DI PAOLO BARNARD
Come è noto, l’invenzione dell’euro ha distrutto le monete nazionali, che ogni Paese creava da solo e dal nulla, e ora tutte le nazioni dell’Eurozona devono finanziarsi sui Mercati di Capitali privati per avere moneta (l’euro) per la spesa pubblica. Quindi emettono titoli di Stato per il valore di cui necessitano per la spesa, e sperano che i mercati glieli comprino tutti.
Sappiamo come sono andate le cose per anni: i Mercati non si fidavano più dei Paesi Eurozona più indebitati come Italia o Spagna o Grecia, perché appunto avevano PERDUTO LA LORO ABILITA’ DI STAMPARE LA LORO MONETA E DI RIPAGARE I DEBITI SEMPRE E COMUNQUE (con fa il Giappone col debito più alto del mondo).
Ok. E allora i Mercati pretendevano come precauzione da Italia Spagna ecc… tassi d’interesse molto alti prima di comprargli i titoli di Stato. Brutto affare. E andavano a comprare invece i titoli di Stato tedeschi perché ritenevano che la Germania avesse i soldi per ripagare sempre, nonostante avesse perduto anch’essa la moneta sovrana, il marco. Li aveva perché esportava da pazzi, quindi soldi in cassa c’erano. Ok.
Poi cosa è successo? Che Draghi e la BCE hanno visto che l’euro stava distruggendo mezza Europa, poi tre quarti d’Europa, poi tutta, eh sì, perché capitò che anche la grande Germania iniziò a esportare meno e a perdere enormi pezzi d’economia, a causa proprio del fatto che il resto d’Europa, impoverito dalle stesse dementi regole dell’euro, le Austerità, aveva smesso di comprare prodotti tedeschi, e poi era venuta la crisi della Cina, e dei Paesi Emergenti, e così anche Berlino stava e sta andando sotto. Ok. Allora la BCE decide di stampare somme colossali in euro e di intervenire sui Mercati per… (il perché lo sappiano noi segugi, ed è per ingrassare gli speculatori di Borsa, punto) per fingere di voler risollevare l’economia della UE.
La faccio breve. I Mercati hanno comprato talmente tanti titoli di Stato tedeschi (anche coi sopraccitati soldi stampati dalla BCE), che ora ne hanno la nausea, per due motivi: primo perché speravano che la BCE si mettesse a comprare in massa anche i titoli di Stato (più se ne comprano più aumentano di valore per chi li possiede) e invece la BCE non lo fa e non lo farà. Secondo perché dopo aver comprato camionate di titoli tedeschi, gli interessi che i Mercati guadagnano su quei titoli è crollato a ZERO (più titoli si comprano meno rendono in interessi). Oggi il Bund tedesco a 10 anni ti rende lo 0,74%, meno che un investimento in banane. Risultato?…….
Indovinate chi oggi non riesce a finanziarsi appieno sui Mercati? Cioè a vendere la quantità di titoli di Stato che gli serve per avere gli euro? MA LA GERMANIA!! Che, e questo i cari TG o giornali non ve lo dicono, è la DECIMA volta che non ce la fa a vendere tutti i titoli di cui ha bisogno. Ops! La Germania che fallisce le aste di titoli è come pensare che nessuno compri i biglietti per il derby Milan Inter… C’è qualcosa di un po’ drammatico che tocca, no?
Ma i prafi teteski non erano kosì prafi? Ma l’euro non è un successo?
Paolo Barnard
Fonte: http://paolobarnard.info
Link: http://paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=1003
26.11.2014
"primo perché speravano che la BCE si mettesse a comprare in massa anche i
titoli di Stato (più se ne comprano più aumentano di valore per chi li possiede)
e invece la BCE non lo fa e non lo farà."
Ne sei così sicuro? Come si fa
a dire che Draghi fa come Renzi, le spara grosse e incassa la dabbenaggine di
chi lo ascolta? Io propendo per il sì, ma come si fa a mettere la mano sul
fuoco, quando tutti gli altri rispondono allo zio Sam con nuovi QE, tranne
noi?
