DI PAUL CRAIG ROBERTS
Mentre vi godete le domeniche, i folli neocon che controllano la politica estera dell’occidente e dei vassalli turchi e sauditi stanno preparando la fine del mondo.
Tutti quelli che hanno fiducia nei media occidentali non hanno alcuna idea di cosa stia succedendo in Siria. Farò un breve riassunto e poi due considerazioni più dettagliate.
Il regime neocon di Obama vuole sovvertire il governo siriano guidato da Assad. Una lunga campagna di propaganda portata avanti per conto di Washington dai media occidentali ha ritratto il democraticamente eletto Assad come un “brutale dittatore che usa armi chimiche contro la propria stessa gente”. Washington ha organizzato e supportato un fronte che si presenta come democratico, coinvolgendolo in un conflitto con l’esercito siriano.
Nel mentre di questo conflitto, Washington ha iniziato a sostenere che qualcosa andasse fatto prima che Assad “usasse armi chimiche contro la propia stessa popolazione”. Obama ha usato queste affermazioni come “linea di demarcazione”. Nel momento in cui Assad avesse usato armi chimiche contro i burattini di Washington, gli USA avrebbero invaso la Siria.
Tracciata la “linea rossa”, è stato messo in scena un attacco false flag a base di armi chimiche, o anche un incidente, che ha messo Washington in condizione di accusare Assad, avvertito in precedenza, di aver attraversato la linea stessa.
Sono iniziati i preparativi dell’invasione, ma con due intoppi. David Cameron, il burattino Primo Ministro britannico non è stato in grado di far digerire all’opinione pubblica l’invasione, dopo che questa era stata votata dal Parlamento. Ciò ha lasciato Washingotn con il fianco scoperto di fronte all’accusa di aggressione gratuita, un crimine di guerra.
I diplomatici russi hanno posto il secondo intoppo, assicurandosi che tutte le armi chimiche fossero rimosse dalla Siria.
Fallito il piano di invasione, i neocon hanno inviato i jihadisti che avevano usato per detronizzare Gheddafi in Libia a detronizzare Assad. Inizialmente conosciuti come ISIS, poi ISIL, poi IS, ora Daesh, un termine che può essere considerato un insulto. Forse l’intenzione del cambio di nome è di mantenere l’opinione pubblica occidentale confusa circa chi sia chi e cosa stia facendo in realtà.
Washington ora finge di combattere lo Stato Islamico, ma in realtà sta facendo di tutto per ostacolare il successo dell’alleanza russo/siriana che invece sta avendo la meglio.
Il sostegno di Washington all’IS è la causa della guerra in Siria. Il Gen. Michael Flynn, l’ex capo dell’Agenzia per l’Intelligence della Difesa USA (DIA), di recente andato in pensione, ha affermato pubblicamente che la decisione del regime Obama di sostenere l’ISIS è stata “intenzionale”.
2) http://www.huffingtonpost.com/entry/iraq-war-isis-michael-flynn_us_565c83a9e4b079b2818af89c
il mantra neocon “Assad deve andarsene” costituisce una minaccia alla sicurezza di Iran, Russia e di Hezbollah in Libano. Hezbollah è la forza libanese che per due volte ha bloccato il tentativo israeliano di annettere il sud del Libano per impossessarsi delle abbondanti risorse idriche che vi si trovano. Hezbollah dipende dal supporto iraniano e siriano sia dal punto di vista finanziario sia da quello degli armamenti. Israele vuole sbarazzarsi di Hezbollah.
Lo Stato Islamico che Washington vuole creare in Siria permetterebbe a Washington di destabilizzare Iran e Russia, portando la jihad anche in quei paesi. La Federazione Russa ha una parte di popolazione musulmana, così come le ex province dell’Unione Sovietica che oggi collaborano con essa. Provocando dissidi interni al territorio russo, Washington può sbarazzarsi di un elemento scomodo per la propria egemonia mondiale. Allo stesso modo, le popolazioni di origine non persiana in Iran potrebbero essere manipolate dal jihadismo radicale per destabilizzare il paese.
Per difendersi, Russia, Iran ed Hezbollah sono accorsi in sostegno della Siria. I Russi sono nel paese legalmente, su invito diretto del governo siriano. Gli USA ci sono illegalmente.
Le forze aeree russe a sostegno dell’esercito di terra siriano ha ribaltato la situazione contro lo Stato Islamico. Gli invasori stanno venendo buttati fuori. I neocon non possono accettare questa sconfitta.
Washington sta preparando un’invasione della Siria da parte di Turchia ed Arabia Saudita, il cui fine sarebbe dividere il paese in due, con gli USA a controllare la parte orientale, ricca di giacimenti petroliferi.
È anche possibile che questo sia un bluff per convincere la Russia ad accettare un accordo per la Siria che sia meno favorevole agli interessi siriani, iraniani e russi. Comunque, il governo russo non può rischiare che sia solo un bluff. Se un contingente statunitense/turco/saudita dovesse raggiungere per primo Raqqa e Deir Ezzor, la Siria verrebbe fatta a pezzi.
I Russi ci possono arrivare per primi inviando truppe di paracadutisti. In altre parole, ciò che i folli neocon stanno facendo è dare una forte scusa al governo russo per aggiungere truppe di terra russe al conflitto. Una volta che le truppe saranno dispiegate, potete scommettere che quei pazzi faranno in modo di creare scontri tra di esse e le forze statunitensi e turche. Inizierà una guerra ancora più estesa dalla quale nessuno vorrà tirarsi indietro.
Qui una descrizione della “corsa verso Raqqa”: http://www.moonofalabama.org/2016/02/the-race-to-raqqa-is-on-to-keep-its-unity-syria-must-win-.html
Qui l’opinione di The Saker sulla pericolosità della situazione: http://thesaker.is/week-eighteen-of-the-russian-intervention-in-syria-a-dramatic-escalation-appears-imminent/
Paul Craig Roberts è un ex assistente segretario del Tesoro USA e Editore Associato del Wall Street Journal. Il suo libro How the Economy Was Lost è disponibile su counterpunh in formato digitale.Il suo ultimo libro è How America Was Lost.
Fonte: http://www.paulcraigroberts.org/
14.02.2015
Il testo di questo articolo è liberamente utilizzabile a scopi non commerciali, citando la fonte comedonchisciotte.org e l’autore della traduzione FA RANCO