Dal blog Cannonfire
Le persone ancora sorridono se qualcuno ipotizza che i servizi segreti statunitensi hanno, in passato, manipolato gli organi di informazione.
E nessuno sorride delle frasi di Donald Rumsfeld:
“I terroristi, Zarqawi e bin Laden e Zawahiri, queste persone hanno ‘comitati nei media’. Stanno attivamente lì per manipolare la stampa negli Stati Uniti.”
Rumsfeld non ha fornito un solo esempio di ‘stampa statunitense influenzata’ da questi ipotetici ‘comitati nei media’. E come potrebbe? La sua frase è insensata; una coppia di criminali , disprezzata da tutti gli americani, potrebbero mai rigirare a proprio piacimento la CBS o il New York Times?
E’ lo stesso Abu Musab al-Zarqawi una manipolazione? Il Washington Post ha scritto che la “minaccia” costituita dal presunto leader di Al Qaeda è in realtà in gran parte una operazione dei servizi segreti militari.La campagna propagandistica ha investito sia la stampa estera che i “lettori interni”. E ha investito anche le nostre truppe. Quando hanno scatenato la “Whiskey Pete” sui civili di Fallujah, lo hanno fatto nell’idea di combattere Zarqawi.
Nello stesso momento in cui è apparso l’articolo sul Post, Bush — in un discorso – ha citato come genuina una lettera di Zarqawi, ritenuta adesso un falso.
Il giornalista Robert Fisk ritiene che Zarqawi sia morto anni fa. Il giordano non è stato più visto per anni, non ha comunicato con la famiglia alla morte della madre, non ha mai cercato di aiutare la moglie.
Ci sono numerosi misteri che circondano il presunto cervello di Al Qaeda: i molti morti riportati… la gamba che fu o non fu amputata … la sua presunta presenza nell’oscuro video di decapitazione di Nick Berg .. e altro.
Non posso discutere adesso tutti questi problemi – sebbene dovrei sottolineare en passant che, se mi ricordo bene, nessuno ha mai ufficialmente confermato che la voce che si ascolta nel video di Berg sia quella di Zarqawi.
Adesso c’è un nuovo video che ritrae Zarqawi – l’uomo morto molte volte, l’uomo che secondo il Washington Post di agosto è in gran parte un mito creato da “operatori psicologici”( PSYOPS). Una copia del video di Zarqawi può essere trovata qui.
Se avete letto delle possibilità dei servizi segreti, non vi sarà difficile imbattervi in resoconti che parlano di falsi video che impiegano attori-figuranti. Ricordiamoci quell’incidente che è occorso quando venne immesso in rete quel falso video di decapitazione ideato e realizzato da un giovane burlone (Benjamin Vanderford(, che si ritiene adesso abbia agito per bizzarri motivi personali. Se un semplice cittadino può realizzare un tale filmato, un’unità militare di operazioni psicologiche può sicuramente realizzare un lavoro da professionisti.
Tutto ciò significa che ci sono buone ragioni per chiederci: E’ Zarqawi l’uomo nel nuovo video?
Perdonatemi se quello che dirò sembrerà ad alcuni di voi piuttosto semplicistico, considerando che ciò che seguirà è un’analisi personale rudimentale di materiale fotografico. Molto rudimentale. Io non sono riuscito a rintracciare il punto di origine del materiale fotografico di Zarqawi più frequentemente riprodotto, e sono stato pertanto costretto a lavorare su immagini jpg di bassa qualità. Quello che segue è solo un inizio, tutte le conclusioni andrebbero ritenute provvisorie. Spero che, nel futuro, fotografi professionisti continueranno il lavoro.
Dapprima, sistemiamo le immagini di Zarqawi.
L’immagine I, etichettata come “Z1”, compare su molti siti web. Essa, secondo quanto asserito, mostra Zarqawi prima che divenisse uno jihadista.
Z2 (sopra), un’altra foto vista comunemente, si ritiene che mostri l’uomo dopo che ha aderito alla lotta; per qualche ragione, la maggior parte dei siti web ruota orizzontalmente quest’immagine (lo puoi giudicare osservando la macchia sulla guancia destra).
Penso che Z1 e Z2 siano autentiche, ma potrei sbagliarmi.
Z3 e Z4 sono immagini ricavate dal video in questione.
