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La Redazione

 

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Il disastro del Columbia nel 2003: la madre di tutti i presagi per il 2004

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A cura di Davide
Il 20 Giugno 2005
66 Views

ED OLTRE

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DI HECTOR CARREON

Los Angeles, Alta California
Il primo gennaio 2004 segnerà la fine di un anno tumultuoso per il mondo e l’inizio di un futuro davvero incerto per l’intera umanità. C’è stato un avvenimento, all’inizio dell’anno scorso, che ha rappresentato non solo il segnale d’inizio dei terribili eventi che stanno ora accadendo in Iraq, ma anche un inquietante presagio per ciò che accadrà nel 2004 e negli anni a venire.
Questo avvenimento si è realizzato il primo giorno del nuovo anno cinese – il primo febbraio -, quel giorno
lo Space Shuttle Columbia è precipitato con 7 astronauti a bordo (uno era israeliano) sulla cittadina di Palestine in Texas, lo Stato Natale del presidente George Bush.

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Negli Usa, oggigiorno, la maggior parte delle persone non crede più nei presagi che svelano l’imminente destino, a differenza di molte altre culture nel mondo che invece ancora vi pongono una grande attenzione, interpretando la sincronia di determinati eventi come un chiaro segnale d’avvertimento datoci dal nostro “Universo Vivente”, o addirittura da Dio in persona.

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Il rinomato psicologo e ricercatore Carl G. Jung definì tale sincronismo come una “coincidenza molto significativa” di 2 o più eventi in cui è implicato qualcosa che va aldilà del mero calcolo delle probabilità.
Spesso tali sincronismi, o coincidenze, si manifestano a tutti noi individualmente, ma nel caso del disastro del Columbia del primo febbraio 2003 il sincronismo fu vissuto, grazie anche ai moderni mezzi di comunicazione, dal mondo intero.

Non esiste una sacra scrittura, sia essa la Bibbia o il Corano o qualunque altra vogliamo considerare, che non faccia chiaro riferimento a presagi o coincidenze che indichino una futura catastrofe.
Tutte le culture umane nel corso della storia, gli Inca, i Maya, gli Aztechi, i Greci, i Romani, hanno avuto mitologie che parlano di presagi che si sono manifestati poco prima che una grande catastrofe si abbattesse sul popolo.

Tra le antiche genti che credevano nei presagi e che ne interpretavano i segnali c’erano certamente i Cinesi.
Gli antichi cinesi credevano, e molti di loro credono ancora oggi, che il nostro universo vivente fosse stato costruito sulla base di semplici “modelli” o “campi”, e che fosse possibile entrare in questi campi per determinare il corso dei futuri eventi.
Uno dei metodi utilizzati dagli antichi cinesi per prevedere il futuro fu delineato all’interno dei “Ching”, il “Libro dei Cambiamenti”.
La premessa principale del libro è costituita dalla convinzione che la nostra realtà futura è sostanzialmente predeterminata all’interno dei modelli che rappresentano appunto il terreno comune, anche se nascosto, dell’umanità e che è possibile prevedere ciò che accadrà in futuro attraverso la comprensione delle coincidenze che le nostre menti esperiscono in alcuni momenti.

Il Columbia precipitò su Palestine il primo febbraio del 2003, il primo giorno del nuovo anno cinese, un giorno particolare che i Cinesi considerano carico di presagi.

Quel disastro fu davvero la “madre di tutti i presagi”? E’ stata davvero una straordinaria coincidenza che cela in sé l’annuncio di una grande catastrofe che deve abbattersi sugli Usa, o su Israele, o addirittura su tutto il pianeta?
Quali sono gli elementi sincronici, quali le coincidenze significative del disastro del Columbia e cosa vogliono indicare?

Sebbene ce ne siano effettivamente diversi, concentriamoci solamente sul più evidente. Era la prima volta che un militare israeliano prendeva parte ad una missione dello Space Shuttle, missione che in quel caso prevedeva una serie di ricerche e di esperimenti in campo militare.
Quella persona era il colonnello Ilan Ramon dell’aeronautica israeliana.
Il colonnello Ilan Ramon in passato prese parte ai “bombardamenti preventivi” che Israele effettuò contro l’Iraq, e si trovava a bordo del Columbia per condurre una serie di esperimenti su armi biologiche e laser che Israele avrebbe poi utilizzato contro i palestinesi.
Ma non appena il Columbia fu rientrato nell’atmosfera terrestre, cominciò a disintegrarsi e per una qualche incredibile coincidenza il grosso dei rottami (incluse parti del corpo del colonnello israeliano insieme ad alcuni residui biologicamente contaminati) caddero sulla città di Palestine in Texas.

E’ questo quindi l’evento maggiormente significativo, all’interno del quale si possono rilevare le coincidenze più estreme.
In che modo si evince il presagio dalla coincidenza?
Il presagio è forse quello della distruzione degli Usa, così come è stato distrutto il Columbia, qualora questi continuino a fornire aiuto militare allo Stato di Israele?
Non c’è dubbio infatti che l’occupazione israeliana stia devastando la popolazione palestinese, e che tale occupazione militare sia alimentata da miliardi di dollari provenienti dagli Stati Uniti.
Gli attacchi terroristici al World Trade Center e al Pentagono sono una conseguenza dell’appoggio incondizionato che gli Stati Uniti danno ad Israele ai danni dei palestinesi.

Ai giorni nostri, gli Stati Uniti si ritrovano in quella palude di disperazione che l’Iraq rappresenta, dentro alla quale, quasi quotidianamente, soldati americani muoiono, e questo è il risultato finale del supporto concesso all’apartheid dello Stato di Israele.
Quale significato possiamo dedurre, quindi, dalla distruzione del Columbia avvenuta nei cieli sopra Palestine?
L’unico israeliano a bordo è precipitato sul suolo di Palestine come una cometa umana, ma la stessa fine hanno fatto anche sei astronauti americani. Potrebbe essere questa coincidenza una metafora di ciò che sta per accadere agli Usa, o peggio ancora il segnale dell’imminente Armageddon planetario?

Dio ha maledetto gli ebrei da tempo immemore, e gli ebrei sono stati la maledizione dell’umanità sin dall’inizio della Storia tramandata per iscritto.
Gli ebrei costituiscono una collettività estremamente problematica, dispersa per tutto il globo e che non ha mai ricevuto un “sincero benvenuto” dalle altre collettività che li hanno ospitati.
Nazione dopo nazione, sono stati cacciati via in ogni periodo storico ricordato dall’uomo.
Oggi, Israele minaccia di annientare la nostra moderna globale civilizzazione! L’Armageddon finale è davvero un avvenimento inevitabile? Dobbiamo davvero consentire ad Israele di spingere il mondo fino alla fine dei giorni?

Tutti noi viviamo tempi eccitanti ma anche molto pericolosi.
Sono tempi ricchi di possibilità, allo stesso modo minacciosi e colmi di promesse. Ciò che sarà del mondo dipende largamente dalle scelte che facciamo collettivamente come esseri umani.
Forse il Creatore, di tanto in tanto, ci fornisce dei segnali con lo scopo di aiutarci a fare le scelte giuste.
Forse, ribadisco, forse, la “cometa” che il primo gennaio 2003 sfrecciò nei cieli dello Stato Natale del Presidente George Bush è stato proprio uno di questi segnali.

Hector Carreon
Fonte: www.aztlan.net
Link: http://www.aztlan.net/omen2003.html
29.12.03

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di CRISTIAN

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