DI PANAGIOTIS GRIGORIOU
I greci hanno votato in modo abbastanza massiccio. Sicuramente SYRIZA è il primo partito (26,5%) davanti alla Nuova Democrazia di Antonis Samaras (22,8%), il partito della Sinistra radicale ha senza dubbio vinto la battaglia delle emozioni e, soprattutto, la presidenza della Regione di Atene (Attica, 50,8%). Tuttavia, la neo-nazista Alba Dorata (9,41%) diventa in modo indiscutibile la terza forza politica del paese.
E’ stato bel tempo e ha fatto caldo ovunque e specialmente al Pireo, soprattutto quando la partita dell’anno e della municipalità è stata vinta da quelli dell’Olympiakos, ovvero dalla squadra di Vangelis Marinakis, imprenditore-presidente dello storico club, contro il sindaco uscente e cugino di Mihaliolakos (il capo di Alba Dorata attualmente detenuto).
Decisamente amante delle tradizioni, l’industriale Mihalis Manousos (1845-1952) a suo tempo era stato primo presidente e co-fondatore del grande club del Pireo ed è stato anche sindaco. Davanti ai seggi elettorali, i cittadini per lo più sfatti e contenti di esserlo, si sono dati all’osservazione, il più delle volte in silenzio. Si percepiva il coraggio di alcuni, senza però poter intuire il loro schieramento. Da qualche parte ad Atene, un uomo anziano per cui la “coincidenza” del triplo scrutinio era troppo complicata, si è rivolto ai delegati abilitati a controllare le operazioni di voto. “Voglio votare per Samaras… ma c’è qualcosa che non mi torna…”. Nessuno ha riso, il momento è troppo grave. “Non si vota per Samaras qui signore, o comunque, non in questa maniera. Troverete le liste delle formazioni politiche del paese, tra cui quelle di Antonis Samaras, per le Europee”.
Il momento storico non è stato all’altezza della nostra crisi, così gli analisti abituali in televisione hanno dovuto ripetere delle ovvietà decisamente ricorrenti come per esempio: “il popolo Greco si è mostrato decisamente calmo poiché nessuna formazione politica può ritenersi completamente soddisfatta dai risultati di questa domenica”. Decisamente calmo… che dolce eufemismo.
Al Pireo la domenica i simpatizzanti dei candidati dell’Olympiakos alle municipali erano tutti fieri già dal pomeriggio. Tutti hanno notato che la facciata dello stadio Olympiakos Pireo è stata decorata con la foto del candidato eletto Yannis Moralis, e che Vangelis Marinakis, uomo d’affari, armatore e presidente-finanziatore della grande squadra del porto è diventato il suo più alto Consigliere Municipale.
Faccio notare che Theodoros Dritsas, il candidato SYRIZA, conosciuto per la sua calma olimpica era stato eliminato al primo turno delle municipali e che quasi ovunque al Pireo, vecchia (troppo) città operaia, il KKE (partito comunista greco, 6% a livello nazionale) è stato nuovamente battuto da Alba Dorata.
Il seguito è conosciuto, le spiagge dell’Attica hanno fatto il pieno di voti e in tutti i caffè sul lungomare si poteva costatare quanto gli “anziani” privilegiati del bipartitismo, così come i nostri giovani, ovvero i loro figli (viziati), si mostravano visibilmente soddisfatti di aver optato, e in maniera molto significativa, per la novità del partito To Potami (Il Fiume) (6,5%), prodotto televisivo… dell’eurobarometro e del PASOK (socialista), quest’ultimo cammuffato sotto l’etichetta del partito dell'”Ulivo” (formazione Elia, 8%).
I “cittadini”, la cui facoltà di contare o ragionare è sufficientemente spenta, non hanno di certo spento le loro televisioni così presto dopo il primo memorandum del 2010. Il mondo virtuale ha per ora vinto sul mondo reale attraverso un processo di “damnatio memoriae” delle lotte sociali. Il resto è stato opera della meccanica sociale e della psicologia della paura.
