Nonostante la propaganda voglia far passare l’idea che tutto il mondo occidentale è a favore delle sanzioni alla Russia, mezzo prescelto per cercare di fermare l’avanzata verso Kiev dell’esercito russo nonostante le disastrose conseguenze per l’economia europea, qualcuno fortunatamente ha deciso di non supportare questa follia.
Come riporta la rivista Der Spiegel infatti, attualmente all’interno del Bundestag tedesco più di una forza parlamentare si è schierata e continua a schierarsi contro la strategia delle sanzioni, definendola politicamente fallace. A prendere posizione è in particolare l’Alternative für Deutschland (AdF), il cui capogruppo Tino Chrupalla ha commentato:
Poiché il governo tedesco vuole contribuire ad affamare economicamente la Russia, noi dovremmo fare a meno delle forniture di gas naturale a basso costo attraverso Nord Stream 1 e Nord Stream 2. Questo è sbagliato.
Chrupalla ha anche accusato il governo tedesco di applicare standard diversi in base alle esigenze, nonostante i proclami a favore dei civili coinvolti in questa guerra. Secondo lui infatti, eliminare le forniture russe andando a stipulare nuovi accordi con il Qatar, dove le violazioni dei diritti umani avvengono continuamente, è una palese contraddizione a cui il governo si sta esponendo.
Chrupalla ha anche ribadito il no della sua fazione alla vendita di armi all’Ucraina:
Né 500 milioni di euro né un miliardo di euro metteranno fine alla guerra in Ucraina. Al contrario, questa politica fuorviante finirà per insanguinare anche i cittadini tedeschi – non dovrebbe essere così. Invece di armi, sono i diplomatici a dover essere inviati.
Alle parole di Chrupalla hanno fatto eco anche quelle del gruppo parlamentare Die Linke, il cui leader Dietmar Bartsch ha affermato:
Il programma da 100 miliardi previsto per la Bundeswehr è una follia contro la quale la sinistra resisterà.
È incredibile notare come due partiti diametralmente opposti, che “siedono” a uno all’estrema sinistra e uno all’estrema destra del Bundetag abbiano posizioni così simili. Sarà per caso vero che il neoliberismo occidentale asfalta tutte le ideologie indiscriminatamente?
Massimo A. Cascone, 26.03.2022