Il Virus dell’AIDS: Made in USA?

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Online Journal Contributing Editor

26 ottobre 2005 – Vuoi proprio dire che l’ AIDS (Sindrome da Immunodeficienza Acquisita) non e’ stata originata da una scimmia che ha morso sul di dietro un nero Africano? Ci stai mentendo ancora Zio Sam? Penso di si.

Infatti, il 29 luglio del 1969, solo pochi giorni dopo che il Dipartimento della Difesa chiese al Congresso 10 milioni di dollari in fondi per la ricerca di “un agente patogeno biologico sintetico, una sostanza che non esiste in natura e contro la quale non é possibile sviluppare una naturale immunità”….., quel giorno, il Presidente della Task Force repubblicana su Earth Resources and Population (Risorse Terrestri e Popolazione), l’Onorevole George H.W. Bush, rappresentante per il Texas, Settimo Distretto (1967-71), sottolineò la pressante necessità di azioni volte al controllo della popolazione per fronteggiare la “crescente crisi del Terzo Mondo”. Immaginate.
Di seguito il testo della richiesta di Ottenimento di Fondi da parte del Dipartimento Della Difesa nel 1970, HB15090, da pagina 129. Vi si legge una conversazione tra il Dr. MacArthur, indicato come facente parte del Pentagono e il Dr. Robert L.F. Sikers, della Florida, in merito necessità dell’ “agente patogeno biologico sintetico” di cui sopra. [corsivo aggiunto]

Ci sono due cose nel campo degli agenti biologici che vorrei sottolineare. La prima é la possibilità di una sorpresa tecnologica. La biologia molecolare é un campo in cui si stanno facendo rapidi progressi e biologi di fama ritengono che entro 5-10 anni sarà possibile produrre un agente biologico sintetico, che non esiste in natura e contro il quale non é possibile sviluppare un’ immunità naturale.

Mr. Sikes. Si stanno facendo ricerche in questo campo?

Dr. MacArthur. No

Mr. Sikes. Perché no? Mancanza di fondi o di interesse?

Dr. MacArthur. Certamente non per mancanza di interesse.

Mr. Sikes. Potrebbe fornirci informazioni su quanto sarebbe necessario, sui vantaggi di un simile programma di ricerca, dei tempi e dei costi?

Dr. MacArthur. Con molto piacere.

L’informazione prosegue:

Gli stupefacenti progressi fatti nel campo della biologia molecolare ci hanno indotto a considerare l’importanza di quest’ultima per la guerra biologica. Un piccolo gruppo di esperti ha studiato la questione e ci ha fornito le seguenti conclusioni:

Tutti gli agenti patogeni biologici, al momento, rappresentano altrettante malattie, e quindi sono conosciuti dagli scienziati di tutto il mondo. Possono essere facilmente accessibili a scopo di ricerca e anche per scopi offensivo/difensivi. Entro 5-10 anni sarà molto probabile che si possa creare un nuovo micro-organismo infettivo che differisca, per molti aspetti, da ogni organismo patogeno conosciuto. L’aspetto più importante potrebbe essere costituito dal fatto che questo organismo sia refrattario a processi immunitari e interventi terapeutici sui quali contiamo per mantenere la nostra, sia pure relativa, resistenza alle malattie infettive.

Un programma di ricerca che esplori la fattibilità di tutto ciò potrebbe essere completato entro 5 anni con una spesa totale di 10 milioni di dollari.

É un programma che prevede una certa difficoltà di attuazione. La biologia molecolare é una scienza relativamente nuova. Non ci sono ancora abbastanza scienziati competenti in materia. Quasi tutti fanno parte di laboratori di ricerca universitari e sono sufficientemente supportati da fonti diverse rispetto al Dipartimento della Difesa. In tutti i casi, si é presa in considerazione la possibilità di iniziare il programma di ricerca attraverso l’ Accademia Nazionale delle Scienze – Consiglio di Ricerca Nazionale. (NAS-NRC).

Se ne é discusso con la NAS-NCR e si sono fatti dei progetti sperimentali per l’inizio del programma. Ma, negli utimi due anni, la diminuizione di fondi nel settore della guerra chimico-batteriologica, le crescenti critiche sollevate da tali programmi e la nostra riluttanza a coinvolgere la NAS-NRC in una ricerca così controversa ci ha indotto a sospenderne l’avvio.

