PER IL BENESSERE UMANO
Intervista a George Monbiot
DI AMY GOODMAN
Nella California i terremoti e le alluvioni seguiti a giorni di forte pioggia hanno provocato circa 20 morti, comprese 10 vittime a La Conchita a seguito di devastanti frane. Diamo un’occhiata al clima estremo ed al riscaldamento globale insieme al giornalista ed autore George Monbiot.
I residenti della costa litorale della città di La Conchita sono stati avvertiti che le colline adiacenti alla loro comunità potevano sprofondare ulteriormente, mentre dallo scorso lunedì il tributo di morti per le frane è aumentato a 10 con ancora tre dispersi. I soccorsi stanno ancora cercando tutti i superstiti che potrebbero essere rimasti intrappolati sotto il mucchio di terra profondo 30 piedi di terra che ha inghiottito circa 15 abitazioni a La Conchita, 80 miglia a nord di Los Angeles. Due giorni fa parte della collina che si affaccia sulla zona costiera è sprofondata dopo settimane di torrenti di fango provocati dalla pioggia, che hanno sepolto la zona in alcuni secondi. Il video dell’alluvione ha mostrato che una grande porzione di terra si è staccata ed è scivolata lungo la collina verso la città, trasportando alberi, linee elettriche ed il fango nelle case sottostanti. Parecchie automobili sono state schiacciate e un bus è stato scaraventato contro un’abitazione.
Arnold Schwarzenegger, Governatore della California, in visita nella zona, ha dichiarato ai giornalisti: “Abbiamo visto il potere della natura causare danni e disperazione, ma faremo fronte a questo potere con la nostra determinazione.”
Le autorità hanno dato la colpa per la morte delle 20 vittime ai cinque giorni di pioggia pesante, terremoti ed alluvioni. Nelle ultime due settimane la California meridionale ha avuto un totale di 17 pollici di pioggia.
AMY GOODMAN: Accogliamo George Monbiot, autore e giornalista per il Guardian di Londra. Il suo ultimo libro si intitola “Manifesto per un Nuovo Ordine Mondiale”
Benvenuto a Democracy Now!
GEORGE MONBIOT: Molte grazie, Amy.
AMY GOODMAN: Bene, puoi parlarci della tremenda situazione meteorologica che stiamo vedendo nella zona della California e parlarci un po’ dello tsunami.
GEORGE MONBIOT: Sicuro. Sembra molto chiaro che il genere di tempo che state vedendo nella California corrisponde alle previsioni fatte dai meteorologi riguardo ciò che accadrebbe seguendo un modello teorico di cambiamento climatico. Nessuno può mettersi la mano sul cuore dicendo: solo noi conosciamo il risultato del cambiamento climatico. Ciò che possiamo dire è che eventi ambientali come questo sono in conformità con le previsioni fatte dai meteorologi in merito a ciò che accade se il cambiamento climatico inizia ad accelerare. E quello che essi stanno dicendo è che probabilmente vedremo molti altri eventi di questa natura. Un clima molto più strano, molti più uragani, molte più tempeste, precipitazioni ben più grandi in certi momenti dell’anno, dei venti più forti e tutto il resto.
E la cosa spaventosa da ricordarsi è questa: che finora, come conseguenza delle attività umane, abbiamo visto un riscaldamento globale di 0,6 gradi centigradi. Ciò di cui i meteorologi stanno parlando è un possibile riscaldamento globale di 6 gradi centigradi per la fine di questo secolo. In altre parole, dieci volte piu’ caldo di quanto abbiamo mai avuto finora. Sarà un clima dirompente che abbiamo gia’ affrontato in passato, ed al momento stiamo avendo cose simili anche nel Regno Unito. E pensate allora a quali potrebbero essere le conseguenze nell’avere un riscaldamento ambientale di sei gradi in piu’.
JUAN GONZALEZ: In termini realistici durante questa amministrazione Bush, che rimane sempre più isolata dal resto del mondo riguardo a questo problema, che speranza vedi per l’umanità nel corso dei prossimi quattro anni di poter gestire più correttamente la questione del riscaldamento globale?
