Nel corso di una lunga intervista rilasciata in esclusiva a Arab News in occasione del 70° anniversario dell’instaurazione delle relazioni diplomatiche tra Messico e Arabia Saudita, il Ministro degli Esteri messicano Marcelo Ebrard, ospite a Riyad, ha avuto modo di parlare sia della situazione in Ucraina, sia della forte amicizia che lega il suo paese e l’Arabia Saudita.
Rispetto al conflitto tra Russia e Ucraina, il Ministro ha ribadito chiaramente che il suo governo condanna l’invasione russa, in quanto atto di violenza che non trova alcuna giustificazione:
Condanniamo l’invasione, perché questa è un’invasione da un paese all’altro […] Il Messico ha subito quattro invasioni nel corso della sua storia, quindi capiamo chiaramente di cosa stiamo parlando quando un paese ne invade un altro. Condanniamo questo (modo) di risolvere le divergenze politiche.
Ma, al contrario del “blocco Occidentale”, il Messico, ha raccontato il Ministro, ha deciso di assumere una posizione diversa rispetto alle sanzioni economiche, prendendone le distanze in quanto inutili oltre che dannose per la popolazione civile:
Abbiamo una posizione molto chiara contro le sanzioni, perché di solito non funzionano, come nel caso di Cuba […] Hanno mantenuto un blocco per 60 anni. Non funziona. Solo le persone soffrono. Per quanto riguarda la politica estera messicana, siamo contrari alle sanzioni. Non solo in questo caso (cubano), ma sempre.
Riguardo il conflitto, infine Ebrard ha aggiunto che sarebbe auspicabile una soluzione diplomatica, che potrebbe essere raggiunta anche grazie all’intervento dei paesi arabi:
Se l’Arabia Saudita riuscirà a raggiungere un qualche tipo di accordo, saremo molto felici di saperlo. La soluzione politica è l’unica, perché l’altra (soluzione), la violenza, creerà solo enormi sofferenze per la società.
Il Ministro degli Esteri si è successivamente dilungato nel confermare i buoni rapporti con il governo saudita, sottolineando come il partenariato tra Messico-Arabia Saudita stia portando benefici ad entrambi i paesi e continuerà a farlo, in quanto hanno interessi simili in questo momento storico:
Abbiamo priorità simili, stiamo lavorando sugli stessi problemi. Quindi, perché non unire gli sforzi? Agricoltura, pesca, industria automobilistica, la nuova economia compreso l’e-commerce. Ci sono diversi campi in cui convergono le nostre priorità. Allora perché non provare ad aumentare gli investimenti e gli scambi tra di noi? Le relazioni bilaterali saliranno così a un livello superiore. Non siamo superpotenze, ma facciamo parte del G20, che sono le più grandi economie del mondo.
Nei prossimi giorni il Ministro messicano sarà ospite anche in Qatar, Emirati Arabi Uniti e India. Un tour che ha lo scopo di intensificare i rapporti tra Paesi che fin ora non hanno potuto incidere molto sugli equilibri geopolitici, ma che nel mondo multipolare che si sta formando hanno intenzione di dire la loro.
Massimo A. Cascone, 24.03.2022