É una materia piuttosto spinosa e in molti pensano che una tale ricerca non vada iniziata nel timore che si creino mezzi di eliminazione di massa della popolazione. D’altro canto, senza la prova scientifica che una tale arma é possibile, e la conoscenza dei metodi per la sua creazione, si può fare molto poco per approntare delle misure difensive. Nel caso che un nemico la sviluppi ciò costuirebbe una debolezza e una inferiorità militare tecnologica per la quale non c’é adeguata…………….

E così via………………..E I 10 milioni di dollari furono concessi. E funzionò, forse l’inizio della fine.

Presentiamo il Dr. Robert Strecker

Facciamo un salto in avanti fino al 1983. Il Dr. Rober Strecker di Los Angeles, medico gastroenterologo con specializzazione in farmacologia, viene assunto come consulente per lavorare su una proposta di Piano di Copertura Assicurativa (HMO) per la Security Pacific Bank che potesse coprire i costi di assistenza medica nella eventualità che qualcuno tra i 30.000 dipendenti si ammalasse di AIDS. Insieme al fratello Theodore, un avvocato, i due compilarono una dettagliata ricerca sull’epidemia nota sotto il nome di Strecker Memorandum.

Vi si legge che il virus dell’AIDS fu in realtà creato dall’ Istituto Nazionale Tumori, in cooperazione con la WHO – Organizzazione Mondiale della Sanità – in un laboratorio presso Ft. Dietrick nel Maryland. Dal 1970 al 1974 questo laboratorio faceva parte dell’unità di guerra batteriologica dell’ Esercito, conosciuta sotto il nome di Unità di Malattie Infettive o Divisione per le Operazioni Speciali, e al quale ci si riferiva come il laboratorio di armi chimiche dell’Esercito.

Dopo il 1974 prese il nome di Istituto Nazionale Tumori. Secondo il ricercatore William Cooper, già facente parte dell’Intelligence della Marina, citato nell’articolo di Larry Jamison “Il Virus dell’AIDS é stato creato dall’uomo?”, la ricerca avvenne sotto la supervisione della CIA in un progetto chiamato MK-NAOMI.

Il Dr. Strecker fu anche in grado di attribuire parte delle ricerche effettuate presso il laboratorio di Ft. Dietrick/Istituto Nazionale Tumori ad un gruppo di scienziati giapponesi catturati durante la II Guerra Mondiale e risparmiati in cambio di informazioni su armi chimiche razziali ed etniche, basate su delle loro precedenti ricerche negli anni ’30. Si cercò anche l’aiuto di scienziati russi espatriati.

Il Dr. Strecker, prima e più informata autorità sul virus dell’AIDS, scoprì che il virus fu creato sotto la direzione del Dr. Rober Gallo, che in seguito si attribuì la paternità della sua scoperta. Il Dr. Gallo e il suo team crearono il virus dell’AIDS unendo il virus della leucemia bovina e il visna virus della leucemia ovina, e iniettandolo su colture di tessuti umani.

Scoprirono, così come successivamente conferma il Dr. Strecker, che il virus della leucemia bovina può essere letale per il bestiame, ma non per l’uomo. E il visna virus é letale per gli ovini, ma non per l’uomo. Ma, quando uniti, producono un retro-virus capace di cambiare la composizione genetica delle cellule nelle quali si introduce. Infatti, come sottolineato da Larry Jamison, i primi test sul campo condotti su detenuti ne provocarono la malattia e successivamente la morte, risultati che spinsero il Dr. Gallo e i suoi amici ad esperimenti ancora più terribili quali inoculare il vaccino contaminato a due membri della stessa famiglia, fratello e sorella, per vedere chi soccombesse per primo. Questo allo scopo di studiare il modo in cui i leucociti umani reagiscono agli antigeni (HLA) e capire come rispondono membri della stessa famiglia. Risultato terribile, intere famiglie contrassero la malattia. E il peggio doveva ancora venire.

