Come avevamo annunciato in settimana, ieri, venerdì 8 aprile, si è tenuto in Piazza dei Santi Apostoli a Roma il sit-in dell’Alleanza Italiana Stop 5G, indetto allo scopo di protestare contro l’innalzamento dei limiti di irradiazione elettromagnetica da 6 V/m a 61 V/m, nonchè contro la legalizzazione dell’esproprio della proprietà privata per installare nuove antenne, promossa dal DDL Concorrenza.
A partecipare all’iniziativa, insieme ai numerosi attivisti presentatisi in piazza con striscioni che recitavano “Il futuro non offende l’umanità e la terra” e “No al golpe elettromagnetico” – lo slogan maggiormente utilizzato per spiegare come il governo stia subdolamente cercando di imporre le nuove normative senza rispettare i principi di precauzione e prevenzione – anche due ospiti d’eccezione: Stefano Puzzer e Davide Tutino, in rappresentanza rispettivamente dei portuali triestini e del Comitato di Liberazione Nazionale.
Durante la pacifica protesta è arrivata la notizia che l’emendamento promosso dal Sen. Giacobbe (Partito Democratico), necessario per normare il passaggio dalla media cautelativa dei 6 V/m ai più alti e pericolosi 61 V/m, è stato ritenuto estraneo ai contenuti del disegno di legge dibattuto in Senato e per questo dichiarato improponibile. Una vittoria che è stata accolta con entusiasmo dagli attivisti, consapevoli però che presto tale volontà di innalzare i limiti di irradiamento potrebbe essere riproposta.
A rimanere invece in piedi tutti gli altri provvedimenti, in particolare la richiesta di legalizzare l’esproprio della proprietà privata per installare nuove antenne.
Una vittoria a metà quindi, che comunque non frenerà la voglia di tutti noi di continuare a lottare per una tecnologia sicura e al servizio dei veri bisogni dell’uomo.
Qui la diretta del sit-in trasmessa da La casa del Sole TV
Per maggiori informanzioni sui pericoli del 5G, non perdetevi la nostra intervista al giornalista e attivista Maurizio Martucci, promotore dell’Alleanza Italiana Stop 5G
Massimo A. Cascone, 09.04.2022