La redazione non esercita un filtro sui commenti dei lettori, a meno di segnalazioni riguardo contenuti che violino le regole.

Precisa che gli unici proprietari e responsabili dei commenti sono gli autori degli stessi e che in nessun caso comedonchisciotte.org potrà essere considerato responsabile per commenti lesivi dei diritti di terzi.

La redazione informa che verranno immediatamente rimossi:

Messaggi che entrano automaticamente in coda di moderazione per essere approvati prima di pubblicarli o vengono sospesi dopo la pubblicazione:

Nota: se un commento entra in coda di moderazione (e quindi non appare immediatamente sul sito), è inutile e dannoso inviare di nuovo lo stesso commento, magari modificando qualcosa, perché, in questo caso, il sistema classifica l’utente come spammer e non mostra più nessun commento di quell’utente.
Quindi, cosa si deve fare quando un commento entra in coda di moderazione? bisogna solo aspettare che un moderatore veda il commento e lo approvi, non ci sono altre operazioni da fare, se non attendere.

Per qualsiasi informazione o comunicazione in merito, scrivere alla redazione dal modulo nella pagina dei Contatti

Una persona può avere un solo account utente registrato nel sito.

Commentare con utenti diversi è una pratica da trolls e vengono immediatamente bannati tutti gli utenti afferenti ad un’unica entità, senza preavviso.

SANZIONI IN CASO DI VIOLAZIONE DEL REGOLAMENTO STABILITE DALLA REDAZIONE CDC:

1) Primo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e cancellazione del commento.

2) Secondo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e conseguente ammonizione: l’account del commentatore verrà sospeso temporaneamente per 72 ore previo avviso individuale

3) Terzo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e conseguente blocco dell’account con l’impossibilità permanente di accedere al portale web

Consigliamo caldamente di leggere anche la pagina delle F.A.Q. le domande frequenti e la nostra Netiquette

La Redazione

 

I piu' letti degli ultimi 7 giorni

I RISPARMIATORI VITTIME DEL MERCATO DEL DENARO

blank
A cura di Davide
Il 6 Ottobre 2008
46 Views

blank
DI MASSIMO FINI
Il gazzettino

Pubblico integralmente questa lettera perché contiene molti motivi di riflessione.

“Caro Fini, sono un uomo di 66 anni. Sono andato in pensione l’anno scorso. Avrei potuto farlo molto prima perché ho quasi quarant’anni di lavoro alle spalle, ma ho preferito uscire il più tardi possibile dal mondo del lavoro per non sentirmi un ferrovecchio. Ciò nonostante la mia pensione è modesta. Mi consente appena di sopravvivere. Anzi, dopo i recenti aumenti di tutti i generi di prima necessità, sarei al gancio se non fossi stato una formichina che, in tutta la sua vita, concedendosi pochissimo, ha accumulato risparmi per garantirsi almeno una vecchiaia serena. Questi risparmi li ho messi in banca. Non ho comprato azioni, obbligazioni, partecipazioni in Fondi e tantomeno prodotti “derivati” – non ho un’animo speculativo – li ho semplicemente depositati su un conto corrente.