Il retro-virus dell’AIDS causa la distruzione del sistema immunitario, dice il Dr. Strecker, essenzialmente i globuli bianchi o cellule-T fondamentali per il funzionamento del sistema immunitario, specialmente contro infezioni che si sviluppano a causa dell’ immunodeficienza e che altrimenti sarebbero spesso innocue.
Le cellule dette B si occupano delle infezioni minori causate da batteri. AZT, il farmaco che agisce in modo da togliere il nutrimento al virus dell’AIDS, spesso uccide anche il paziente, e quindi promette magra consolazione.

Come era facile prevedere, quando Robert e Theodore cercarono di informare le autorità circa le loro scoperte, le risposte furono essenzialmente due. L’11 agosto 1988 Ted (Robert) Strecker fu trovato privo di vita nella sua casa a Springfield, Missouri, con una ferita da arma da fuoco alla testa. La causa del decesso fu attribuita a suicidio, nonostante il Dr. Strecker avesse parlato al telefono con il fratello appena la sera prima e fosse sia in salute che di ottimo umore. Il 12 settembre 1988 l’unica autorità che aveva risposto alle scoperte dei due fratelli, il deputatodell’Illinois Douglas Huff di Chicago, fu trovato morto nella sua abitazione. Il risultato dell’autopsia fu morte per infarto da overdose di cocaina ed eroina. Huff si era dimostrato disponibile affinché quanto scoperto dal Dr. Strecker sull’imbroglio dell’AIDS fosse reso pubblico.

Si presume che lo stesso Dr. Theodore Strecker si sia reso irreperibile da circa cinque anni. Eppure copie dello “Strecker Memorandum” sono disponibili sia su DVD che VHS. Il suo impegno e inesauribile conoscenza non sono caduti nell’oblio, da quando il suo immenso lavoro vennne prodotto nel 1988. Constatate voi stessi se potete.

La menzogna che il Dr. Strecker cercava di combattere é che il virus dell’AIDS sia stato originato da un morso di scimmia nel didietro di un uomo di colore in Africa. Sia il Dr. Strecker che numerosi specialisti di malattie infettive hanno più volte ribadito che il virus dell’ AIDS non esiste nel regno animale. Senza contare che sarebbe stato impossibile da un solo caso di infezione si giungesse ai milioni di malati. Inoltre, se il virus fosse stato effettivamente causato dalle scimmie chiamate verdi, si sarebbe inizialmente diffuso tra i Pigmei, che vivono a stretto contatto con queste ultime e delle quali si cibano. Invece i Pigmei contrassero il virus molto tempo dopo, in seguito a contatti con delle prostitute nelle città, dove si manifestò per la prima volta, e non nella giungla.

A proposito di come si giunse alla teoria delle scimmie verdi, il Dr. William Campbell Douglass nel 1987 scrive nel suo WHO Murdered Africa (L’organizzazione Mondiale della Sanità assassinò l’Africa): “ Questa l’origine della teoria che vede le scimmie verdi responsabili dell’introduzione del virus nell’uomo. Il vaccino della Polio fu prodotto adoperando cellule di fegato delle scimmie e il genio che ci ha procurato questo vaccino disse “Ce la siamo cavata una volta, adoperiamolo ancora”. E, nonostante il fatto che la poliomelite stesse rapidamente scomparendo senza alcun intervento medico, 64 milioni di americani furono vaccinati con il vaccino contaminato SV-40. Il tragico risultato fu l’aumento di incidenza dei tumori al cervello, possibilmente anche delle sclerosi multipla e chissà di quali altre malattie. Il periodo di incubazioine tra la vaccinazione e l’insorgere del tumore con questo tipo di virus può essere di 20-30 anni. 1965 più 20 uguale 1985. Chiara la situazione?

Perché, dove e quando fa la sua comparsa l’epidemia di AIDS.

Nel 1972, sotto il patrocinio dell’organizzazione Mondiale della Sanità, fu portato avanti un programma di vaccinazione di massa delle popolazioni africane contro il vaiolo. Sia Strecker che altri sono convinti che questo vaccino infetto con il virus dell’AIDS venne somministrato a molti milioni di neri africani, indigenti e il cui numero stava rapidamente salendo, problema questo che preoccupava sia GHW Bush, tra gli altri membri dell’elite, i Rockerfeller, il Club di Roma e i soci del Bilderberg sin dal 1969, e ancora prima nel 1965 quando il Club fu di fatto creato. L’intento era quello di raggiungere il loro scopo agghiacciate, quello di ridurre la popolazione mondiale del 75% così come recita il Progetto di Storia Moderna (1)
Questa la ragione principale per cui l’epidemia di AIDS si sviluppò quasi simultaneamente ad Haiti, in Brasile, in Giappone, e negli Stati Uniti così come negli stati centrali dell’Africa.