"(AGI) – Francoforte, 28 nov. – Il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang
Schaeuble ribadisce che tutti i paesi dell’area euro devono rispettare le regole
di bilancio, ma aggiunge che occorre anche mostrare solidarieta’ con i paesi in
difficolta’. "Tutti noi – dice Schaeuble a radio Deutschlandfunk – dobbiamo
essere sicuri di rispettare le regole di bilancio". Tuttavia ciascun paese ha
"la responsabilita’ comune di assicurare una ripresa delle crescita economica".
"Sappiamo – aggiunge – che alcuni dei nostri partner piu’ importanti sono
attualmente in una situazione piu’ difficile della nostra. Sappiamo che serve
una responsabilita’ comune e che dobbiamo dimostrare solidarieta’".
"
Quando conviene ai tedeschi ……
mi sa che il nostro a furia di stare sulle barricate ha sbroccato e bisogna provare fare un pò di chiarezza;
Sì certo,la Germania ha problemi a finanziarsi…
Non sarà una bella cosa, ma la magra consolazione che adesso sia il turno della Germania è una piccola rivincita tra perdemti che comunque procura un qual certo piacere…
Una magra soddisfazione è che veri e propri quisling dementi hanno ridotto l’Europa alla stregua del terzo mondo tutto per prostrarsi ai desiderata e ai cavalli di troia d’oltre oceano.
Si il creare dal nulla . . . . come no . . . .
A chi la vuoi vendere? Ai gonzi come te?
Fatti un po’ più piccolo e forse un giorno capirai.
Vorrei sfatare un mito tanto caro a Barnard:
"Come è noto, l’invenzione dell’euro ha distrutto le monete nazionali, che ogni Paese creava da solo e dal nulla, e ora tutte le nazioni dell’Eurozona devono finanziarsi sui Mercati di Capitali privati per avere moneta (l’euro) per la spesa pubblica. Quindi emettono titoli di Stato per il valore di cui necessitano per la spesa, e sperano che i mercati glieli comprino tutti."
Perché c’è una copertura in oro o altra garanzia dietro il denaro creato dalla BCE?
Io, caro Paolo, mi farei due semplici domande :
Fino a quando per parlare di economia ci sarà di bisogno dei grandi economisti, le cose rimarranno allo stesso modo.
L’Italia non è che "vuole" vendere i suoi TdS. L’italia DEVE venderli, altrimenti non finanzia le manovre economiche.
Come scrivi tu stesso, la Germania TRUCCA:
le banche statali non possono comprare i TdS perché è VIETATISSIMO dai trattati EU. Ma le banche private possono comprarli, SE gli interessa il tasso a cui vengono proposti (= a caro prezzo per tutti noi).
Invece le banche dei länder li comprano perché sono nominalmente private ma di fatto a capitale e controllo pubblico (praticamente sono filiali della Bundesbank). E quindi comprano l’invenduto delle aste anche quando i rendimenti non interessano ai mercati perché troppo bassi.
Così facendo le banche locali tedesche ci rimettono, fanno cattivi affari. Ma chissene: tanto i loro debiti non vanno a finire sul bilancio dello Stato perché sono "private".
Così la Germania si spaccia da virtuosa anche se fa molto più debito di quello dichiarato. Se lo facessimo noi ci farebbero subito il culo.
Che le aste tedesche vadano deserte non è né una novità, Nè lo è che trucchino i conti (per chi legge Bagnai è storia vecchia).
E’ "scoop" per il Sole24h.
E’ "dramma" per Barnard.
Ma non è né scoop né dramma. Solo business as usual.
Non è corretto dire che le banche statali non possono comprare i TdS, perchè non è vero che è vietatissimo dai Trattati Ue.
Grazie per il txt, interessante.
Mi rimane il dubbio che la "seconda" risposta data è ambigua:
gli istituti di credito [pubblici] possono liberamente prestare i soldi ai governi o comprare i loro titoli di stato, nonché prestare soldi a qualsiasi cliente
ma non dice a quali condizioni/tassi possono farlo. Quel "liberamente" non mi sembra sufficente.
