Dall’ Avana nel 1898, a Bagdad, nel 2003, sempre le solite menzogne
DI HARVEY WASSERMAN
Le menzogne utilizzate da Bush per giustificare l’intervento in Irak fanno parte di uno schema collaudato di menzogne che i governanti americani hanno già utilizzato più volte in passato per coinvolgere il popolo in guerre non volute. In particolare risultano provate tre guerre ingiuste e catastrofiche.
Durante le recenti elezioni inglesi, grazie alla scoperta di nuovi documenti, sono saltate fuori le prove che il governo aveva deciso di andare in guerra prima ancora di avere le giustificazioni “spionistiche” per convincere la gente.
Menzogne consapevoli, usate strumentalmente per ingannare la gente, sono state usate per l’aggressione USA contro Cuba nel 1898, per l’intervento americano nella prima guerra mondiale, e per l’intervento in Vietnam.
Le conseguenze di queste menzogne di guerra sono state: terribili perdite umane, soppressione dei diritti civili, restrizioni della libertà, disastri economici.
Il pretesto per l’entrata in guerra degli USA contro Cuba fu l’affondamento della nave americana Maine. All’epoca gli abitanti di Cuba, Porto Rico e delle Filippine si erano sollevati contro l’ormai debole impero spagnolo. L’allora magnate della stampa Randolph Hearst, equivalente dell’odierno Rupert Murdoch, desiderava una guerra per poter vendere più giornali e favorire gli sciovinisti di casa. Gli spagnoli furono ben presto dipinti come barbari violentatori e anche peggio. In nome della democrazie e della libertà Hearst e fanatici guerrafondai come Teodoro Rooselvet chiedevano un intervento americano.
Il presidente repubblicano William McKinley, eroe personale dell’attuale mestatore della Casa Bianca Karl Rove, inviò acconciamente la nave da battaglia Maine nel porto di Avana. All’improvviso ci fu un’esplosione e la nave affondò con 250 marinai.
La colpa fu addossata alla Spagna, e così Hearst ebbe la guerra che voleva. Gli americani, che avevano appena conquistato, annettendole, le Hawai, si presero anche Puerto Rico, e installarono dei regimi coloniali a Cuba e nelle Filippine.
Ma nelle Filippine si dovette lottare contro una resistenza armata che durò fin nel nuovo secolo. I morti furono migliaia. In patria nacque un movimento anti imperialista che si diffuse fra contadini, sindacati e intellettuali come Samuel Clemens. Quest’ultimo, con lo pseudonimo di Mark Twain, fu il critico più feroce dei pericoli dell’impero.
Indovinate un po’! La nuova tecnologia subacquea ha dimostrato che il Maine affondò per un’esplosione interna. Analisi scientifiche definitive hanno dimostrato che gli spagnoli non potevano aver causato l’affondamento. Molto probabilmente l’esplosione che fece affondare la nave era stata provocata da una caldaia difettosa o dalla riservetta delle munizioni, in ogni modo non poteva essere stata nè una mina nè un siluro spagnoli.
La guerra Ispano-americana, con le sanguinose stragi che ne derivarono, era fondata su una montatura.
Lo stesso si può dire per l’intervento USA nella prima guerra mondiale. Nel 1915, mentre i tedeschi esercitavano il blocco della Gran Bretagna, fu affondata la nave passeggeri americana Lusitania, durante il suo tragitto da New York a Liverpool. Ci furono più di mille morti, tra cui molti americani.
Il presidente Wilson subito si mise a strillare che i tedeschi avevano violato le leggi internazionali. Come aveva fatto Hearst anche Wilson dipinse i tedeschi come “barbari”, selvaggi, spietati e assetati di sangue.
I tedeschi si difesero dicendo che il Lusitania trasportava armi, e che erano nel loro diritto di affondarla. In America molti si opposero alla guerra, temendo che i soli a trarne vantaggio sarebbero stati solo i banchieri e gli industriali, e che la guerra avrebbe impedito cose più importanti come la formazione dei sindacati, la lotta alla povertà e al il predominio di un capitalismo di rapina.
Di fronte a una maggioranza anti imperialista Wilson fece ritirare le truppe dal Messico e nel 1916 si presentò alle elezioni come “candidato della pace” sotto lo slogan “Ci ha tenuti fuori dalla guerra.”
Ma nel 1917, riesumando i sanguinosi ricordi del Lusitania, Wilson riuscì a trascinare gli Stati Uniti nel conflitto. I morti americani furono più di 100.000. Con la scusa della guerra le autorità incendiarono o fecero saltare le camere del lavoro del Partito Socialista e le sedi di sindacati radicali come gli Industrial Workers of the World. Wilson fece carta straccia della costituzione e fece imprigionare, deportare o uccidere migliaia di organizzatori. Eugene V. Debs, l’amato leader del movimento sindacale americano, fu gettato in prigione. La sinistra ideologica fu schiacciata.
L’intervento americano fu decisivo nel far volgere a favore della Gran Bretagna e della Francia l’esito della guerra. Ma la retorica idealistica di Wilson sulla Società delle Nazioni e su una pace equilibrata cadde nel caos. Gli alleati chiesero delle riparazioni tali da provocare la nascita del movimento nazista che provocò stragi ancora maggiori nella seconda guerra mondiale. Wilson fu colpito da un infarto e lasciò un paese in rovina.
