DI MARCELLO PAMIO
Disinformazione
Il pericolo della
chemioterapia
Ci hanno sempre insegnato che la cura principale dei tumori è la
chemioterapia, cioè terapia a base di sostanze chimiche.
Si sono però dimenticati di dirci che queste sostanze di sintesi sono
dei veri e propri veleni.
Solo chi ha provato sulla propria pelle le famose iniezioni sa cosa
voglio dire.
Un malato di tumore viene avvertito che la chemio provocherà nausea,
vomito, che cadranno i peli del corpo compresi i capelli, forse.
Ma siccome è l’unica cura ufficiale riconosciuta per quella malattia,
si stringono i denti e si firma il consenso informato.
Dovete
sapere però che l’Istituto Superiore di Sanità italiano ha fatto
stampare un fascicolo dal titolo “Esposizione professionale a
chemioterapici antiblastici” per tutti gli addetti ai lavori, cioè
per coloro che (solamente!) maneggiano fisicamente le fiale per la chemio (di solito
infermieri professionali e/o medici). Fiale che andranno poi iniettate
ai malati!
Alla voce Antraciclinici (uno dei chemioterapici usati)
c’è scritto: “stomatite, alopecia e disturbi
gastrointestinali sono comuni ma reversibili. La cardiomiopatia, un
effetto collaterale caratteristico di questa classe di chemioterapici,
può essere acuta (raramente grave) o cronica (mortalità del 50% dei
casi). Tutti gli antraciclinici sono potenzialmente mutageni e
cancerogeni”
Alla voce Procarbazina (un altro dei chemioterapici usati)
c’è scritto: “E’ cancerogena, mutagena e teratogena (malformazione
nei feti) e il suo impiego è associato a un rischio del 5-10% di
leucemia acuta, che aumenta per i soggetti trattati anche con terapia
radiante”.
L’amara
conclusione, che si evince dall’Istituto Superiore di Sanità, è che
la l’oncologia moderna per curare il cancro, utilizza delle sostanze
chimiche che sono cancerogene (provocano il cancro), mutagene (provocano
mutazioni genetiche) e teratogene (provocano malformazioni ai figli)!!!
Qualcosa non torna: ad una persona sofferente dal punto di vista fisico,
psichico e morale, debilitata e quasi sempre sottopeso, vengono
iniettate delle sostanze così tossiche?!
Questo apparente controsenso – se non si abbraccia l’idea che qualcuno
ci sta avvelenando – si spiega nella visione riduzionista e totalmente
materialista che ha la medicina, ma questo è un argomento che
affronteremo
più avanti
I costi della chemioterapia
Dal sito dell’A.I.A.N., Associazione italiana per l’assistenza
ai malati neoplastici si evince il costo di un trattamento
chemioterapico.
“Il costo medio dei cicli
chemioterapici che differiscono sostanzialmente nella composizione,
varia sensibilmente in base ai farmaci. Comunque il costo si aggira su
svariate decine di migliaia di euro per i vari cicli, fino a 50.000€.
L’illusione che la chemioterapia sia
gratuita, cade alla considerazione che il cittadino e l’ ammalato, i
contribuenti, la pagano allo Stato sotto forma di prelievi fiscali. A
questi costi esorbitanti si aggiungono gli oneri elevati dell’indotto,
ad esempio il trapianto di midollo può comportare la spesa di oltre
50.000€. L’efficacia temporanea e limitata, l’assenza di effetti
risolutivi, l’elevata tossicità rendono ancora più irrazionale ed
inaccettabile un così elevato onere finanziario della chemioterapia”.
Mentre nel “Giornale
italiano di Farmacia clinica” del 21 febbraio 2007 sono stati
pubblicati i costi per “l’uso
dei farmaci citotossici nei cicli di chemioterapia ‘platinum-based’
analizzati per una corte di 100 pazienti e 6 cicli di terapia”.
1.
Costo di 6 cicli di chemioterapia con Paclitaxel
associato a Cisplatino (ECOG
1594) per 100 pazienti: 128.217,00 euro.
2.
Costo di 6 cicli di chemioterapia con Vinolrelbina
associata a Cisplatino (TAX
326 + ILCP) per 100 pazienti: 200.940,00 euro
3.
Costo di 6 cicli di chemioterapia con Paclitaxel
associato a Carboplatino (ECOG
1594 + ILCP) per 100 pazienti: 216.945,00 euro
4.
Costo di 6 cicli di chemioterapia con Gemcitabina
associata a Cisplatino (ECOG
1594) per 100 pazienti: 409.020,00 euro
5.
