DI GIAMPIERO DI SANTO
italiaoggi.it
Parla l’economista della D’Annunzio di Pescara. Dove da oggi si parla di exit strategy
Bagnai: discuta dell’uscita dell’Italia o farà vincere Berlusconi
L’euro fa fare anche a sinistra e centrosinistra cose di destra. E allora, visto che di «fortissimi dubbi sulla sostenibilità della moneta unica» ne esistono da più di venti anni, è tempo che anche il Pd e le altre forze di sinistra che si sono fatte custodi dell’ortodossia dell’Unione monetaria, comincino a discutere dell’eventualità di un’uscita dell’Italia da Eurolandia. A meno che non vogliano lasciare nella mani di Silvio Berlusconi e della destra populista un’arma che consentirebbe loro di riprendere quota e guadagnare spazi e consensi. Alberto Bagnai, economista dell’Università Gabriele D’Annunzio di Pescara, all’indomani dalla proposta shock del Cavaliere di abbandono dell’Euro, affronta con ItaliaOggi il tema dei temi, quello dei costi economici e sociali della fine della favola non troppo bella di Eurolandia. Una questione, al centro oggi e domani del convegno internazionale «The Euro: manage it or leave it! The economic, social and political costs of crisis exit strategies (L’Euro: gestiscilo o abbandonalo! Costi economici, sociali e politici delle strategia di uscita dalla crisi)» organizzato dall’ateneo abruzzese al quale parteciperanno tra gli altri Ugo Panizza, capo della Debt and finance analysis unit che fa parte della Divisione globalizzazione e strategie di sviluppo dell’Unctad e Roberto Frenkel dell’Università di Buenos Aires.
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