Jamison ci informa che esiste un libro del 1968 dal titolo “Il Pericolo Popolazione” scritto dal Dr. Paul Erlich che contiene un passaggio a pagina 17 che illustra il clima che ha portato ad una simile decisione. L’autore dice: “ In definitiva, la popolazione mondiale continuerà a crescere fin tanto ché il tasso di natalità supera quello dei decessi: molto semplice. Quando cessa la crescita significa che o la percentuale delle nascite é diminuita o che é aumentata quella dei decessi, o entrambe le cose. In pratica ci sono solo due soluzioni alla crescita della popolazione. Una riguarda le nascite (ricordate il movimento Crescita Zero?) l’altra prevede l’aumento dei decessi con metodi quali guerre, carestie, pestilenze. Il problema potrebbe essere evitato applicando uno stretto controllo della popolazione, che prevede che l’umanità spontaneamente aggiusti il tasso di crescita, indi la percentuale di natalità, in modo che non si renda necessaria la soluzione collegata all’aumento del tasso di mortalità.”
Quanta premura da parte di tutti loro.

Jamison continua: “Lo scomparso William Cooper, nel suo eccellente libro “Behold a Pale Horse” fa notare che Anne, la moglie del Dr. Erlich, fa parte del Club di Roma, uno dei centri di ricerca che ha prodoto un modello chiamato Global 2000 che delinea le linee guida sull’ AIDS, compresa una specifica profilassi per i membri dell’ elite e una cura per le masse che dovrà essere resa disponibile non appena si ritenga sufficiente il numero dei morti. Secondo Cooper il piano fu sviluppato dal MIT (Istituto per la Tecnologia del Massachusetts) e quindi sottoposto al presidente Carter. Le ricerche compiute da Cooper hanno stabilito che a dare il via libera al piano fu il comitato per le politiche del Gruppo Bilderberg in Svizzera.”

Aggiunge: “I soci del Bilderberg formano una potente associazione formata da leaders politici mondiali e da finanzieri internazionali. Nel suo libro Cooper cita anche la politica di spopolamento “Haig-Kissinger”, che ha sostituito le politiche dei governi e di fatto sta determinando le politiche degli Stati Uniti. L’organizzazione opera al di fuori della Casa Bianca e dirige i suoi sforzi verso la diminuzione di 2 miliardi di persone della popolazione mondiale attraverso guerre, carestie e qualunque altro mezzo si renda necessario. Le politiche del Dipartimento di Stato americano vanno ben oltre la diffusione dell’AIDS, infatti Cooper fa cenno all’esistenza di un Ufficio per gli Affari della Popolazione il cui ufficiale per l’America Latina, Thomas Ferguson, ha dichiarato che: “C’é un solo intento dietro tutto il nostro lavoro: ridurre il livello della popolazione mondiale. Sia con i nostri metodi puliti e gentili, o attraverso il caos quale quello creato in El Salvador o in Iran o ancora a Beirut.”
Questo accenno a metodi “ordinati o caotici” suona familiare.

Infatti, l’11 maggio 1987, così come indicato dal Progetto di Storia Moderna, da Jamison ed altri, niente meno che il London Times pubblica un articolo dal titolo “Il Vaccino del Vaiolo Responsabile dell’Epidemia di AIDS” . Fu scritto dall’ editore della rivista Science, Pearce White che, supportato da investigazioni indipendenti, si spinge fino a collegare la massiccia campagna di vaccinazione portata avanti dalla WHO con il diffondersi dell’epidemia. Poiché i paesi dell’Africa sub-sahariana sono stati il cuore della campagna sono anche quelli più duramente colpiti. Questo articolo non fu mai ripreso negli Strati Uniti e l’intera storia fu seppellita così come la prima vittima dell’AIDS.