Costo di 6 cicli di chemioterapia con Docetaxel
associato a Cisplatino (ECOG
1594 + TAX 326) per 100 pazienti: 540.093,00
euro
6.
Costo di 6 cicli di chemioterapia con Docetaxel
associato a Carboplatino (TAX
326) per 100 pazienti: 548.955,00 euro
Cifre
colossali che si riferiscono “solamente”
ai costi dei farmaci chemioterapici nei sei tipi di trattamenti
terapeutici presi in considerazione nella “Valutazione
dei costi associati alle terapie ‘platinum based’” e
pubblicate nel Giornale italiano
di Farmacia clinica”. Se a questo sommiamo i costi della “somministrazione”,
“premedicazione” e “reazioni
avverse” il totale ha dell’incredibile!
1.
Costo 6 cicli di chemioterapia (Paclitaxel e Cisplatino)
+ “somministrazione”,
“premedicazione” e “reazioni avverse” per 100 pazienti: 452.096,00
euro
2.
Costo 6 cicli di chemioterapia (Vinolrelbina e Cisplatino)
+ “somministrazione”, “premedicazione”
e “reazioni avverse” per
100 pazienti: 814.366,00
euro
3.
Costo 6 cicli di chemioterapia (Paclitaxel e
Carboplatino) + “somministrazione”, “premedicazione”
e “reazioni avverse”
per 100 pazienti: 467.550,00
euro
4.
Costo 6 cicli di chemioterapia (Gemcitabina e
Cisplatino) + “somministrazione”,
“premedicazione” e “reazioni
avverse” per 100 pazienti:
703.251,00
euro
5.
Costo 6 cicli di chemioterapia (Docetaxel e Cisplatino)
per 100 pazienti: 841.978,00
euro
6.
Costo 6 cicli di chemioterapia (Docetaxel e
Carboplatino) + “somministrazione”,
“premedicazione” e “reazioni
avverse” per 100 pazienti: 825.887,00
euro
Ricapitolando:
Sei cicli soltanto di chemioterapia costano per OGNI paziente una
cifra che va da 4.520 euro a 8.420 euro.
Nei malati i
cicli di chemio da fare non seguono una regola assoluta, anche se quando
si somministrano per via preventiva (?) in un paziente che non ha una
forma tumorale, esiste un
numero prestabilito di cicli[1].
Mentre se la terapia è rivolta a un paziente che ha una malattia in
corso, in fase metastatica per esempio, la durata è variabile, e
comunque si sospende di solito tra il 6° e l’8 ciclo.[2]
Quindi la somministrazione di sostanze chimiche è assolutamente
variabile e si può prolungare per molto tempo, facendo lievitare anche
i costi per la società e gli utili per le multinazionali produttrici.
Tale calcolo però non tiene conto dei costi di operazioni chirurgiche,
eventuali trattamenti radioterapici, medicamenti, farmaci, visite,
degenze, ecc.
I malati nuovi di tumore in Italia sono ogni anno circa 270.000 e se
tutti questi seguissero i protocolli ufficiali, ogni anno il giro di
affari sarebbe di centinaia di miliardi di euro!
Cifre del genere – pagate dal Sistema Sanitario Nazionale e quindi
sottratte alla Comunità con le tasse –
il potere di lobbies di Big Pharma è così forte che riesce a
tenere celate le terapie non convenzionali e tappare la bocca a tutti
quei ricercatori indipendenti che hanno il coraggio (o l’incoscienza)
di mettere la salute della persona davanti agli interessi economici.
Questo potrà spiegare una volta per tutte le persecuzioni mediatiche,
giudiziarie, professionali e personali subite da personaggi come Luigi
Di Bella, Geerd Ryke Hamer, Tullio Simoncini, Bonifacio, Pantellini,
Zora, Gorgun e moltissimi altri grandi ricercatori.
Invece di cercare una strada meno dispendiosa, meno sofferente e
logicamente con più risultati positivi di guarigione si continua su
questa folle corsa dissanguante e disumana.
Ma per quanto ancora?
Tale follia ha raggiunto il parossismo in Regione Toscana che “rimborserà il costo di una parrucca a tutte le donne che, affette da un
tumore, hanno perduto i capelli a causa della chemioterapia”[3]
La magra consolazione delle donne è che “le
interessate potranno acquistare la parrucca da loro stesse gradita in
uno dei negozi specializzati e poi chiedere il rimborso documentando la
spesa”[4]
I costi della radioterapia
La mucosite orale è una
complicanza (una delle tante) della chemio e radioterapia. Interessa il
77% dei pazienti trattati con radio alla testa e la totalità di quelli
sottoposti a trapianto autologo delle cellule staminali trattati con
chemioterapia citotossica ad alte dosi.