Tutto bene. Ma guardiamo più attentamente.
Nella foto Z1 ci sono aspetti da sottolineare che riguardano il mento – un neo e una cicatrice. Nelle foto successive, una barba ricopre questi segni identificativi, cosicché non sono più idonei per un confronto. La macchia sulla guancia destra che appare in tutte le foto può essere facilmente riprodotta con il trucco. Non dobbiamo pertanto porci particolare attenzione.
Avviciniamoci quanto più possibile alla bocca (ricordiamoci che stiamo lavorando con immagini di scarsa qualità). Il punto interrogativo sottolinea che l’immagine proviene dal video in analisi).
La ben definita incisura a forma di V, abbastanza decentrata, presente sul labbro superiore, visibile nelle prime foto, sembra essere andata perduta nei fotogrammi del video. Zarqawi sembra inoltre aver sviluppato un sogghigno, nel quale il labbro inferiore è leggermente scivolato di lato.
Prendiamo adesso gli occhi.
La forma del sopracciglio è simile. Anche se il sopracciglio sembra più spesso nelle prime foto. Nel video gli occhi di Zarqawi tendono a chiudersi – francamente, appare “stonato”. Forse uno può ipotizzare affaticamento o una dieta insufficiente.
Quando l’FBI e i servizi svolgono questo tipo di lavoro, cercano di acquisire chiare immagini dell’orecchio, in quanto rende identificabile una persona quasi come un’impronta digitale. In questo caso, gli angoli dell’orecchio sono ben diversi. Inoltre, l’orecchio attaccato-alla-testa del “video di Zarqawi” sembra differire marcatamente dall’orecchio che sporge-a-pipistrello delle prime immagini. Le orecchie dunque offrono la più chiara evidenza che questo video “puzza”.
Dunque, è lo stesso uomo quello che appare nelle quattro immagini? Sinceramente io non ne sono sicuro; i materiali di scarsa qualità non permettono una conclusione certa. Sebbene opti nel considerare una bufala il video di Zarqawi, posso discutendone ricredermi. Ma le differenze sono così evidenti da meritare ulteriori analisi. (Per inciso, ci sono quelli che dicono che Zarqawi sia stato catturato e stia collaborando; in tal caso, anche se l’uomo del video è vero, ciò che sarebbe comunque falso è il video di per sé).
I lettori traggano le loro conclusioni.
Aggiunte nei commenti:
1) Uno degli aspetti più bizzarri della leggenda di Abu Musab al-Zarqawi è sul nostro schermo, di fronte ai nostri occhi: il suo nome! Il suo nome praticamente non significa niente e non fornisce alcuna identità all’individuo.
Il nome, Abu Musab, è quello che in occidente si chiamerebbe un nickname. Nei paesi arabi, un uomo, dopo la nascita del primo figlio, viene soprannominato. “Abu” significa “padre di”. Per esempio, il leader palestinese, Mahmoud Abbas, è spesso chiamato Abu Mazen, in quanto il suo primo figlio si chiama Mazen. Così egli è “il padre di Mazen”. E “Abu Musab” non è un determinato nome; significa “Padre di Musab”.
Anche il cognome non è reale; al-Zarqawi si riferisce alla città in Giordania da cui proviene, Zarqa. “al” significa “il”. al Zarqawi” significa semplicemente “l’uomo Zarqawi.”
In altre parole, il più ricercato uomo del mondo si chiama “il tizio di Zarqa, padre di Musab” Il che sta facilmente ad indicare che, anche se la sua identità non fosse falsa, sarebbe facilmente manipolabile.
2) Notare che nel video il suo inseparabile ak47 è ora rimpiazzato da un m203 (colt) (lanciatore di granate)…
3) Non appena ho visto l’immagine Z3 ho immediatamente avuto l’impressione che si trattasse di un falso. L’immagine dell’arma nel sottofondo ha dettagli meglio definiti dell’immagine dello stesso Zarqawi, nonostante che sia più vicino alla camera. Appare come aggiunta con un photoshop.
CannonFire
Fonte: http://cannonfire.blogspot.com/
Link: http://cannonfire.blogspot.com/2006/04/is-zarqawi-video-hoax.html
27.4.06
Traduzione per www.comedonchisciotte.org