DI PEPE ESCOBAR
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Non riuscirò a sottolineare abbastanza quanto terrificante – e stupido – sia tutto questo.
E adesso è ufficiale.
La risoluzione n. 758 della Camera dei Rappresentanti è stata approvata ieri segnando un risultato travolgente e bipartisan (411 voti contro appena 10 contrari) presso il Congresso USA.
I particolari della ripartizione della votazione si possono leggere qui.
Questa risoluzione, giunta in tutta fretta fino al voto appena due settimane dopo essere stata presentata, descrive la Russia come una “Nazione Aggreditrice” che ha invaso l’Ucraina e che stava dietro l’abbattimento del MH17.
La risoluzione fa praticamente appello a far guerra alla Russia.
Date un’occhiata davvero attenta al linguaggio adoperato.
Il Presidente degli Stati Uniti, in consultazione con il Congresso USA, deve:
«Condurre una revisione del posizionamento, della prontezza e delle responsabilità delle forze armate degli Stati Uniti nonché delle forze degli altri membri della NATO per determinare se i contributi e le azioni di ciascuno siano sufficienti a soddisfare gli obblighi della difesa collettiva ai sensi dell’articolo 5 del Trattato del Nord Atlantico e specificare le misure necessarie per porre rimedio a eventuali carenze».
Traduzione:
Il Congresso USA pretende che l’Impero del Caos usi la dottrina della sicurezza collettiva della NATO ai sensi dell’articolo 5 (un attacco a un paese membro è un attacco a tutti i membri), per portare una guerra alla Russia, sebbene l’Ucraina non sia un membro (ma presto diventerà un grande alleato non-NATO).
La risoluzione passa ora al Senato.
Se diventa legge, la risoluzione consente al Presidente degli Stati Uniti di dichiarare guerra alla Russia aggirando il permesso formale parlamentare del Campidoglio.
L’anatra zoppa non avrebbe le palle. Ma l’Hillarator le avrà.
Pepe Escobar è autore di ‘Empire of Chaos: The Roving Eye Collection‘ (Nimble Books, 2014), ‘Globalistan: How the Globalized World is Dissolving into Liquid War‘ (Nimble Books, 2007), ‘Red Zone Blues: a snapshot of Baghdad during the surge‘ (Nimble Books, 2007) e ‘Obama does Globalistan‘ (Nimble Books, 2009).
Fonte: http://megachip.globalist.it/
6.12.2014
Traduzione per Megachip a cura di Pino Cabras.
Hanno solo ufficializzato ciò che hanno sempre fatto, è un segno di debolezza non di forza.
Beh, se vogliono la guerra l’avranno. E più di una cosa mi dice che la perderanno e assieme a loro, gli sporchi ameri-cani, verremo travolti anche noi Italioti senza onore nè gloria.
Andate su YouTube e cercate la trasmissione-documentario tradotta in italiano da PandoraTV che rievoca la guerra del Kosovo:
"Se fossi in Italia chiederei di uscire dalla Nato prima che di uscire dall’euro."
Ci vorrebbe un bel battuto di americani e nato.
Anche Pepe Escobar tra gli invitati…
Negli ultimi sei mesi Pandora TV ha trasmesso centinaia di notizie in lingua italiana sulla crisi ucraina "decostruendo" la narrativa corrente. Dall’utilizzo dei contenuti messi a disposizione a titolo non oneroso dalle emittenti russe deriva l’inevitabile esposizione alle critiche ma i rischi di “spin” legati a quelle fonti sono sorpassati dal beneficio di poter esporre materiali e notizie estremamente int… Altro…
http://www.alternativa-politica.it/eventi/global-warning-international-symposium/ [www.alternativa-politica.it]
https://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&t=78161
Non vi basta osservare cos’hanno (avete) fatto solo negli ultimi 15 anni? Dice il Vic….e io gli chiedo: A te è bastato andare a vivere all’estero per lavartene le mani…o no?
Perché la fa facile lui…Santa pazienza.
Di prof. Michel Chossudovsky
L’America è in marcia verso la guerra. Se è vero che uno scenario di terza guerra mondiale è stato nei piani del Pentagono per più di 10 anni, ora però le azioni militari contro la Russia vengono contemplate sul “piano operativo”.
Allo stesso modo, sia il Senato che la Camera hanno introdotto nuova legislazione che legittima la condotta di guerra contro la Russia. Non abbiamo a che fare con una “guerra fredda”. Non prevale nessuna delle salvaguardie in vigore in quell’epoca. Si è verificata una rottura diplomatica tra Oriente e Occidente, abbinata a un’estesa propaganda bellica. A loro volta, le Nazioni Unite hanno chiuso gli occhi di fronte ai crimini di guerra commessi dall’alleanza militare occidentale.
