La redazione non esercita un filtro sui commenti dei lettori, a meno di segnalazioni riguardo contenuti che violino le regole.

Precisa che gli unici proprietari e responsabili dei commenti sono gli autori degli stessi e che in nessun caso comedonchisciotte.org potrà essere considerato responsabile per commenti lesivi dei diritti di terzi.

La redazione informa che verranno immediatamente rimossi:

Messaggi che entrano automaticamente in coda di moderazione per essere approvati prima di pubblicarli o vengono sospesi dopo la pubblicazione:

Nota: se un commento entra in coda di moderazione (e quindi non appare immediatamente sul sito), è inutile e dannoso inviare di nuovo lo stesso commento, magari modificando qualcosa, perché, in questo caso, il sistema classifica l’utente come spammer e non mostra più nessun commento di quell’utente.
Quindi, cosa si deve fare quando un commento entra in coda di moderazione? bisogna solo aspettare che un moderatore veda il commento e lo approvi, non ci sono altre operazioni da fare, se non attendere.

Per qualsiasi informazione o comunicazione in merito, scrivere alla redazione dal modulo nella pagina dei Contatti

Una persona può avere un solo account utente registrato nel sito.

Commentare con utenti diversi è una pratica da trolls e vengono immediatamente bannati tutti gli utenti afferenti ad un’unica entità, senza preavviso.

SANZIONI IN CASO DI VIOLAZIONE DEL REGOLAMENTO STABILITE DALLA REDAZIONE CDC:

1) Primo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e cancellazione del commento.

2) Secondo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e conseguente ammonizione: l’account del commentatore verrà sospeso temporaneamente per 72 ore previo avviso individuale

3) Terzo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e conseguente blocco dell’account con l’impossibilità permanente di accedere al portale web

Consigliamo caldamente di leggere anche la pagina delle F.A.Q. le domande frequenti e la nostra Netiquette

La Redazione

 

I piu' letti degli ultimi 7 giorni

I piu' letti degli ultimi 30 giorni

IL FANTASMA DI TREMONTI

blank
A cura di Davide
Il 10 Gennaio 2011
72 Views

A CHE COSA REALMENTE E’ APPESO IL DESTINO DI BERLUSCONI ?

DI MORENO PASQUINELLI
sollevazione.blogspot.com

La bomba ad orologeria del debito pubblico

«Il Berlusconi sa che il suo destino, e il consenso di cui va tanto fiero, già agli sgoccioli per le infinite mancate promesse, si gioca tutto su questo fronte, sul fronte della crisi economica e del debito pubblico, di ciò che riuscirà a fare per rilanciare un ciclo economico in depressione. Le cartucce dell’ottimismo sono ormai bagnate. Il suo stesso blocco sociale si attende una svolta, mentre nel paese cominciano a vedersi i lampi di un nuovo conflitto sociale.
Non ci vuole molto per comprendere che Berlusconi non riuscirà a farla franca anche stavolta e che sarà travolto, con o senza “ribaltone”, con o senza elezioni anticipate».

Che con la fiducia strappata per il rotto della cuffia il 14 dicembre scorso i “ribaltonisti” subirono una cocente sconfitta, di certo la vita del governo Berlusconi resta appesa ad un filo. Da oggi il governo ricomincerà a ballare, essendo la sua maggioranza sostenuta come un impiccato dalla corda dei 314 voti, ovvero due in meno della maggioranza relativa. Delle truppe cammellate che giungerebbero in sostegno, nel frattempo, neanche l’ombra. Pesa sul destino del Cavaliere il ricatto della Lega Nord, «o trovi questi voti in più e passa subito il federalismo, o si va dritti alle urne».
Berlusconi cadrà sotto il fuoco amico? Può darsi, ma questa sarà solo la goccia che farà traboccare il
vaso. Ben altro bolle in pentola.

«Berlusconi non ha più alibi, appunto, e Tremonti dovrebbe mettere mano al portafoglio. Cosa
improbabile, così nel Pdl crescono i malumori contro il rigorismo». [LA STAMPA, 10 gennaio]
Il “rigorismo tremontiano”, ovvero la severa linea di contenimento dei conti pubblici e di riduzione della spesa, è il bubbone, il vero oggetto del contendere.

Dei dissapori tra Berlusconi e Tremonti riferiscono da giorni le gole profonde, dopo che qualche giorno fa in sede europea, Giulio Tremonti, per sostenere che siamo dentro e non fuori dalla crisi (e che non si possono allagare i cordoni della borsa come vorrebbe il Primo Ministro) ha ripetuto la sua analogia: «E’ come vivere in un videogame. Compare un mostro, lo combatti, lo vinci, ti rilassi e subito ne spunta un altro più forte del primo». [L’Unità del 7 gennaio]. Morale della favola: quasi quattro anni dopo lo scoppio della crisi, non solo non ne siamo fuori (come va blaterando Berlusconi), ma ci ritroviamo al punto di partenza, alle prese col rischio di crack ancor più devastanti. Più che “dissapori” un autentico conflitto politico. La posta in palio, addirittura, la poltrona di Primo Ministro.