Rimane che se la Francia ha questa possibilità, perché allora ha recentemente fatto scalpore quando ha annunciato che avrebbe iniziato a trattare titoli su "mercati paralleli" (che è il modo confuso di dire quello che Zibordi dice in modo comprensibile)?
Se fosse pratica normale non ci sarebbe motivo di parlare, come invece si è fatto, di "decisione unilaterale", di "strappo", di "braccio di ferro con la Merkel", ecc
Rimane che la Francia (posto che usi costantemente il rifinanziamento "a tasso BCE", cosa che forse mi sbaglio ma per ora mi risulta solo annunciata) è comunque in affanno sui conti. Anche perché la Germania non si accontenta di finanziarsi "a tasso zero" ma spalma anche il debito sui Länder, facendolo sparire dal bilancio dello stato, sottraendosi così agli obblighi di austerità perché risulta virtuosa sempre e comunque.
E rimane che, ben oltre ai metodi di finanziamento e ai trucchetti contabili, la Germania si riserva il diritto di violare impunemente l’esplicito divieto di smaltire l’eccesso di produzione all’interno dei partner EU. Cioé a dire "bella partnership del ciufolo se il mio socio mi chiede di partecipare allo sforzo contro i competitor esterni e nel frattempo mi pugnala alle spalle!"
Quindi il problema è nel fatto che in EU ci sono "figli e figliastri" riguardo al rispetto dei trattati: c’è chi può fare come gli pare (Germania), chi un po’ meno ma ha comunque potere contrattuale (Francia, Belgio, nordici), chi non verrà autorizzato al minimo strappo alla regola e quindi neanche ad usare le scappatoie "soggette a interpretazione" dei trattati (tutti gli altri, Italia inclusa).
… insomma: la volontà di favorire le rendite finanziarie a scapito dell’economia reale è l’ostacolo più grosso alla proposta che mi hai linkato. Ma questa è una costante dell’occidente. Dall’abolizione del Glass-Steagall in poi, TUTTO l’occidente ha scelto di pompare il carosello della finanza creativa e del debito (finto pubblico ma in realtà decisamente privato).
In questo Germania e Italia non sono differenti da Giappone e USA
(e mi sembrano ingenui i vari Bagnai, Zibordi e Galloni a dire che "basterebbe blabla"… si tratterebbe "solo" di mettere in crisi il paradigma mondiale del neoliberismo globalista, ignorando le "trascurabili" reazioni del Gotha della finanza e di USA, UE, NATO, ecc).
Quando invece mi si parla di [ri]finanziamento degli stati dell’UE, mi pare chiaro che, ben al di là e prima della volontà politica italiana, ci sia il problema della volontà dei "capibastone" dell’EU.
2) perché è bene non controllare il deprezzamento della moneta?? a casa mia vorrei controllare quello che mi pare…io!
1) e cosa cambia se il debito è in mano estera o domestica ??? il debito è solo un numero contabile…al massimo uno può dichiarare guerra…ma + di quello…Minacce e ricatti sono solo fumo…
La Germania ha problemi a finanziarsi… è un dato di fatto…
il denaro E’ CREATO dal nulla..(oppure hai un albero degli zecchini nel campo dei miracoli?).Te il tuo lavoro invece no…. MI SA CHE HAI UN PO’ DI CONFUZIONE NELLA CABEZA!!???
Non mi sembra tu abbia mai ascoltato PB….oppure un hai capito una sega…
Se la seconda risposta è ambigua, la terza no.
La nostra domanda :
3) E l’Ente creditizio
pubblico può decidere liberamente il tasso di interesse?
La risposta della BCE :
3. La domanda non è chiara.
Tuttavia, nel contesto della decisione indipendente presa dall’istituto
creditizio di prestare soldi ai clienti, il prezzo dell’operazione deve essere
basata su considerazione finanziarie e economiche (per esempio, il profilo di
rischio del cliente).
Ma il profilo di rischio, essendo il cliente anche proprietario della banca pubblica, lo decide la banca stessa, cioè lo Stato.
Come al solito è una decisione politica, che la Germania prende da tempo, mentre noi italidioti no.
Se vuoi approfondire ti consiglio il nostro sito http://moneta5stelle.blogspot.it/