Secondo l’ultimo report della Banca Mondiale pubblicato questa settimana, i prezzi globali dell’energia aumenteranno drasticamente, culminando nel più grande incremento dei prezzi delle materie prime in quasi mezzo secolo.
Secondo il rapporto Commodity Markets Outlook infatti, i prezzi globali dell’energia, che hanno già visto un drammatico aumento a causa del blocco degli ultimi due anni di Covid-19 e ora del conflitto Russia-Ucraina, dovrebbero aumentare del 50,5% entro la fine del 2022.
“Questo è il più grande shock delle materie prime che abbiamo sperimentato dagli anni ’70. Come allora, lo shock è aggravato da un’impennata delle restrizioni al commercio di cibo, carburante e fertilizzanti”, ha affermato Indermit Gill, vicepresidente della Banca Mondiale per la Crescita Equa, la Finanza e le Istituzioni – (EFI), in una dichiarazione che accompagna il rapporto pubblicato martedì 26 aprile.
Il report in particolare sottolinea che le sanzioni imposte alla Russia hanno minato il commercio globale di materie prime, avendo innescato enormi aumenti dei prezzi dell’energia. Per questo si prevede che i prezzi dei generi alimentari aumenteranno del 22,9% quest’anno, il massimo dal 2008, poiché i prezzi del grano balzeranno del 40% a livelli record.
“Ciò eserciterà pressioni sulle economie in via di sviluppo che dipendono dalle importazioni di grano, in particolare dalla Russia e dall’Ucraina”, ha affermato la Banca Mondiale.
L’Ucraina avrebbe dovuto produrre il 10% del grano mondiale nel 2022, ma il Paese ha affermato che dal 25% al 50% di quella produzione è stata colpita dal conflitto.
Nel frattempo, i prezzi dei metalli dovrebbero crescere del 16% prima di allentarsi il prossimo anno, rimanendo comunque su livelli elevati.
Secondo il rapporto, l’aumento dei prezzi delle materie prime ha contribuito a livelli di inflazione che non si vedevano da più di 40 anni negli Stati Uniti e un aumento record del 7,5% dei prezzi al consumo in Europa.
“I mercati delle materie prime stanno vivendo uno dei più grandi shock dell’offerta degli ultimi decenni a causa della guerra in Ucraina”, ha affermato Ayhan Kose, direttore del Prospects Group della Banca Mondiale, che produce il rapporto di Outlook . “Il conseguente aumento dei prezzi del cibo e dell’energia sta comportando un significativo tributo umano ed economico e probabilmente bloccherà i progressi nella riduzione della povertà. L’aumento dei prezzi delle materie prime esacerba le già elevate pressioni inflazionistiche in tutto il mondo”.
Qui il PDF del report Commodity Markets Outlook
Massimo A. Cascone, 30.04.2022