DI GIULIETTO CHIESA
Megachip
Che Francesco Cossiga non creda nella versione ufficiale dell’11 settembre è un dato acclarato da tempo. Ma ieri 20 novembre 2007, lui ha fatto molto di più. Annuncia all’Ansa – che riporta fedelmente – che l’ultima esternazione di Osama bin Laden sarebbe un falso. E precisa che gli autori del falso sarebbero dentro Mediaset.
Più precisamente, dice Cossiga, si tratterebbe di un “videomontaggio realizzato negli studi di Mediaset a Milano e fatto giungere alla rete televisiva islamista Al Jazeera che lo ha ampiamente diffuso”.
Le prove devono ancora venire, ma Cossiga annuncia anche chi le ha e le dovrebbe mostrare “domani o dopodomani”. Trattasi nientepopodimeno che della “più potente catena quotidiani-periodici del nostro Paese”.
Sarà il Corriere della Sera? Cossiga comunica che qualcuno gli ha spifferato “lo scoop”. Non ci resta che aspettare, piuttosto divertiti, lo sviluppo della notizia. A qualcuno potrebbe perfino venire malignamente il sospetto che, anticipando lo scoop, il presidente emerito possa aver tentato l’operazione di bloccarlo. Ma è solo un sospetto, la cui fondatezza sarà verificata domani o dopodomani.
Certo che qualche interrogativo la mossa di Cossiga lo solleva. Intanto perché Mediaset non avrebbe avuto bisogno di alcun “videomontaggio”, essendo stata l’esternazione di Osama soltanto sonora.
Inoltre Al Jazeera ribadisce che quella è la voce originale di bin Laden, sebbene ammetta di averla ricevuta, questa volta, non attraverso il “tradizionale percorso delle comunicazioni del capo di al Qaeda (fatte recapitare alla redazione di Kabul)”, bensì attraverso “uno dei forum dove vengono scambiati i video e gli audio della propaganda jihadista” (Rak/AKI 30-NOV-07 18:18 ).
Ma c’è un altro passaggio criptico che Francesco Cossiga si è peritato di inviare, nel fiume di parole che ha speso: laddove dice, testualmente, che “da ambienti vicini a Palazzo Chigi, centro nevralgico di direzione dell’ intelligence italiana, si fa notare che la non autenticità del video è testimoniata dal fatto che Osama bin Laden in esso confessà che Al Qaeda sarebbe stato l’autore dell’attentato dell’11 settembre alle due torri in New York, mentre tutti gli ambienti democratici d’America e d’Europa, con in prima linea quelli del centrosinistra italiano, sanno ormai bene che il disastroso attentato è stato pianificato e realizzato dalla Cia americana e dal Mossad con l’aiuto del mondo sionista per mettere sotto accusa i paesi arabi e per indurre le potenze occidentali ad intervenire sia in Iraq sia in Afghanistan”.
Qui c’è più di una imprecisione, per parlare eufemisticamente. Perché quanto descrive Cossiga contraddice palesemente ciò che ufficialmente dichiarano di pensare “tutti gli ambienti democratici d’America e d’Europa” e più di tutti “il centro sinistra italiano”.
Viene da pensare che Cossiga, ancora una volta (certamente non la prima), si sia assunto il ruolo del pazzo del villaggio che può permettersi – appunto in quanto pazzo – di dire verità che nessuno oserebbe pronunciare. Con l’unica differenza, rispetto al pazzo della tradizione shaekspiriana, che questo ex presidente della Repubblica italiana, dice mezze verità, quando le dice, mescolate a mezze falsità. Le une e le altre avvinghiate da cordoni velenosi che è impossibile districare, perché solo chi li usa ne conosce tutti i segreti. Il pazzo del villaggio parlava al popolo del villaggio. Questo lancia messaggi che possono capire soltanto i cortigiani e, da lontano, anche l’Imperatore.
Giulietto Chiesa
Fonte: www.megachip.info
Link: http://www.megachip.info/modules.php?name=Sections&op=viewarticle&artid=5351
3.12.07