DI STEFANO SERAFINI
Arianna editrice
Che bella scusa, i Rom, in piena estate, quando la maggior parte degli
italiani pensa all’ombrellone, per fare ingoiare la schedatura di tutti
i cittadini con le impronte digitali, come una volta si faceva solo per
i delinquenti. “Razzisti” di destra e “corretti” di sinistra hanno
offerto spettacolo per far passare una norma in aria da tempo, e voluta
con forza e comunque da chi comanda quell’apparato misterioso chiamato
Unione Europea, che non si capisce bene di chi curi gli interessi,
ufficialmente almeno già dal 2004 (www.eupolitix.com)
Lo sapevate che le impronte digitalizzate di tutti i cittadini europei
(quindi dal 2010 anche le nostre e quelle dei nostri figli) verranno di
fatto alla fine archiviate e gestite da un centro mondiale che si trova
a Washington, USA, sotto il controllo della FBI? E’ naturale che
ufficialmente il progetto Server in the Sky, discusso da gennaio secondo
il daily Telegraph (Sophie Borland, FBI and British police plan global
database, 16/01/2008) da USA e Gran Bretagna, servirebbe unicamente a
controllare “potenziali terroristi”. Da noi, a controllare gli zingarelli.
A nessuno si rivolta lo stomaco, sentendo un’altra oscura figura
strapagata dai contribuenti, e di cui non è chiara nemmeno la funzione,
tale Garante della Privacy, commentare tale enormità con un flebile: “Il
Garante non può che ripetere un fermo e chiaro invito alla moderazione
nell’uso di questi strumenti, in quanto potenzialmente lesivi della
dignità delle persone”?
Stefano Serafini
Fonte: www.ariannaeditrice.it/
Link: http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=20371
18.07.08