Ironicamente, l’AIDS in Africa é considerata una malattia eterosessuale mentre negli Stati Uniti é stata stigmatizzata come la malattia degli omosessuali. Questa caratterizzazione vede la sua nascita nel 1969 con il Dr.W. Schmugner, un medico polacco educato in Russia ed emigrato negli Stati Uniti dove divenne capo della Banca del Sangue di New York. Egli delineò le linee guida per lo studio del vaccino contro l’epatite-B secondo le quali dovevano essere incluse nello studio solo “persone di sesso maschile e di abitudini sessuali promiscue, tra i 20 e i 40 anni”, di fatto vennero selezionati solo omosessuali.

Nel 1978 più di mille “omosessuali promiscui” di sesso maschile furono le vittime di questa vaccinazione “sperimentale” contro l’epatite-B, sponsorizzata dall’Istituto della Sanità e dal Centro per il Controllo delle Malattie. Poiché il vaccino non fu prodotto adoperando cellule umane, é impossibile che si tratti di contaminazione accidentale. In termini chiari, il virus dell’AIDS fu intenzionalmente aggiunto al vaccino per l’epatite-B. Nel 1981, l’Istituto della Sanità dichiarò che solo il 6% di coloro che aveva ricevuto il vaccino presentava l’infezione da AIDS. Nel 1984 la verità venne a galla: la percentuale era del 64%.
Esatto, il 64%. Non deve quindi sorprendere che questi studi sul vaccino dell’eparite-B siano adesso sotto chiave e custodia del Dipartimento della Giustizia a Washington. E nessuno può prenderne visione. No, no, no. Tu no.

Contributi Ulteriori al Diffondersi della Malattia

Per fare sì che la malattia si diffondesse rapidamente tra la popolazione, informazioni essenziali furono tenute nascoste. A proposito dellle modalità di contagio fu posta l’enfasi sullo scambio di fluidi durante i rapporti sessuali e sull’assunzione di droge per endovena. Questo diede il via ad una campagna per l’uso di aghi puliti e sterili e di profilattici. Molto gentile. Peccato il profilattico non protegga dal contaggio. Una particella del virus che abbia il rivestimento esterno intatto é 500 volte più piccola del più piccolo spermatozoo e 10 volte più piccola del più piccolo poro del profilattico, quindi può facilmente passarvi attraverso. La percentuale di mancata protezione é di circa il 30-50% e la qualità stessa dei profilattici è sotto scrutinio. Ciò nonostante questo non é, ripeto non é, un invito ad abbandonare l’uso del profilattico.

Inoltre, il rischio di contagio casuale é stato sottovalutato. Non voglio adirare nessuno o gravare sugli afflitti, ma il virus dell’AIDS é estremamente contagioso. C’é una stringente evidenza, riportata anche da Strecker, che il virus dell’AIDS può sopravvivere su una piastrina di laboratorio per 7 giorni e fino a 15 giorni in ambiente umido. Il periodo di incubazione può durare fino ai 10-15 anni prima che vi siano evidenti segni della malattia. Questo comporta che un portatore possa trasmettere a sua insaputa la malattia durante quel periodo. É un affare nel suo complesso doloroso, compresa la cauzione mostrata dal Prof. William Haseltine della Facoltà di medicina di Harvard: “Chiunque asserisca che non c’é rischio di contagio attraverso la saliva non dice la verità”. L’AIDS potrebbe infatti essere trasmissibile attraverso le lacrime, la saliva, fluidi corporei e punture di zanzara”.

Sia che concordiate con quanto sopra o no, il fatto principale é che questa abominevole piaga fu creata e diffusa volontariamente dal governo degli Stati Uniti contro la popolazione di colore eterosessuale e i bianchi omosessuali, per poi diffondersi in generale in tutto il mondo. Questo omicidio di massa ha già di gran lunga superato l’olocausto, a causa del quale, con mezzi tecnologici, perirono circa sei milioni di persone. I geni del male dietro questo virus hanno adoperato la bio-ingegneria per sviluppare un organismo che si moltiplica 100 volte più velocemente del virus dell’influenza. Ci sono più di 180 diversi tipi di virus dell’AIDS e 300 ceppi, il che rende l’esame del sangue inutile.
Strecker riteneva che fossero possibili 9000 virus dell’AIDS ( in cui la base combacia con il genoma) fino alla quarta potenza.

