Di Max Del Papa, Il Giornale D’Italia
Sul giovane calciatore della Fiorentina Edoardo Bove che crolla come un palazzo o un maggiordomo dopo una fatal notizia, giù mentre si allaccia gli scarpini, stanno dicendone di ogni per non dire niente. “Arresto cardiaco dovuto a torsione di punta”, ma certo, le formule criptiche, da iniziati, per tacere meglio. O “al cuor non si comanda” come chiosa col solito gusto squisito Dagospia che essendo protetta dal deep state può permetterselo, neppure la presidente del Consiglio, ogni giorno attaccata, osa rispondere per le rime. Ovviamente uno come Mentana, allevatore di debunker, si scatena contro “gli sciacalli” che tirano in ballo il vaccino ed io neanche più mi stupisco, oramai il gioco dopo 35 anni lo conosco, tra poco spedirà il solito Puente piombato: “FUORI CONTESTO!”. Sì, fuori gioco, fuori campo. Anche il maratoneta francese morto nella stessa domenica di ieri alla maratona di Torino aveva la torsione di punta? Anche l’altro calciatore, il turco Celikbilek, accasciatosi come Bove mentre giocava in Tunisia a causa di una emorragia cerebrale? Ci si gira intorno, ma alla fine anche i megafoni del potere qualcosa debbono dire, qualche sconcerto lo debbono tradire: “Tutte le visite cui Bove era stato sottoposto da professionista non avevano evidenziato anomalie cardiache”.
Resta una sola ipotesi, la solita, ma conviene evitarla come la peste. Una peste mediatica. “Forza Edoardo!”. Ma niente paura, “Ha passato una notte tranquilla”, possiamo fare come non fosse successo niente, al solito. Cosa crede di coprire ancora questa informazione screditata, piena di paura e di viltà?
Se io dopo due anni torno a un pranzo sociale del club di auto storiche per il quale conduco eventi, e, sapendo tutto, mi accolgono con simpatia, si informano, poi subito si confidano: vecchie storie di torture pandemiche, chi non si è più ripreso, chi ci ha rimesso l’aziendina, chi mi mostra le mani, le dita contorte come alberi d’ulivo, sembrano quelle di Keith Richards, “bastardi, questo me l’ha fatto il vaccino”. Lo so benissimo, io pure accuso, tra mille altre conseguenze, una artrite reumatoide all’indice sinistro. Per dire che tutti, anche chi aveva ceduto, anche i più convinti della prima ora, hanno cambiato idea, sono straziati e esasperati. Un pranzo di Natale, per ritrovarsi, per programmare le manifestazioni dell’anno a venire, e si finisce a parlare di mascherine, di vaccini omicidi, di parenti scomparsi da poco, di restrizioni allucinanti.
Dopo quattro anni. Il trauma che non passa, anche perché alimentato da questa informazione propagandistica e chiaramente noleggiata.
Ma come: 800 atleti, giovani, sanissimi, schiantati solo nel 2023, e ancora quell’omertà, quella connivenza? La torsione di punta? Sul serio? Al massimo spiegano il come, giammai il perché. Anche l’ex pugile Daniele Scardina due anni fa aveva avuto una emoraggia cerebrale: “Sogno di tornare a camminare”, dice. Quando uno improvvisamente si sfascia sotto gli occhi di tutti, o viene trovato stecchito nel suo letto, i resoconti: “Ieri era vivo, ma improvvisamente è morto, mancherà a tutti, era un angelo”. Una giovane donna, Silvia Licocci, muore sotto gli occhi del marito e dei figli piccoli mentre mangia una pizza. Sapete come hanno riferito la cosa? “Era tifosissima del Frosinone”.
Io non mi stupisco ma mi chiedo sempre più che senso abbia continuare da morto in un mestiere morto. Mi chiedo se alla fine non sia io il miserabile, il pazzoide. Mi chiedo come facciano informatori, medici, politici ancora a dormire la notte, come, davanti alla strage infinita, riescano a mantenere quell’arroganza, a mentire a loro stessi. Ma non sarebbero politici o loro manutengoli, burattini del potere. C’è un professor Ian Brighthope che in Australia durante un pubblico intervento ha detto che questi intrugli a modificazione genetica non dovevano essere immessi sul mercato, non andavano somministrati, che ogni australiano dovrebbe capire e chiedere giustizia di fronte ai 60 milioni di vaccini contaminati somministrati ad altrettanti cittadini innocenti ora falcidiati da cancri, infarti, decessi.
D’improvviso si è interrotto, non riusciva a continuare, singhiozzava come un bambino di 75 anni. Da noi abbiamo i virologi che insultano, provocano, insistono nella menzogna e nessuno li tocca se non per intervistarli come oracoli o personaggi del varietà, qualcuno finirà a ballare dalla Carlucci. A buon prezzo, si sa. A me dicono: ma chi te lo fa fare di continuare sempre a parlare della tua malattia, dei vaccini, ma dedicati ad altro. E a dirmelo sono quelli che mi affidano le loro malattie, il loro terrore. Dedicati ad altro! Sembra facile, ma come fare se la propaganda bugiarda e irresponsabile continua come prima e peggio di prima? Come, se la falcidie prosegue senza sosta ed anzi si intensifica? Come, se chi può parlare ancora tace, copre, distorce, la butta in buffonata, “al cuor non si comanda”?
Mi dicono anche: sei depresso, hai lo stress post traumatico da cancro. Sì, ma a rendermi depresso è anzitutto questo spietato rimuovere, questo odiare chi è malato semplicemente perché è malato. Non ho visto nessuno, qui, mettersi a piangere schiacciato dalle proprie responsabilità, dai propri errori e, perché no, dai suoi rimorsi. No, augurano di crepare a Trump che ha messo alla Sanità americana Kennedy jr per tagliare le unghie ai colossi dei vaccini, per inchiodare un tipo come Fauci al proprio operato. Davvero la fame di soldi e di notorietà stracciona può arrivare a tanto?
Di Max Del Papa, Il Giornale D’Italia
02.12.2024
Max Del Papa. Giornalista dal 1992, si divide tra le Marche e Milano. Ultimi libri: “Vale Tutto” e “Eurostyle” (2023, autoprodotti) sullo Stato autoritario e l’Unione Europea più strega che matrigna.
Fonte: https://www.ilgiornaleditalia.it/news/salute/665268/il-calciatore-edoardo-bove-di-22-si-accascia-mentre-si-allaccia-gli-scarpini-ma-niente-paura-e-la-torsione-di-punta.html