«Il fantasma di Giulio è la nuova ossessione del Cavaliere. La sua paura è che il genio dei numeri diventi il capo dei congiurati per sostituirlo a Palazzo Chigi». [Massimo Giannini, La Repubblica del 8 gennaio]. Tesi dei soliti anti-berlusconiani di Repubblica? Per niente. Lo stesso concetto è ribadito da Il Sole 24 Ore del 8 gennaio e dagli stessi organi del berlusconismo d’assalto: «Il Cavaliere è oramai convinto che è arrivato il momento di dare ossigeno alle imprese e alle famiglie così da mettere maggiori risorse in circolazione e stimolare i consumi. Una ricetta che Tremonti non pare condividere, convinto che il rischio speculazione non sia affatto passato. E anche sulla riforma fiscale la pensano in modo diametralmente diverso, con Berlusconi che vorrebbe un alleggerimento del carico tributario e il Ministro dell’Economia a ripetere che “soldi non ce ne sono” e dunque neanche margini per ritoccare la pressione fiscale». [Adalberto Signore, il Giornale del 8 gennaio]

Insomma, ammesso che il governo superi “quota 316”, «… Palazzo Chigi e il Ministero dell’Economia
dovranno avere un comune punto di vista, pena lo sconquasso. Ecco che provoca le fibrillazioni tra Silvio e Giulio, convinto che la strada delle urne sia preferibile, contrario com’è ad immolare sull’altare della stabilità gli equilibri di bilancio». [Francesco Verderami, Il Corriere della Sera del 8 gennaio ]

blank
La Lega Nord e Bossi (una sfiatata e patetica Sibilla Cumana, oramai) fanno la voce grossa sul “federalismo”, ma è sul versante della politica economica che si gioca la partita decisiva e da cui dipende la vita del governo Berlusconi. Che Tremonti sia distante dall’autore La paura e la speranza, scritto nel marzo 2008, è fatto risaputo. Solo tre anni fa vestiva ancora i panni ammiccanti del critico della globalizzazione, della “gabbia di ferro” di Maastricht, e anche dell’ideologia liberoscambista. Oggi, da Ministro, veste quelli plumbei del rigorismo fiscale e monetario. A tutti gli effetti è stato cooptato nella confraternita dei banchieri centrali, presieduta da Trichet.

Il fatto è che l’analisi di Tremonti, ovvero la sua analogia col videogame copi mostri, è assolutamente calzante. Chi scrive ha avuto recentemente modo di sostenere che siamo alle porte di un nuovo crack finanziario, che avrà questa volta come epicentro l’Europa, grazie al mix esplosivo dell’implosione dei debiti pubblici e di quelli del sistema bancario (Il sodalizio), la qual cosa metterebbe a repentaglio la sopravvivenza della moneta unica (Bye bye euro).

Il convoglio europeo sta proprio in questi giorni imboccando la via delle Montagne russe. A metà settimana il disastrato Portogallo andrà sul mercato per reperire 1,2 miliardi di euro da rimborsare a
medio-lungo termine. Il prezzo che riuscirà a spuntare dirà se la tensione sul debito lusitano diventerà panico. Già ora Lisbona paga il 7,23% di interessi sui titoli decennali, con un differenziale sui Bund tedeschi al massimo storico: il 4,4%. Nei giorni successivi batteranno cassa la Spagna e l’Italia. Insomma: i governi, gli equilibri politici, e con essi la stabilità sociale sono appesi alla corda delle aste.

Un problema solo per Portogallo, Spagna e Italia? Nient’affatto. Nell’anno del Signore 2011 (dati del
Hudson Institute di Washington) nella sola eurozona verranno collocati, ovvero messi in vendita, circa 800 miliardi di euro di titoli pubblici, compresi quindi i cosiddetti “virtuosi”, Germania e Francia in testa, che da soli emetteranno 389 miliardi. Ai titoli pubblici che attenderanno di essere acquistati vanno aggiunti i 400 attesi dalle banche. In tutto fa circa 1.200 miliardi. Una cifra già di per sé astronomica.