GEORGE MONBIOT: Juan hai assolutamente ragione nel dire che al momento Bush è isolato. Il mondo è ancora concentrato, la grande maggioranza dei paesi sviluppati ha firmato il protocollo di Kyoto nel tentativo di riunire insieme i paesi ricchi per limitare le loro proprie emissioni di carbonio. Gli Stati Uniti sono uno dei pochi che non hanno firmato ed ora la gestione Bush, appena poche settimane fa, ha provato ad impedire una estensione del protocollo di Kyoto.
C’è stato un tentativo di fare un nuovo trattato, che sarebbe entrato in vigore nel 2012, il quale avrebbe determinato riduzioni ancora maggiori del livello di emissione di anidride carbonica e che avrebbe tentato di coinvolgere i paesi in via di sviluppo come l’India e la Cina e l’amministrazione Bush, anche se quest’ultima non aveva diritti di negoziazione per non aver firmato il protocollo di Kyoto. Gli Stati Uniti deliberatamente hanno interrotto ed annullato quella riunione in modo che per adesso non ci sarà nessun accordo per cio’ che accadra’ dal 2012 in poi. Non solo Bush ha rifiutato gli accordi e tentativi globali di fare qualcosa circa questo problema, egli in realtà ha tentato di distruggere ogni tentativo ed ogni accordo per risolvere il problema del cambiamento climatico.
E così, quando Schwarzenegger parla di prendere provvedimenti pensando di paragonare la potenza della natura con la potenza della nostra determinazione, certamente non sta parlando lo stesso linguaggio che sta parlando Bush. Anche la lingua che Schwarzenegger sta usando non rispecchia il suo proprio coinvolgimento nel tentativo di fare qualche cosa di serio in merito al cambiamento climatico. Abbiamo visto come, sia Schwarzenegger sia Bush, non si siano per niente sforzati di persuadere la gente dal non usare veicoli particolarmente inquinanti come i SUV che consumano molto di più e quindi sprigionano molti più gas.
Ora, abbiamo bisogno di lottare costantemente per assicurare che l’amministrazione Bush, come tutti i governi in generale, cominci a prendere seriamente il cambiamento ambientale tanto quanto il terrorismo. Poiché il numero di persone probabilmente influenzato dal cambiamento climatico supera di molto il numero di gente, che anche sotto il piano d’azione, è influenzato dal terrorismo. Il cambiamento climatico è realmente una minaccia ben più grande del terrorismo per il benessere umano .
AMY GOODMAN: Per concludere, George Monbiot, sulla questione dello tsunami, tu hai una rubrica, “Uccidere contro Aiutare.” Spiegaci molto brevemente.
GEORGE MONBIOT: Sì, il governo degli Stati Uniti ha stanziato molto generosamente 350 milioni di dollari per le vittime del tsunami, o almeno ha promesso quei soldi alle vittime del tsunami in Asia, ma questo è una goccia nell’oceano. È l’equivalente di quanto spende in Iraq in un giorno e mezzo. Finora ha speso 148 miliardi di dollari. A me sembra essere una presa in giro. Troviamo sempre abbastanza soldi per uccidere la gente mentre dobbiamo sempre lottare per trovare abbastanza soldi per aiutare la gente. Se l’amministrazione Bush realmente avesse umanamente a cuore e fosse realmente stata interessata alla gente del mondo in via di sviluppo, i 148 miliardi di dollari che ha speso nell’Iraq nel fare pulizia etnica, come a Fallujah, con l’uccisione di migliaia di civili, sarebbero stati spesi per gli aiuti umanitari verso i più poveri.
AMY GOODMAN: George Monbiot, desideriamo ringraziarti di essere stato con noi. George Monbiot, giornalista in Gran Bretagna per il giornale The Guardian. Questa è Democracy Now! Grazie.
Fonte: www.democracynow.org/article.pl?sid=05/01/13/1455240
13.01.05
Traduzione per Comedonchisciotte.net a cura di Manrico Toschi