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di Guido da Landriano
Parlando dell’attuale situazione di stallo della Polonia con l’UE su una controversia giudiziaria in corso, il vice primo ministro polacco Jarosław Kaczynski ha dichiarato a un giornale locale che alcuni stati “non sono entusiasti della prospettiva che un Quarto Reich tedesco venga costruito sulla base dell’UE“, sostenendo che Berlino ha abusato dei meccanismi legali del blocco per privare il suo paese del suo “diritto all’autodeterminazione“. Praticamente ha accusato Berlino di Neocolonialismo tramite la UE. Jarosław Kaczynski è anche leader del partito di maggioranza PiS.
“Se noi, come polacchi, accettassimo tale servitù moderna, saremmo degradati in vari modi“, ha detto, aggiungendo che se la Polonia seguisse l’approccio dell’UE alla politica economica ed energetica, “vorrebbe dire che i nostri cittadini sarebbero più poveri in pochi anni rispetto alla situazione attuale”. Del resto i polacchi hanno un esempio oggettivo in quello che è successo all’Italia negli ultimi 20 anni, non si possono sbagliare.
Le osservazioni di Kaczynski sono arrivate subito dopo che l’UE ha avviato un’azione legale contro il governo polacco, accusandolo di aggirare le leggi e i regolamenti europei. Due precedenti decisioni dei tribunali polacchi hanno stabilito che le leggi del paese hanno il primato su quelle dell’UE, una posizione respinta dal blocco, che insiste che gli Stati membri sono obbligati a seguirne le regole. Successivamente il vice primo ministro ha un po’ alleggerito il suo commento sul Quarto Reich “Questo termine non è nulla di riprovevole“, ha detto. “Non si tratta (di un prolungamento) del Terzo Reich, ma di un riferimento al primo“, dove il primo era il Sacro Romano Impero. Non che questo fosse molto meglio, perché parliamo di una federazione confusa, inefficiente, pasticciata e perennemente in guerra sanguinosa la proprio interno.
Comunque Kaczynski ha sostenuto che Berlino sta ora tentando di dominare la Corte di giustizia dell’Unione per piegare gli altri stati al proprio volere: “La corte è lo strumento fondamentale utilizzato in questa azione“, ha detto, aggiungendo che l’organismo “non è limitato da nulla” e può quindi “interpretare liberamente il diritto europeo e trarne conclusioni usurpative”. E così fa.”
Effettivamente la Corte di Giustizia della UE si è trasformata, da puro organo giudiziario, in un organo esecutivo federalista che sarebbe necessario ripensare. Non è un caso che le lotte legate alla Brexit si svolgano proprio attorno a questo contestato organo.
Pubblicato il 25.12.2021