L’adozione di un’importante legge da parte della Camera statunitense, avvenuta il 4 dicembre, fornirà (qualora venga approvata in Senato) al presidente e comandante supremo il via libera per iniziare, senza approvazione del congresso, un processo di confronto militare con la Russia.
E’ in questione la sicurezza globale. Questo voto storico, che potrebbe influenzare le vite di centinaia di milioni di persone in tutto il mondo, quasi non è stato riportato dai media.
Il mondo è a un bivio pericoloso. Mosca ha risposto alle minacce di USA e NATO. I suoi confini sono minacciati. Il 3 dicembre, il ministro della difesa della Federazione Russa ha annunciato l’inaugurazione di un nuovo ente politico-militare che assumerebbe il potere nel caso di guerra. (Vedi: Russia launches ‘wartime government’ HQ in major military upgrade [rt.com] ).
Cronologia dei preparativi di guerra
A maggio 2014 è stato introdotto al Senato l’Atto di Prevenzione dell’Aggressione Russa (RAPA, S 2277) che invoca la militarizzazione dell’Europa orientale e degli stati baltici e lo stazionamento permanente di truppe USA e NATO sulle soglie della Russia.
Se è vero che la risoluzione S 2277 è all’esame del Comitato per le Relazioni Estere del Senato, le sue premesse essenziali sono però già in corso d’implementazione. In luglio, il comandante della NATO in Europa, generale Philip Breedlove, ha richiesto di “rifornire una base in Polonia con abbastanza armi, munizioni e provviste da supportare un rapido schieramento di migliaia di soldati contro la Russia” (RT, 24 luglio) […]
In ottobre si sono svolte esercitazioni USA-NATO negli stati baltici. All’inizio di novembre si è tenuto un secondo round di esercitazioni sia negli stati baltici che in Europa orientale. Tra queste, le esercitazioni NATO “Spada di ferro” in Lituania, a cui hanno partecipato 9 stati membri.
Secondo Mosca le esercitazioni servivano ad “aumentare la prontezza operativa” e a trasferire infrastrutture militari NATO ai confini russi. In risposta a tale schieramento NATO, anche la Russia ha condotto ad inizio novembre estese esercitazioni nel Mare di Barents per testare tutta la sua triade nucleare composta di bombardieri strategici, sottomarini e missili balistici intercontinentali.
La risoluzione H.Res. 758
Il 18 novembre è stata introdotta alla Camera l’importante risoluzione H.Res. 758, il cui nocciolo consiste nel dipingere la Russia come un aggressore che ha invaso l’Ucraina e nell’invocare contro di essa l’azione militare. ( https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=VptXR5bPNe4 )
[…] Se la risoluzione 758 dovesse diventare legge, di fatto fornirebbe al presidente degli Stati Uniti il via libera per dichiarare guerra alla Federazione Russa senza l’autorizzazione formale del Congresso. In questo senso potrebbe essere interpretata come “lievemente incostituzionale”, in quanto contravviene alla sostanza dell’articolo 1, sezione 8 della Costituzione statunitense, che assegna “il potere di dichiarare guerra” al Congresso.
La risoluzione sollecita il presidente degli Stati Uniti, in consulta con il Congresso, a:
“condurre una revisione della forza, prontezza e responsabilità delle forze armate statunitensi e delle forze di altri membri NATO, per stabilire se i contributi e le azioni di ciascuno siano sufficienti ad assolvere gli obblighi di difesa collettiva previsti dall’articolo 5 del Trattato Nord-Atlantico, e di specificare le misure necessarie a rimediare eventuali deficienze.”
Questo suggerisce che gli USA stiano contemplando l’uso della dottrina di sicurezza collettiva della NATO (art. 5) in vista dello scatenamento di un confronto militare con la Federazione Russa. L’articolo 5 è un meccanismo imposto dagli USA all’Europa occidentale. Esso costringe gli stati membri della NATO, in gran parte europei, a muovere guerra per conto di Washington.
Inoltre si sta prendendo in considerazione un referendum sull’adesione dell’Ucraina alla NATO. Nel caso l’Ucraina ne diventasse membro e/o ridefinisse i suoi accordi di sicurezza con la NATO, potrebbe venire invocato l’articolo 5 per giustificare una guerra contro la Russia.