Per questa complicanza viene usato il farmaco Palifermin
(è un fattore di crescita dei keratinociti umano).
Pensate che il costo di un solo trattamento completo comprendente 6
somministrazioni di 60 mcg/Kg/die corrisponde al costo di una
confezione: 4.320,00 euro!
Una sola scatola di questo farmaco costa 4320 euro. La casa farmaceutica
che lo produce si chiama Amgen
Inc., il cui presidente e Ceo è un certo Kevin W. Shaker che
risulta avere collegamenti con General
Electric (che costruisce, come abbiamo visto prima i mammografi!) e
figura nel direttivo di Northrop
Grumman Corporation (società nel campo aerospaziale e della difesa,
produttrice di armamenti), Chevron
(petrolio & C.)!
I costi della radioterapia
Secondo le ultime statistiche dell’A.i.r.o. (Associazione italiana
di radioterapia oncologica) nel 2002 sono stati 108.000 i pazienti in
Italia trattati con la radioterapia.[5]
Quindi il 60% dei nuovi malati (270.000 all’anno) si sottopone alla
radio!
Il costo di una apparecchiatura per la radioterapia si aggira intorno a
1.000.000 di euro, con un costo
a trattamento pari a circa 12.000 euro.[6]
Un solo trattamento con onde radio (di solito si fanno almeno cinque
sessioni) costa la bellezza di 12.000 euro, senza tenere conto del costo
di medici, fisici, radioterapisti, tecnici dosimetristi, costi di
gestione e manutenzione, ecc.
Una persona malattia può fare diversi cicli di radioterapia, per cui
anche dietro le radioterapie ruotano cifre colossali.
Senza dimenticare che esistono numerosi modelli (diversificati anche nei
prezzi): “Radioterapia a
intensità modulata”, “Radioterapia
intraoperatoria”, “Radioterapia
stereotassica” (altissima precisione con altissimi costi), “Gamma
Knife” (Raggi Gamma), “Cyberknife”
(acceleratore lineare miniaturizzato collegato a braccio robotica), “Brachiterapia”
(utilizzo di piccole sfere radioattive introdotte nell’organismo), “Adroterapia” (radioterapia a fasci di ioni di idrogeno o
carbonio), ecc. ecc.
Un altro
dato interessante sono le sostanze chimiche usate in combinazione con le
terapie radiologiche.
Dal “Centro di riferimento
regionale sul farmaco” l’agente antineoplastico usato spesso con
la radioterapia, il cui principio attivo si chiama Cetuximab,
costa (per solo otto settimane di trattamento) 7.722,80
euro (prezzo fornito dalla ditta farmaceutica)[7]
Quindi la radioterapia tra apparecchiatura e un solo farmaco, senza
considerare le strumentazioni tecnologiche all’avanguardia, costa per
ogni seduta più o meno 20.000 euro!!!
I costi di un trattamento oncologico
ufficiale
Considerando i due principali strumenti terapeutici nelle mani degli
oncologi ad esclusione della chirurgia, e cioè chemio e radio, con un
solo ciclo (6 per la chemio e 5 per la radio) vediamo quanto costa il
tumore oggi in Italia.
Attualmente sappiamo esserci da noi 1,7 milioni di ammalati[8]
e oltre 270.000 nuovi malati ogni anno.
La conclusione, senza entrare troppo nel dettaglio e nel particolare, è
la seguente: il tumore in Italia (solamente tra chemio e radio,
escludendo quindi chirurgia, costi di degenza, farmaci vari, apparato
medico e infermieristico) è indubbiamente una delle patologie più
costose!
Dalla dispensa:
“Il lato oscuro dell’oncologia”, disponibile a breve
[1]
“I farmaci chemioterapici”,
Prevenzione tumore, www.prevenzionetumori.it/archivio/archivio_text.php?cat_id=496&pos=175
Idem
A.I.M.A.C., Associazione Italiana Malati di Cancro http://www.aimac.it/notizie/visualizza.php?id_articolo=6741
Idem
“Una ‘buona’
radioterapia? Ecco le regole”, intervista a Patrizia Olmi
dell’Istituto dei Tumori di Milano, “Il
Corriere della Sera” del 7 maggio 2004
“Trattamento economicamente
efficace dei melanomi localizzati”, tratto da Biotech &
Biologia Molecolare http://www.molecularlab.it/news/view.asp?n=3425
Cetuximab, Centro di
riferimento regionale sul farmaco, http://www.uvef.it/web/index.php?pag=ricerca-farmaci&id_farm=172
Marcello Pamio
Fonte: http://www.disinformazione.it/
Link: http://www.disinformazione.it/costi_oncologia.htm