Le marionette secolari del sistema politico greco hanno così raggiunto sui teleschermi, domenica sera, la più recente fauna marina dei fiumi politici e degli altri affluenti del peggio. Mostrando un sincero sorriso hanno affrontato insieme gli invitati SYRIZA, certo determinati, ma di fatto isolati. Nikos Bistis, politicante passato dal KKE a Synaspismos (antenato di SYRIZA), poi al PASOK e in seguito al partito della Sinistra democratica per finire, nel 2014, al nuovo PASOK del partito dell’Ulivo, ha fatto comunque notare sul palco di STAR-TV, che “sicuramente SYRIZA è in testa, però senza i necessari alleati per governare”, cosa in realtà vera.
Visibilmente l’ora di SYRIZA non è ancora suonata e ancora meno quella della Sinistra, fino a quando il KKE, isolazionista, non si rinforzerà, et che gli altri movimenti di Sinistra (ANTARSYA e il Piano Plan B in particolare), si dimostreranno, a vedere dai risultati, elettoralmente trascurabili.
I più attenti tra noi hanno sicuramente notato che, dal suo canto, il partito di Alba Dorata sarebbe sul punto di “normalizzarsi”, ad esempio un universitario della città di Patras, con il simbolo di Alba Dorata, ha partecipato alle elezioni locali, mentre la tradizione nettamente neo-nazista è cancellata dalla facciata.. “Abbiamo degli argomenti, possiamo dirigere la nuova amministrazione del paese, abbiamo un vero programma, abbiamo i nostri geopolitici, i nostri cardiologi, i nostri avvocati, i nostri universitari e i nostri esperti di economia. Quanto a queste storie su Hitler, basta, è propaganda dei nemici di Alba Dorata e comunque non significa niente. Governeremo” ha precisato Ilias Kasidiaris su STAR-TV domenica 25 Maggio.
La notte elettorale si è chiusa come la fine di un match. Al Pireo i tifosi della squadra di Marinakis et dell’Olympiakos hanno festeggiato la loro vittoria come sempre gridando “E’ pazzo, è pazzo il nostro Presidente”. Vangelis Marinakis visibilmente commosso, ha brevemente salutato i suoi tifosi: “Faremo in modo che i figli del Pireo siano finalmente felici”.
Ad Atene il giovane Sakellaridis del “vecchio” SYRIZA non è diventato sindaco, mentre Rena Dourou (SYRIZA) è stata eletta veramente di un soffio presidente della Regione Attica. Una vittoria finalmente significativa. Il cammino, soprattutto il suo, sarà lungo. Anche quello di SYRIZA, poiché la Sinistra radicale ha fatto il pieno di voti a sinistra (caduta a picco dei partiti ANTARSYA e Piano B, stagnazione dei voti del KKE) e che una parte dell’elettorato giovane ha votato SYRIZA ma anche optato per Alba Dorata e il partito del “Fiume”.
In un seggio del Pireo con sede, come tradizione, in una scuola, su alcuni muri si potevano distinguere quelle foto di poeti e scrittori che nessuno più nota, soprattutto un giorno di elezioni. Altrove, al Pireo come ad Atene, i nostri animali abbandonati, più indifferenti che mai alle nostre trame politiche, approfittano del sole o dell’ombra come d’altra parte in tutta Europa. Tranne Mastic, perduto e da allora ricercato dai padroni.
L’estate proseguirà. I nostri quadri veramente banali saranno come sempre venduti ai mercatini delle pulci ad Atene domenica prossima e anche domenica l’altra. Le elezioni saranno passate e il memorandum IV passerà con le prossime piogge tra quattro mesi, troppo lontano dai comizi in televisione, ma certamente più vicini agli stadi del passato, agli ippodromi dell’altro Impero.
Quinto Aurelio Memmio Simmaco, prefetto di Roma nel 384, che si è occupato di questioni pratiche della vita politica, non c’è più. E’ stato molto eloquente nelle sue “Relationes” (soprattutto nella “Relatio III”), testi scritti all’attenzione dell’imperatore. Simmaco aveva usato tutta la sua influenza per tentare di frenare l’espansione del cristianesimo, ma invano.
La storia non si ripete mai … tranne che per i ragazzi del Pireo.
Panagiotis Grigoriou
Fonte: www.greekcrisis.fr
Link: http://www.greekcrisis.fr/2014/05/Fr0352.html#deb
26.06.2014
Scelto e tradotto per www.comedonchisciotte.org da AGARTHI