In conclusione per adesso

L’idea di un singolo vaccino che possa agire su tutte queste mutazioni é impossibile, secondo Strecker, il Dr. Campbell Douglass ed altri. Le statistiche delle UN, per quanto vi si possa far fede, mostrano che:

• Gli individui infetti da AIDS sono 34 milioni
• Nuovi casi di contagio nel 2004: 4.9 milioni
• Decessi da AIDS nel 2004: 3.1 milioni

Avert.org indica il numero totale di coloro attualmente infetti da AIDS a 39.4 milioni.
In merito al totale complessivo di decessi il Dr. Campbell Douglass scrive: “Il Dr. Strecker spiega che, anche ammesso che la scimmia verde africana possa trasmettere il virus all’uomo, l’entità del contagio rende statisticamente impossibile che da un solo caso, cioé che la scimmia abbia morso qualcuno nel didietro, si sia giunti ad una epidemia di queste proporzioni.(1987). Il raddoppio dei casi ogni 14 mesi circa, in relazione al primo singolo caso e al numero attuale di infetti conosciuto, prova senza alcun dubbio che un numero ben maggiore di persone é stato contagiato contemporaneamente. A cominciare dal 1972 con il primo caso della mitica scimmia e raddoppiando il numero degli infetti da quella singola fonte si ottengono solo alcune migliaia di casi. Dal 1972 al 1987 sono 15 anni o 180 mesi. Se ci vogliono 14 mesi perché il numero di infetti raddoppi, avremmo quindi avuto 14 volte il raddoppio: 1 poi 2 poi 4 poi 8 etc. In 15 anni da un singolo episodio avremmo avuto circa 8,000 casi in Africa, non 75 milioni. (Questa la cifra per la sola Africa a quel tempo). Ci stiamo avvicinando al tasso di mortalità della Seconda Guerra Mondiale – senza che sia stato sparato un solo colpo.

Quindi ci troviamo di fronte ad un killer di razze, ad una guerra globale sull’umanità, che silenziosamente sta superando qualunque altra tranne quella nucleare. Per noi che ci abitiamo in Nord-America e che siamo (si spera) sani questi numeri, questa piaga sembra in qualche modo distante, accade ad altri, un argomento di cui si é già ampiamente discusso. A meno che non continui a puntare i riflettori sull’AIDS, sebbene anche da parte di alcuni dei loschi figuri che lo hanno provocato, avremo un futuro e come possiamo dare per scontata la vita di oggi un domani? Nello stordimento provocato dalla cultura televisiva, dai giochi del pallone senza fine, dai reality show, sitcom, film apocalittici, e commedie romantiche, dove sta la verita? L’AIDS fu creato dall’uomo negli Stati Uniti, e non é il flagello divino per gli omosessuali, Africani, Latini o le donne come molti tipi strani vorrebbero farci credere. L’AIDS riguarda tutti noi e la sopravvivenza delle generazioni alla follia di parte della classe dominante. Alla stregua del virus, il nemico sta all’interno del corpo sociale, e se ne ciba. É giunta l’ora, in un modo o nell’altro, di fare luce sulle tenebre.

Jerry Mazza
Fonte:www.onlinejournal.com
Link:
http://www.onlinejournal.com/health/102605Mazza/102605mazza.html
26.10.05

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di
SARA ROSSI

Approfondimenti:

Google: Gay Cancer, Emerging Viruses and AIDS —The Possible Connection Between Biowarfare Experimentation and the New Epidemic of Immunosuppression and Cancer, Alan Cantwell, Jr. M.D. Or look for any of the good doctor’s outstanding essays or books on AIDS.

AIDS Genocide: The Crime That Dare Not Speak Its Name!

Is AIDS Man-Made? This is a transcript of an interview in Los Angeles on KPFA’s radio show This Way Out, with Dr. Robert Strecker and Dr. Allen Cantwell, broadcast 2/5/90. Pardon its typos, catch its truth.

Jerry Mazza é uno scrittore free-lance che risiede a New York. Potete raggiungerlo a [email protected]

(1) Documento programmatico del Circolo di Roma

Fonte: http://www.onlinejournal.com/health/102605Mazza/102605mazza.html
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