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La Redazione

 

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IL PIANO DI ISRAELE PER LA SIRIA

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A cura di Davide
Il 1 Agosto 2012
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DI ISRAEL SHAMIR
counterpunch.org

Israele mantiene la sua abilità di controllo sui ribelli “Islamisti” siriani. Netanyahu non è affatto preoccupato riguardo ad una possibile disgregazione della Siria. Nonostante la concezione generalmente riconosciuta che sostiene che gli Israeliani preferiscano uno stabile e familiare Assad alla grande sconosciuta guerriglia Islamica, la nuova e sensazionale informazione che abbiamo ricevuto mette in rilievo invece l’opposto, vale a dire: gli Israeliani preferiscono la “Somalizzazione” della Siria, il suo smembramento e la distruzione del suo esercito, poiché questo permetterà loro di affrontare incontrastati l’Iran.Questo è sottinteso in un file segreto recentemente diffuso da una (o più) persona apparentemente vicina al Ministro degli Affari Esteri Avigdor Lieberman. Il file contiene la registrazione di una conversazione tra Bibi Netanyahu, Avigdor Lieberman e il presidente russo Vladimir Putin durante l’ultima recente visista presso Israele. Gli Israeliani sembrano non avere dubbi riguardo alla sua autenticità, Counterpunch ha ricevuto il file originale, e questi sono i punti fondamentali della conversazione (tradotti dall’ebraico):

• Nethanyahu ha chiesto a Putin di agevolare la dipartita di Assad: “Puoi stabilire il suo successore e noi non porremo obiezioni” ha affermato il Primo Ministro Israeliano. “Ad una sola condizione – il successore deve rompere con l’Iran”.

• Putin ha risposto: “Non abbiamo un candidato per il dopo-Bashar. Voi lo avete?”

• “No”, ha risposto Netanyahu, “ma saremo in grado di riferirvi le nostre preferenze molto presto”.

Apparentemente, Israele può influenzare i ribelli, nella misura in cui può fare pressioni su di loro convincendoli ad accettare un successore gradito a Tel Aviv. Questo significa che la catena di comando dei ribelli va al di là dei comandanti rivoltosi sul campo, al di là del Qatar e dell’Arabia Saudita, al di là di Parigi e Washington, dritto fino ad Israele. È ben noto che i ribelli abbiamo un’ “amicizia malata” con Israele, ma nessuno credeva che Israele fosse capace di controllarli in tale misura. È ovvio che Netanyahu abbia ricevuto il via libera da Washington per formulare un’offerta del genere. Ciò significa che a Israele e agli USA non importa che la Siria rimanga nella sfera d’influenza russa, fintanto che tagli i suoi legami con l’Iran. E questo indica che Israele è la forza motrice dietro i ribelli, altrimenti un accordo del genere sarebbe inaccettabile per gli americani.

Comunque, è possibile che l’offerta di Netanyahu fosse soltanto uno stratagemma per scoprire le intenzioni dei russi. Ad ogni modo, Putin la pensava così, e ha risposto in questo modo:

“Noi non siamo grati ad Assad” ha detto Putin. “Prima della ribellione, era un frequentatore assiduo di Parigi più che di Mosca. Non abbiamo un piano segreto riguardo alla Siria. Ho chiesto al presidente Obama quali fossero le intenzioni americane in Siria; perché l’America rigetta Assad. È forse legato alla sua inabilità di scendere a patti con Israele? O per il suo legame con l’Iran? Per la sua posizione riguardo al Libano? Non ho ricevuto riposte adeguate. La nostra motivazione, ha detto Obama, è la violenta repressione che Assad sta mettendo in pratica contro il popolo siriano. Ho replicato che la violenza è causata dalle interferenze del Qatar e dell’Arabia Saudita.”

Si capisce che Putin è confuso: se gli è stato offerto di mantenere la Siria nella sfera di influenza russa, perché gli Stati Uniti vanno contro il governo siriano? Forse gli USA stanno eseguendo gli ordini di Israele? E quali sono le intenzioni di Israele?

• “Lo scopo di Israele è la “Somalizzazione” della Siria, che segue alla “Somalizzazione” dell’Iraq” ha affermato Putin, e Netanyahu non ha smentito la sua interpretazione.

Queste dure parole di Putin rispondono alla domanda riguardo alle intenzioni di USA e Israele. Questa era la posizione dello stratega israeliano Yinon dei Neocons – Somalizzazione della regione. I leader israeliani seguono ancora la strategia ad alto rischio e di breve durata scatenando una guerra civile in Siria, rimuovendo Assad, e trasformando la Siria in un caotico disordine di gruppi armati che non interferiscono con i jet israeliani che arrivano in Iran. È certamente rischioso, com’è stato rischioso attaccare il Libano nel 2006, ma Israele è dotato di un così potente assetto militaristico che ha bisogno di correre rischi altrimenti non necessari.

La registrazione della conversazione tra Putin e Netanyahu contiene due importanti concessioni russe ad Israele: Putin ha promesso di annullare il contratto riguardo alla fornitura di S – 300 missili antiaerei a Damasco (e lo ha fatto), e di arrestare la fuga di informazioni riguardo alla missilistica agli Hezbollah.

Il Ministro degli Affari esteri Israeliani Avidgor Lieberman ha usufruito dell’incontro per lamentarsi dell’audace canale RT:

“L’ufficio israeliano della RT diffonde una propaganda anti-israeliana. Mandano in onda conversazioni con Hasan Nasrallah (probabilmente un riferimento all’intervista di Julian Assange). Abbiamo parlato privatamente con i reporter di RT, ma non cambieranno idea, citando le istruzioni di Mosca. Vladimir Vladimirovitch (Putin), si appoggi alla politica editoriale della RT in maniera tale da renderla obiettiva nei confronti di Israele. “

Questa lamentela calza bene con la pratica israeliana di pressare i media stranieri. Recentemente l’ambasciatore israeliano a Washington ha tentato di interferire con la CBS e di censurare il report di Bob Simon sui cristiani palestinesi, provocando molto risentimento negli USA. Gli israeliani non riescono ancora ad abituarsi all’esistenza di una stampa relativamente libera.

La conclusione principale dei protocolli trapelati è che i leader israeliani conservano il loro amore per il pericolo. Mentre altri paesi, in particolare la Russia, stanno perseguendo la stabilità, gli israeliani amano il gioco e il gioco di potere. Senza rischio non c’è vittoria, dicono. Sono pronti ad accettare rischi a breve termine per guadagni a lungo termine. E la disgregazione dell’esercito siriano è certamente un vantaggio a lungo termine per Israele.

Israel Shamir
Fonte: www.counterpunch.org
Link: http://www.counterpunch.org/2012/07/30/israels-plan-for-syria/
31.07.2012

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di MARIA MERCONE

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