FONTE: RT.COM
Con l’accordo Cina-Russia slegato dal sistema dollaro vediamo l’inizio di una “de-dollarizzazione” e “de-Americanizzazione” del mondo, ha detto l’ex assistente segretario del tesoro Paul Craig Roberts a RT.
RT: molti uomini d’affari occidentali hanno disertato il forum economico di Sanpietroburgo, hanno sbagliato ?
Paul Craig Roberts: io penso che sia solo un modo simbolico per non indispettire Washington. Non credo significhi nulla, non credo che i tedeschi, ad esempio, vogliano minare i rapporti con la Russia, così come non lo vogliono i francesi. Non è molto significativo. Ciò che conta invece è che il numero dei paesi asiatici che parteciperanno al forum e l’accordo stipulato tra Cina e Russia sono sintomo che il mondo si sta allontanando dall’egemonia finanziaria degli Stati Uniti.
Questo grande accordo energetico è fuori dal sistema-dollaro, quindi c’è un inizio di “de-dollarizzazione” un principio di “de-americanizzazione”. C’è l’indicazione che due potenze, Russia e Cina, stanno formando un’alleanza strategica perché sono stufe di essere tormentate e tagliate fuori dal meccanismo occidentale, sono stufe di minacce. Quindi hanno preso una nuova direzione e porteranno con loro buona parte del mondo. Non penso che le nazioni europee con stretti legami con la Russia vogliano perderli.
RT: le pressioni di Washington possono essere una spiegazione per l’assenza di alcuni uomini d’affari al forum, ce ne sono altre?
PCR: è stata presa la decisione per quel motivo, se ci saranno opportunità da cogliere, se non saranno presenti perderanno l’occasione. In questo senso è una cattiva scelta. Non so quante nazioni abbiano decido ad oggi di non partecipare. Penso ad esempio alle compagnie di carte di credito statunitensi che hanno subito le conseguenze delle sanzioni di cui Washington continua a parlare, perché tutto ciò ha costretto la Russia a creare un proprio sistema di carte di credito, cosa che avrebbe dovuto fare tempo fa.
È sempre stato un mistero per me che i paesi con economie stabili continuino a operare nel sistema finanziario USA, sono dipendenti dalle compagnie di carte di credito statunitensi, ad esempio. Dipendono anche dalle compagnie che forniscono l’accesso ad internet, il che permette all’NSA di spiarli comodamente. Perché sono disposti ad accettare una tale dipendenza dalle istituzioni economiche statunitensi? Non l’ho mai capito. Io penso che un verso questi sviluppi siano buoni per la Russia perché significano una crescita delle infrastrutture e l’indipendenza da Washington per le comunicazioni, la finanza, il credito. Quindi: buono per Mosca, non buono per Washington.
RT: ci si aspetta che molte persone vadano in Asia per il forum. Ci sono prospettive di ulteriori accordi commerciali tra la Russia ed il resto del mondo?
PCR: direi di sì. Tutti i paesi hanno bisogno di energia e allo stesso modo si stanno stancando del bullismo occidentale, delle macchinazioni, l’aria di superiorità di Washington. Non molto tempo fa il presidente Obama ha dichiarato che gli Stati Uniti sono un paese eccezionale, ciò si traduce in “noi siamo primi, voi secondi”. Alla gente non piace sentirsi trattata come fosse di seconda classe, quindi penso che questo sia l’inizio di una trasformazione a lungo implicita all’interno dell’organizzazione conosciuta come BRICS. Sta prendendo forma e iniziando ad essere una realtà.
RT: Pensa che ci sia una sana preoccupazione in occidente circa i rapporti sempre più stretti tra Cina e Russia?
PCR: sì, c’è grande preoccupazione. La dottrina di politica estera statunitense richiama Washington a prevenire la nascita di altre potenze globali. Ora non c’è un confronto con due potenze globali in crescita, ma queste hanno formato un’alleanza e capiscono che che Washinton le sta accerchiando con basi militari. Ce ne sono nelle Repubbliche Baltiche, in Europa dell’Est, verosimilmente ce ne saranno in Azerbaijan, Georgia, Ucraina e la Cina è fronteggiata con la nuova base aeronavale posizionata per controllare il flusso di navi nel Mar Cinese del Sud. Entrambi le nazioni vedono che Washington ha in mente di circondarle, prevenendo la loro crescita e quindi stanno formando un’alleanza strategica perché unite sono più forti che prese una alla volta. Tutto ciò terrorizza Washington.
Io penso che si sia passato il limite, Washington avrebbe dovuto accettare la cooperazione russa e non avrebbe dovuto vedere l’ascesa della Cina come una minaccia, ma ha commesso l’errore di demonizzare entrambi gli stati e sta lavorando solo per prevenire o rallentare la loro crescita. Questa situazione è veramente delicata per il mondo, perché porta con sé le implicazioni per una guerra globale.
Fonte: www.rt.com
Link: http://rt.com/op-edge/160720-russia-china-move-from-west/
23.5.2014
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