E indovinate un po’! Recenti esplorazioni subacquee attorno al Lusitania hanno trovato che la sua stiva era piena di armamenti illegali. Proprio come avevano reclamato i tedeschi, la nave aveva violato le leggi internazionali. Come McKinley anche Wilson aveva ingannato l’America portandola a un intervento bellico sulla base di “informazione spionistica errata.”
Con il Vietnam avvenne la stessa cosa, all’epoca i fautori della guerra fredda dichiaravano che si trattava della battaglia principale per evitare un effetto domino nella lotta mondiale contro il comunismo. Gli USA annullarono le elezioni del 1956, che avrebbero consentito a Ho Chi Minh di controllare un Viet Nam unificato, però i guerriglieri nazionalisti erano già pronti a strappare all’Occidente il Sud del Vietnam.
Secondo la versione ufficiale americana, nel 1964 i Vietnamiti del Nord avrebbero assalito due navi americane che navigavano nel golfo del Tonkino. L’incidente servì a Lyndon Johnson, che stava facendo campagna elettorale a favore della pace, per convincere il Congresso ad approvare un intervento militare incondizionato. Nel 1967 nel sud-est asiatico c’erano 550.000 soldati americani.
Copia speculare della guerra nelle Filippine il VietNam può essere considerato la più grande tragedia moderna degli Stati Uniti. Divise un’intera nazione, si alienò una generazione, avvelenò la politica americana, e seminò nel paese un gruppo di imbroglioni senza scrupoli, diede inizio anche al declino dell’economia americana. La “Grande Società”, vagheggiata da Johnson, fu distrutta, e gli americani divennero tutti sensibilmente più poveri.
E indovinate un po’! Probabilmente l’incidente del golfo del Tonkino non è mai accaduto. Secondo l’allora segretario alla difesa, John McNamara, i vietnamiti non hanno mai tirato un colpo contro le navi americane, la Maddox in particolare. Comunque, anche se lo avessero fatto, si sarebbe trattato di un attacco militare di nessun significato militare.
Come per il Maine e il Lusitania, l’attacco del Tonkino non è stato nient’altro che un pretesto menzognero per iniziare una guerra.
Per quanto riguarda l’origine della seconda guerra mondiale e di quella di Corea, esiste un forte dibattito in merito alle responsabilità. Molti affermano che Franklin Roosevelt fosse a conoscenza dell’attacco giapponese a Pearl Harbour e che li lasciò fare. Altri affermano che fu la Corea del Sud ad attaccare quella del Nord, e non il contrario.
In termini di accettazione generale, questi due episodi non presentano prove definitive in un senso o nell’altro. Però per quanto riguarda il Maine, il Lusitania e il golfo del Tonkino le prove esistono e sono irrefutabili.
Adesso arriviamo alle menzogne di Bush sull’Irak. La guerra era stata giustificata inizialmente con la scusa delle armi di distruzione di massa. Si era anche detto che Hussein era coinvolto negli attentati dell’11 settembre, e che aveva cercato di ottenere alcune bombe atomiche.
Si è trattato solo di menzogne. I documenti inglesi provano che Bush e Blair sapevano in anticipo che Hussein non aveva nessun arma nucleare, che non era coinvolto negli attentati dell’11 settembre, e che non era in grado di avere bombe atomiche. Le prove di tutto ciò sono ormai di pubblico dominio. Come nel caso del Maine, del Lusitania e del golfo del Tonkino , si tratta di prove concrete e irrefutabili.
Come è andata a finire per gli autori di tutte queste bugie?
Nel 1901, William McKinley divenne il terzo presidente in carica (dopo Lincoln e Garfield) a essere assassinato. Teodoro Roosevelt portò alla sua tragica conclusione le stragi nelle Filippine. Solo quando il giovane figlio Quentin fu ucciso nella prima guerra mondiale cominciò a mettere in dubbio le glorie delle conquiste imperiali.
L’infarto invalidante che colpì Woodrow Wilson arrivò nel momento in cui stava portando a segno il più intenso attacco alle libertà civili nella storia USA, con la distruzione del Partito Socialista e dell’ideologia di sinistra. Fu sostituito dall’affabile Warren G, Harding, che liberò Eugene V. Debs dalla prigioni federali, per morire mentre era in carica (apparentemente a causa di un avvelenamento da cibo) in mezzo a un mare di scandali.
Dopo l’affare del Tonkino la presidenza di Lyndon Johnson affondò in un caos di tipo wilsoniano. Un deciso movimento per la pace lo costrinse a rinunciare alla rielezione. Gli subentrò Richard Nixon che utilizzò le menzogne di guerra su un piano tutto diverso, aumentando le stragi nel sud est e diventando il primo presidente USA a doversi dimettere in disgrazia.
“I vecchi lestofanti” di Nixon, Karl Rove e Dick Cheney, hanno avvelenato l’intera nazione con un’altra vergognosa menzogna di guerra. L’inutile strage irachena è diventata il simbolo moderno dell’inganno cinicamente perpetrato, delle stragi disumane, e della rovina economica.
Come andrà a finire, sia per noi che per i mentitori che ci hanno trascinato in quest’ultimo pantano è da vedere.
Però la storia non ci fa prevedere un bel finale.
Fonte: www.commondreams.org/views05/0508-20.htm
Link:http://www.commondreams.org/views05/0508-20.htm
Scelto e tradotto per www.comedonchisciotte.org da VICHI