CAMBIO DELLE MONETE LO DECIDONO I MERCATI E NON I POPOLI, VORREI RICORDARE A SPETTATRICI, SPETTATORI E ANCHE ALLA SIGNORA LE PEN"
Ignorante e bulimica! e questa sarebbe una giornalista…
Quando leggo che la Littizzetto per le quattro serate di Sanremo s’è portata a casa 600.000 euro, penso agli uomini e alle donne della vera sinistra che hanno sacrificato la loro vita nelle fabbriche, nelle campagne, negli uffici, sui mari per conquistare maggiori diritti per i lavoratori. Diritti poi vanificati da sindacati collusi con i padroni e da partiti di pseudo-sinistra che hanno barattato quei diritti con le loro dorate carriere a servizio occulto (ma non troppo!) di Confindustria e liberisti.
Ora a questi "signori" dei media infeudati dal PD e da SEL, basta la leccata giusta sul sedere giusto per incassare milioni di euro in cambio di ruffianeria di regime, spacciandosi di "sinistra". E il tutto con il sommo gaudio degli inutili idioti piddini.
Se non lo stanno già facendo, nelle sezioni del PD al posto delle foto di Berlinguer (Enrico, ovviamente) e di Gramsci tra un po’ campeggeranno i ritratti della siliconata Gruber, dell’ameba Fazio(so) e della cozza Littizzetto.
Mah! ho ascoltato l’intervista integrale e devo dire che la Sig.ra Le Pen si è dimostrata molto sicura, concreta, senza "sbavature". Al contrario, ma non c’erano dubbi su questo, la nostra Gruber ha testimoniato ancora una volta il livello di indecenza dei giornalisti italiani, con tentativi patetici di mettere in difficoltà la controparte, con domande anche stupide e con una professionalità da avventore da bar. Una bella figura di …… (spazio da riempire a piacere)
Peccato non la si possa votare sta donna.
Non a caso è stata scelta per manipolare l’opinione pubblica. Bisogna riconoscere che in questo è brava e che la gran parte di chi chi la ascolta non ha nessuna cultura in campo economico e solo pochi sono riusciti a capire le trappole insite nelle sue domande e le bestialità che ha affermato. Alla massa dei tifosi del pd, che peraltro crede che sia veramente di sinistra, il suo messaggio è arrivato forte e chiaro, purtroppo.
Ma certamente che non lo è di sinistra (se oggi può ancora avere un valore quel significato) non è nemmeno progressista, è solo una degna figurina del gruppo a cui è stata invitata http://www.huffingtonpost.it/2013/06/03/gruppo-bilderberg-sei-italiani-nel-club-dei-superpotenti_n_3379034.html qui la lista dei partecipanti http://www.bilderbergmeetings.org/participants2013.html Eppure c’è ancora gente che crede a questi mistificatori. E’ dura dare ragione alla leader di FN francese ma, tant’è …
Guarda che l’intervista poteva trattare anche del menage familiare della signora le Pen, sarebbe bastato lo stesso.
questa gentaglia, dopo la guerra civile prossima ventura, dovrà essere processata e giustiziata, come traditori del loro popolo. Non esistono parole sufficienti per esprimergli in faccia tutto il disprezzo.