Per “ricerche” si intende arresto e pestaggio di almeno 600 membri di Hamas (tra cui alcuni parlamentari) e la distruzione di circa 2100 abitazioni; Le forze israeliane hanno ucciso almeno sette palestinesi, inoltre Israele ha intensificato i suoi attacchi aerei quotidiani sulla Striscia di Gaza, bloccati dal settembre 2006. Il governo di Gaza ha fatto appello all’ ONU per chiedere aiuto: la risposta si è ridotta alla condanna per i rapimenti, ma non per i tanti abusi contro la popolazione palestinese, con un “invito a tutte le parti” di dar prova di moderazione.
Il 1° Luglio, quando Israele ha rimosso l’ordine che prevedeva la riservatezza su tutte le informazioni sul rapimento, si sono appresi fatti scioccanti:
- Il governo israeliano aveva già informato la stampa – intorno al 15 giugno – di essere a conoscenza che gli studenti erano stati uccisi (1), ma aveva imposto la segretezza su questa informazione: quindi il governo doveva già sapere dove si trovavano i corpi, quindi le brutali “ricerche” successive sono state una semplice copertura servita per la punire Hamas, il partito democraticamente eletto dai palestinesi nei territori occupati. I media israeliani hanno assecondato questo pretesto ed hanno giustificato gli abusi.
- Le Forze di Difesa israeliane (IDF) sono state chiamate solo 8-9 ore dopo la prima segnalazione del rapimento. Uno dei tre studenti aveva chiamato il numero verde della polizia 10 minuti dopo aver accettato un passaggio in autostop, dicendo che stava per essere rapito, poi si è sentito qualcosa che sembravano alcuni spari e gemiti, poi il silenzio – la telefonata è durata per 49 secondi. La polizia ha ignorato questa telefonata. Il padre del ragazzo ha chiamato la polizia cinque ore dopo, alle 03:30, per segnalare che suo figlio non era rientrato. “Diverse ore” dopo – e dopo uno scambio di 54 telefonate – alla fine, sono state coinvolte Difesa e Shin Bet. (2)
- Benché il governo israeliano già fosse in possesso di tutte le prove del rapimento e degli omicidi, non ha rivelato nessuna delle prove conosciute che potessero indicare la responsabilità dei fatti e tutte le persone che hanno avuto una qualsiasi relazione diretta con le telefonate o con il ritrovamento dei corpi sono rimaste sconosciute.
Il Primo Ministro Netanyahu ha approfittato di questo evento per usarlo come arma politica:
- per creare divisioni nell’ambito della nuova “unità governativa” di Fatah e Hamas,
- per punire fisicamente i membri di Hamas e la causa della resistenza Palestinese,
- per far approvare al Knesset una legge che blocca il ritorno di Gerusalemme Est ai Palestininesi (1),
- per provare a fomentare una terza intifada e per legittimare altri attacchi contro i Palestinesi (1)
- per far salire un tale odio contro i palestinesi che per loro è diventato pericoloso anche solo farsi vedere sulle strade israeliane.
Il governo di Israele continuerà a perseguitare e ad attaccare i palestinesi fino a che presumibilmente troverà gli assassini. I due giovani di Hebron accusati del fatto sono scomparsi dal 12 giugno.
La scoperta di un inganno come questo dovrebbe suscitare (almeno) la condanna del mondo.
Karin Brothers – scrittrice freelance.
Fonte: http://www.globalresearch.ca
4.07.2014
ll testo di questo articolo è liberamente utilizzabile a scopi non commerciali, citando la fonte comedonchisciotte.org e l’autore della traduzione Bosque Primario.
Note
1. Lia Tarachansky – Il Governo di Israele e la stampa sapevano ….(TRNN). 1.7.2014.:
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