DI LESTER R. BROWN
Earth Policy Institute
Ma quando sono in grado di ricordare,
abbiamo detto che gli Stati Uniti, con il 5 per cento della popolazione
mondiale, consumano un terzo o più delle risorse della Terra.
Era vero. Ora non lo è più. Oggi la Cina consuma più risorse di quanto
facciano gli Stati Uniti.
Tra le materie prime fondamentali come
i grani, la carne, l’olio, il carbone e l’acciaio, la Cina consuma
più degli Stati Uniti eccetto che il petrolio, dove gli Stati Uniti
hanno ancora una primazia, che si sta restringendo. La Cina usa un quarto
di grani in più degli Stati Uniti. Il suo consumo di carne è il doppio
di quello degli Stati Uniti. Usa tre volte il carbone e quattro volte
l’acciaio.
Questi numeri riflettono il consumo
nazionale, ma cosa accadrebbe se il consumo pro capite cinese
raggiungesse quello degli Stati Uniti? Se consideriamo in modo cautelativo
che l’economia della Cina rallenti dall’11 per cento di crescita
annua all’8 per cento, allora nel 2035 il reddito pro capite
cinese raggiungerà l’attuale livello degli Stati Uniti
Se assumiamo anche che i cinesi spenderanno
i loro stipendi più o meno come gli americani fanno oggi, allora
possiamo tradurre i loro introiti in consumo. Se, ad esempio, ogni persona
in Cina consumasse carta al tasso attuale statunitense, allora nel 2035
1,38 miliardi di cinesi useranno quattro quinti della carta prodotta
oggi in tutto il mondo. E finirebbero le foreste del pianeta.
Se il consumo di grani cinese pro
capite nel 2035 fosse uguale al tasso attuale degli Stati Uniti,
la Cina avrebbe bisogno di 1,5 miliardi di tonnellate di grani, circa
il 70 per cento dei 2,2 miliardi che gli agricoltori raccolgono in tutto
il mondo ogni anno.
Se consideriamo che nel 2035 in Ciba ci saranno tre auto ogni quattro persone, come avviene oggi negli Stati Uniti, la Cina avrà 1,1 miliardi di auto. Il mondo intero ne ha adesso
solo un miliardo. Per fornire le strade necessarie, le autostrade e i parcheggi, la Cina dovrebbe asfaltare un’area equivalente a più di due terzi della terra che adesso utilizza per il riso.
Nel 2035 la Cina avrà bisogno
di 85 milioni di barili di petrolio al giorno. Il mondo sta attualmente
producendo 86 milioni di barili al giorno e potrebbe non produrne mai
più di questa quota. E finirebbero le riserve di petrolio mondiali.
Quello che la Cina ci sta insegnando
è che il modello economico occidentale, con un’economia basata
sui combustibili fossili, centrata sull’automobile e sul consumo usa
e getta, non può funzionare per il mondo intero. Se non funziona così
per la Cina, non funzionerà per l’India, che nel 2035 si pensa che
abbia una popolazione anche maggiore di quella cinese. E neppure funzionerà
per gli altri tre miliardi di persone nei paesi in via di sviluppo che
stanno ancora sognando il “sogno Americano”. E in un’economia
globale sempre più integrata, dove tutti dipendiamo dagli stessi grani,
dallo stesso petrolio e acciaio, il modello economico occidentale non
funzionerà neppure per i paesi industrializzati.
La sfida soverchiante per la nostra generazione è quella di costruire
una nuova economia, una che sia largamente alimentata da fonti di energia
rinnovabile, che abbia un sistema di trasporti più diversificato e
che riusi e ricicli ogni cosa. Abbiamo la tecnologia per costruire questa
nuova economia, un’economia che consentirà a tutti di sostenere un
progresso economico. Ma dobbiamo fare appello alla volontà politica
per metterlo in pratica.
Fonte: Learning from China: Why the Existing Economic Model Will Fail
03.09.2011
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di SUPERVICE