Primo tra i paesi a mettere all’asta le frequenze per il 5g, l’offerta in gran parte ignorata
I giornali parlano già di flop 5g, gli operatori cercano di correre ai ripari con un incontro la prossima settimana con la consigliera federale Simonetta Sommaruga, a capo del Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC), e c’è da scommettere che utilizzeranno tutti i mezzi a disposizione per ribaltare la situazione, visti gli investimenti e gli sforzi politici che le multinazionali del campo delle telecomunicazioni hanno fatto negli utlimi anni sul 5G.
Swisscom, Sunrise e Salt sono in allarme visto il fallimento sempre più evidente nell’introdurre la telefonia mobile di nuova generazione. André Krause, Ceo di Sunrise, ha attaccato il governo additandolo di rimanere troppo passivo attorno alla questione 5G.
In Svizzera tra l’altro i limiti di banda sono molto severi (come qui in Italia) rispetto alla media europea. Questo ha creato già molte pressioni da parte della lobby della telefonia mobile. Ma un cambio di regole porterebbe comunque molti problemi visto che richiederebbe la sostituzione fisica di tutte le antenne già installate.
A proposito di antenne , ecco ai numeri del flop: sulle 20mila postazioni per antenne messe a disposizione dalla federazione a inizio 2019, solo 3117 sono state adeguate alla nuova tecnologia. Solo il 2% della popolazione utilizza oggi il 5g, nonostante il consumo di banda degli svizzeri stia aumentando a un livello molto alto rispetto alla media europea negli ultimi anni.
fonte: https://www.rsi.ch/news/svizzera/Solo-in-due-su-cento-usano-il-5G-13408470.html