Legislazione rapida
La velocità con cui questa legislazione è stata adottata è insolita nella storia del Congresso statunitense. La risoluzione 758 è stata introdotta il 18 novembre, passata in gran fretta al Comitato Affari Esteri e tornata subito all’intera Camera per il dibattito e l’adozione. Appena 16 giorni dopo essere stata introdotta dal deputato Kinzinger (Illinois) è stata adottata con 411 voti favorevoli e 10 contrari nella mattinata del 4 dicembre. I membri del Congresso sono burattini. Il loro voto è controllato dalle lobby di Washington. Per gli appaltatori della difesa, Wall Street e i magnati del petrolio texani, “la guerra fa bene agli affari”. […]
Il blackout dei media
Uno si aspetterebbe che questa decisione storica sia stata ampiamente trattata dai media. Al contrario c’è stato un totale blackout: i media nazionali non hanno parlato della risoluzione 758. Nessuno ha osato riflettere sulle sue drammatiche implicazioni, il suo impatto sulla “sicurezza globale”. La terza guerra mondiale non è notizia da prima pagina.
E, senza copertura mediatica delle preparazioni belliche, il pubblico resta ignaro dell’importanza di tale decisione del Congresso.
Passate parola. Invertite la rotta verso la guerra. […]
Fonte: Global Research [www.globalresearch.ca]
Versione italiana:
Fonte: http://www.controinformazione.info
Link: http://www.controinformazione.info/nuova-legislazione-americana-prepara-il-terreno-per-la-guerra-alla-russia/
5.12.2014
Traduzione: Anacronista
d’altronde il destino di questa società’ materiale industrializzata e’ la distruzione
Con un peso multiplo che mi rende obbligatoria l’indifferenza, non posso che dare piena ragione a clausneghe.
Sono convinto che l’imbecillità eterodiretta dei pupazzi politici americani è stata spinta ben oltre i confini della decenza e del lecito, perché c’è l’assoluta convinzione di impunità materiale e spirituale loro e di chi sta soffiando per la catastrofe.
Una catastrofe covata nella cenere e desiderata tanto a lungo quanto adesso imposta in modo coatto a tutti.
Perfettamente inutile, come d’altronde ogni soluzione villana, perchè denuncia esclusivamente l’indecente incompetenza e una devastante ignoranza che gareggia solo con la sua propria arroganza (senza ascoltare altro). Simile chiama simile e per vedere cosa spinge la dirigenza americana basta vedere gli alleati che per logica strategica, cerca, arma e sobilla, nei vari teatri di guerra. Ovviamente in segreto, sennò il re sarebbe nudo e deriso.
Ma purtroppo se scendiamo con lo sguardo al nostro prossimo, l’opera nel suo canovaccio permane identica, solo cambia lo scenario e gli attori. I protagonisti, i costumi e la recita.
Non siamo noi più teneri con i deboli e con quanti ci risulta siano più facili da aggredire, nella ragione della forza residua che possiamo esercitare. Così, il diritto a un lavoro che è sopravvivenza, ci è tolto dalla disperazione immigrata da lontano, piuttosto che dalla debosciata e irresponsabile condotta alla "happy days" converrita in diritto, sulla pelle dei deboli. Non c’è concretezza, non c’è capacità di resistere (e ammettere) la propria abissale fallibilità.
Se l’asino raglia e sta fermo sotto la frana che incombe, con un minimo residuo di logica coerente potremmo provare a spingerlo via o lasciarlo crepare dove si trova. Attualmente ci siamo messi a ragliare collettivamente.
Una scena pietosa al limite dell’inguardabile. Per ciò viva l’indifferenza e tanti auguri a tutti, che tanto non è detto che sia strage assoluta, quanto occasione di guadagno di quel pizzico di saggezza accessibile ai potenziali sopravvissuti.
In diverso caso, non ci potremmo augurare niente del genere.
Si è vero. Io c’ero. Il XXI secolo è iniziato nel 1993 in Yugoslavia con il primo bombardamento americano in Bosnia. Poi Dayton e la dottrina dell’ingerenza umanitaria. Intanto l’Italia veniva data a quei brav’uomini di Amato, Ciampi e Draghi…
Evidentemente gli USA non pensano ad una vera guerra mondiale, pensano a qualcosa di più limitato diciamo all’europa, del resto con le sanzioni non è stata l’europa a sobbarcarsi i danni ? ed allora la cosa migliore sarebbe una rapida uscita dalla NATO, se vogliono la guerra che la facciano a casa loro.
gli usa sono un popolo di obesi, cosa volete che facciano.
mi aspetto solo un false flag e il dado sarà tratto…allorchè si dia inizio alle preghiere…
https://www.youtube.com/watch?v=Cp7mM2TP_1A
Grazie di avermelo fatto conoscere. Assolutamente scioccante, ma plausibile. Da ridere ma non troppo. Mi sono permesso di linkarlo sul Blog di Grillo dove ho, ehm, per così dire, le chiavi..