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La Redazione

 

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IL SIGNORE SENZA ANELLI

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A cura di Davide
Il 18 Marzo 2008
33 Views

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DI EUGENIO BENETAZZO

Ecco come sta finendo quest’epoca: con il padre di famiglia che porta al banco dei pegni gli
anelli di fidanzamento, le fedi nuziali della mamma e gli orecchini della nonna. Pur di
racimolare qualcosa, ora si è disposti a tutto. Si vendono i gioielli di famiglia per pagare le rate
del mutuo, le bollette di casa e la borsa della spesa. Un comportamento che testimonia il
capolinea di un viaggio iniziato circa 3/4 anni fa: un viaggio intrapreso quando i tassi di
interesse toccavano il loro minimo storico, un viaggio che aveva illuso molti facilitoni che
consumare ed acquistare a debito era possibile e conveniente, addirittura facile.
Non mi dilungo più di tanto, i miei due bestsellers, “Duri e Puri” assieme a “Best Before”, hanno
con largo anticipo profetizzato quanto si sta verificando in questo periodo storico (trovate
anche i redazionali precedenti su www.eugeniobenetazzo.com).

I recenti crash di prestiose banche d’affari stanno dimostrando quanto sia marcio il sistema.
Northern Rock, Nomura, UBS, CitiBank, Fannie Mac, Societe Generale, Bear Stearns,
Lehman Brothers. E chi sarà il prossimo ? Ma credete veramente che il nostro paese ne sia
indenne ? Falliranno anche banche italiane, basta solo aspettare: alla faccia di tutti quegli
analisti comprati, che se ne uscivano e se ne escono tutt’ora con affermazioni del tipo: non vi
preoccupate perchè l’Europa è immune da tutto questo. Già, come se fosse possibile non
essere contagiati dal più grande bubbone finanziario di tutti i tempi. Debiti sfrenati, perizie
gonfiate, mutui farlocchi, derivati dinamite e per finire bilanci cabriolet.

Molti risparmiatori e correntisti avranno presto un’amara sorpresa: cucù il denaro non c’è più !
Il rischio di polverizzazione dei conti correnti è alle porte, avrei anche il nome di tre istituti di
credito italiani in pole position per affiancarsi alla lista delle morti bancarie negli USA. Mi
piacerebbe farne il nome, ma è troppo rischioso. Il consiglio che vi posso dare è quello di
estinguere al più presto il proprio appoggio bancario aperto presso il tal gruppo bancario di
turno e migrare verso qualche piccola cassa rurale o banca di credito cooperativo. Non fidatevi
delle grandi dimensioni: le recenti cronache finanziarie dimostrano che sono proprio le grandi
realtà ad essere in grave crisi, a causa del ricorso al profitto indiscriminato ed al dividendo
civetta.

Cercatevi una piccola realtà bancaria con poche filiali e senza manie di grandezza. Pregate in
ogni caso che questo basti. L’effetto domino potrebbe travolgere chiunque ed arrivare
ovunque in ogni caso. Chi sta per acquistare un suv, ci rinunci e consideri l’idea di comprarsi
un kilo di oro fisico. Sarà una delle poche certezze che vi rimangono. Sempre per restare in
tema di certezze farlocche presto scoppierà anche la seconda crisi per il sistema bancario,
quella dei crediti iscritti in bilancio come poste esigibili, quando nella realtà ormai sono
imprenditorialmente inesigibili. Ricordate che rispetto all’Inghilterra ed agli Stati Uniti, la
situazione di noi europei è tutt’altro che rassicurante: infatti ogni paese dell’Unione è privo di
una banca nazionale che possa intervenire e trasformarsi in prestatore di ultima istanza.
Dubito che in caso si verifichi una Northern Rock in Italia, la Banca Centrale Europea possa
prestare denaro a fondo perduto proprio come fece la Banca Centrale d’Inghilterra con la
Northern Rock.

Le redini del sistema finanziario globale sono sfuggite di mano: immaginabile conseguenza
collaterale della globalizzazione. Il diabolico volano sperequativo che ha spudoratamente
arricchito pochi soggetti (solitamente gruppi multinazionali) a scapito della classe medio
borghese, adesso sta presentando il conto: la perdita dei posti di lavoro a tempo indeterminato
ha generato una nuova classe sociale che può continuare a vivere solo ricorrendo al debito.
Debiti per tutto: per la casa, per l’auto, per i vestiti, per le vacanze e per la busta della spesa.
Soluzioni non ne esistono. Purtroppo. Dimostrazione palese sono proprio i continui interventi
delle Banche Centrali, seguiti dai relativi commenti ridicoli a non preoccuparsi. Nemmeno i
burattinai (ammesso che siano tali) sanno come intervenire per curare il malato moribondo.
Nel frattempo molti di voi perderanno la casa, il lavoro, la dignità e la speranza di vita per se
ed i propri figli, oltre ai quei quattro soldi che si trovavano giacenti e dormienti sui conti
correnti.

Temo che questa volta non si accetteranno e subiranno passivamente le spiacevoli
conseguenze delle prossime ed imminenti tempeste finanziarie (come ad esempio il fallimento
della propria banca o la perdita dei propri risparmi). La rabbia sarà tale che sprigionerà in
sentimenti ed impulsi di linciaggio e vendetta, stile quelli visti in Argentina otto anni fa.
Qualcuno potrà sorridere a queste mie affermazioni o chiavi di lettura, proprio come sorrise e
mi derise quando diciotto mesi fa parlai di un nuovo 1929 alle porte. Mai come prima, in
quest’epoca, ognuno di voi sarà veramente artefice del proprio destino.

Eugenio Benetazzo
www.eugeniobenetazzo.com/tour.html
www.youtube.com/eugeniobenetazzo
19.03.08

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