Ma i numeri potrebbero essere ancor più alti. Secondo l’International Financial Institute
l’ammontare dei titoli pubblici dell’eurozona (ci sono poi quelli dell’Unione che non usano la moneta
unica) che saranno messi all’asta nell’anno appena entrato, è di circa 2mila miliardi e circa mille
quelli delle banche. L’IFI aggiunge: «A questi vanno aggiunti i tremila miliardi del Tesoro americano
e i mille delle banche americane, più le emissioni del Giappone, pari a oltre la metà del suo Pil
(l’Italia sarà circa ad un quarto, gli USA al 27%». [citato da Giuliano Amato, Il Sole 24 Ore, 9 gennaio]

Il 2011 sarà dunque, sotto questo profilo, un anno terribilis per tutto l’Occidente imperialista.
Il Berlusconi sa che il suo destino, e il consenso di cui va tanto fiero, già agli sgoccioli per le infinite
mancate promesse, si gioca tutto su questo fronte, sul fronte della crisi economica, di ciò che riuscirà a fare per rilanciare un ciclo economico in depressione. Le cartucce dell’ottimismo sono ormai bagnate. Il suo stesso blocco sociale si attende una svolta, mentre nel paese cominciano a vedersi i lampi di un nuovo conflitto sociale. Non ci vuole molto per comprendere che Berlusconi non riuscirà a farla franca anche stavolta e che sarà travolto, con o senza “ribaltone”, con o senza elezioni anticipate.

Il guaio è che diventa davvero probabile che il suo successore sia proprio l’attuale Ministro dell’Economia, che oltre ad essere l’uomo dei poteri forti europei (leggi i banchieri), piace agli antiberlusconiani, ai leghisti e ora anche ai transfughi finiani. Di fatto, quello attuale, dati i poteri
esorbitanti del Ministero dell’Economia (dopo che il centro-sinistro Prodi concentrò in un unico Ministero quelli del Bilancio, del Tesoro, delle Finanze e dei Lavori pubblici), è già un governo Tremonti, dove il Cavaliere è ridotto a fare la parte della comparsa.

Da Tremonti a Tremonti quindi, e nessuna svolta, poiché, come diceva Mario Missiroli «una roba
seria non si può fare, che ci conosciamo tutti».

Moreno Pasquinelli
Fonte: http://sollevazione.blogspot.com
Link: http://sollevazione.blogspot.com/2011/01/il-fantasma-di-tremonti.html#more
10.01.2011

ISCRIVETEVI AI NOSTRI CANALI
CANALE YOUTUBE: https://www.youtube.com/@ComeDonChisciotte2003
CANALE RUMBLE: https://rumble.com/user/comedonchisciotte
CANALE ODYSEE: https://odysee.com/@ComeDonChisciotte2003

CANALI UFFICIALI TELEGRAM:
Principale - https://t.me/comedonchisciotteorg
Notizie - https://t.me/comedonchisciotte_notizie
Salute - https://t.me/CDCPiuSalute
Video - https://t.me/comedonchisciotte_video

CANALE UFFICIALE WHATSAPP:
Principale - ComeDonChisciotte.org

Notifica di
10 Commenti
vecchi
nuovi più votati
Inline Feedbacks
View all comments

FORUM DEI LETTORI

RSS Come Don Chisciotte Forum – Argomenti recenti

  • La forza della debolezza 30 Novembre 2024
    Ultimamente non ho partecipato molto nel forum. Spesso era semplicemente della serie "chi tace acconsente". Altre volte, pur avendo l'impulso di postare qualcosa, sentivo di non avere le ide...
    INTP
  • Ansia di Verità e Tormento dell'Animo 30 Novembre 2024
    AAh, se le cose fossero chiare fin dal principio ! Il centro della comunicazione, ciò che ha di più e di meglio da dire è il cuore NON il cervello, quindi il centro (di tutto) è il cuore......
    GioCo
  • Amnesty International---Palestina, Manifestazione del 5 ottobre a Roma: gravi violazioni dei diritti umani (da parte delle Forze dell' Ordine n.d.r.) 28 Novembre 2024
    Amnesty International Italia ha pubblicato oggi una ricerca che esprime profonde preoccupazioni per le violazioni dei diritti umani, compresi i diritti alla libertà di espressione e di riuni...
    marcopa
  • MILANO BRUCIA 27 Novembre 2024
    Come ea facile prevedere e come ho segnalato io in molti commenti su questo sito la bufala (meglio : Lebenslüge) dell'integrazione degli immigrati si è rivelata nella sua cruda realtà anche ...
    PietroGE
  • Come Out Ye Black And Tans 27 Novembre 2024
    Per il vostro diletto, vi propongo un'altra stupenda interpretazione di Colm McGuinness di una delle più belle canzoni dell'IRA, dedicata in tono di sfida a una milizia paramilitare protesta...
    BrunoWald


blank