I miei risparmi, che costituiscono, dopo tanti anni, un gruzzolo piuttosto consistente (almeno per me), sono depositati in una grande banca di prestigio nazionale e internazionale. Per la verità, all’inizio, li avevo messi in una piccola banca regionale (abito in provincia), ma in seguito alle varie fusioni mi sono trovato depositario in questo grande Istituto di credito. Pensavo di essere al sicuro. Non si dice sempre che il modo più sicuro, anche se poco remunerativo, è mettere in soldi in banca (è quasi un modo di dire)? Sono soldi miei che io ho semplicemente affidato a una banca perché li custodisse. Purtroppo questo grande, prestigiosissimo istituto, a causa del crack dei mutui americani, vacilla, è sull’orlo del fallimento. La cosa non mi dovrebbe riguardare, io non ho fatto investimenti a rischio ho solo affidato i miei soldi alla banca perché li custodisse. Purtroppo non è così. Se questo grande, prestigiosissimo Istituto di credito crolla, a causa di speculazioni sbagliate cui, per quanto riguarda i semplici correntisti come me, nulla lo autorizzava, svaniscono anche i miei risparmi. Svaniscono quindi, in un amen, i quarant’anni di lavoro, ogni garanzia per la mia vecchiaia. Questo dramma, che certamente non riguarda solo me, ma decine, forse centinaia di migliaia di risparmiatori italiani, si consuma in mezzo a “Isole dei famosi” i cui protagonisti vengono pagati con cifre superiori a quanto io ho messo da parte in una vita. Briatori trionfanti, Venture strillanti, sempiterne diatribe fra Berlusconi e Veltroni, dichiarazioni quotidiane dei vari Gasparri, Bocchino, Cicchitto, Finocchiaro, D’Alema e Fini, che mi ammoniscono a rimboccarmi ancora una volta le maniche mentre loro, a quanto ne so, non hanno fatto un solo giorno di lavoro nella loro vita. Io non posso, a 66 anni, rimboccarmi ancora le maniche, sono stanco, sono sfinito, sono esaurito. Mi aspetta una vita sotto i ponti, senza che io riesca a riconoscermi alcuna responsabilità, perché ho lavorato, ho pagato le tasse, non ho speculato e i miei poveri quattrini li ho messi in un luogo, la Banca, che tutti, economisti, politici, commentatori, mi dicevano essere il più sicuro del mondo: la Banca. Le chiedo: a chi devo dir grazie? Per lei mi firmo, ma mi permetta, per il pubblico, l’anonimato”.

Le responsabilità sono di tutti e di nessuno, come sempre. il discorso è troppo lungo e complesso per poterlo fare in qeusta sede. Si legga, se vuole consolarsi o incavolarsi ulteriormente, il mio «Il denaro “Sterco del demonio”» del 1998.
I risparmiatori sono le vittime istituzionali del sistema del denaro. Perché sono dei poveri che, attraverso l’intermediazione delle banche, prestano soldi ai ricchi perché diventino sempre più ricchi. Se costoro, poi, sbagliano, le conseguenze non ricadono sulla loro testa ma su quelle dei risparmiatori (è da quel dì che l’imprenditore ha smesso di rischiare denari suoi). Inoltre il risparmiatore, il lavoratore, è lo “schiavo salariato”, la bestia da soma che deve tenere in piedi tutto l’ambaradan per trovarsi, come Lei, alla fine della vita con un pugno di mosche. Ma lei, come tutti quelli della sua generazione e di quelle immediatamente successive, è ormai troppo vecchio per avere le energie e per ribellarsi. E i giovani sono troppo giovani per poter capire che faranno la sua stessa brutta fine. Da quando il sistema del denaro, non più utilizzato come mezzo per evitare le triangolazioni del baratto si è trasformato in merce, questa storia si è ripetuta infinite volte. E lei non è solo una vittima, ma un complice perché non si è mai ribellato. Nemmeno quando era giovane, pieno di energie, e poteva farlo.

Massimo Fini
Fonte: www.massimofini.it
Uscito su “Il gazzettino” il 03/10/2008

ISCRIVETEVI AI NOSTRI CANALI
CANALE YOUTUBE: https://www.youtube.com/@ComeDonChisciotte2003
CANALE RUMBLE: https://rumble.com/user/comedonchisciotte
CANALE ODYSEE: https://odysee.com/@ComeDonChisciotte2003

CANALI UFFICIALI TELEGRAM:
Principale - https://t.me/comedonchisciotteorg
Notizie - https://t.me/comedonchisciotte_notizie
Salute - https://t.me/CDCPiuSalute
Video - https://t.me/comedonchisciotte_video

CANALE UFFICIALE WHATSAPP:
Principale - ComeDonChisciotte.org

Notifica di
33 Commenti
vecchi
nuovi più votati
Inline Feedbacks
View all comments

FORUM DEI LETTORI

RSS Come Don Chisciotte Forum – Argomenti recenti



blank