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La Redazione

 

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I MERCENARI DELLO STATO ITALIANO

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A cura di Davide
Il 11 Giugno 2005
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DOPO IL SEQUESTRO E LA LIBERAZIONE DI CLEMENTINA CANTONI, PORTIAMO ALLA LUCE LA COMMISTIONE FRA ESERCITI DI RAMBO PRIVATI, STRANE ASSOCIAZIONI PARAMASSONICHE E INTERI PEZZI DELLO STATO ITALIANO.

DI RITA PENNAROLA

Dove c’è guerra c’è IBSSA. Dove c’è massacro di popolazioni civili ci sono uomini come Giacomo Spartaco Bertoletti. Dove c’è sterminio c’è il Parlamento Mondiale di Palermo. Mentre negli ultimi vent’anni i grandi della terra e i capi di stato tessevano strategie ed accordi sotterranei per la spartizione delle risorse del pianeta (dal petrolio irakeno all’acqua, fino alle piantagioni afghane di oppio) decidendo invasioni, lanciando guerre preventive e pianificando genocidi, le multinazionali della sicurezza privata si stavano attrezzando con corpi paramilitari: veri e propri eserciti paralleli organizzati in gruppi altamente strutturati, ma soprattutto legati al mondo delle forze armate ufficiali di ciascuna nazione e, quasi sempre, a ben precise forze politiche di governo (come accade in Italia) o di opposizione. Andiamo con ordine e cominciamo proprio da una recente notizia che riguarda il nostro Paese. Nei giorni scorsi la IBSSA International (International Bodyguard and Security Service Association), una fra le principali cupole di questo esercito-ombra, comunica che sono divenute irrevocabili le dimissioni rassegnate da Giacomo Spartaco Bertoletti. Fu la Voce a portare per la prima volta il suo nome agli onori delle cronache internazionali dopo la misteriosa scomparsa di Fabrizio Quattrocchi in Iraq. Dallo stretto collegamento fra la società di arti marziali Sport Promotion facente capo a Bertoletti, la genovese IBSA di Roberto Gobbi ed il sedicente Parlamento Mondiale di Palermo (più volte al centro di indagini della magistratura), fin da maggio 2004 avevamo ritrovato il bandolo della matassa che ci aveva condotti lungo la strada percorsa dall’ex panettiere Quattrocchi fino ai corpi paramilitari al soldo degli occupanti alleati in Iraq.

Perché oggi Bertoletti lascia la carica di numero due della potente corazzata sovranazionale? A spiegarlo, in una lettera agli associati, è il presidente di IBSSA George Popper: «Bertoletti sta facendo partire una sua Organizzazione per i Servizi di Sicurezza». Ne aveva già una: la IBSA, appunto, che sfruttando la voluta confusione tra i nomi, forniva agli stati esteri personale addestrato nei campi paramilitari pugliesi. Ma evidententente ora, con l’approssimarsi di nuovi conflitti di grosse proporzioni, Bertoletti ha deciso di fare le cose in grande e lanciarsi in questo colossale business con una sigla internazionale tutta sua. Insomma, si accinge a diventare un concorrente del colosso IBSSA. Forte anche, probabilmente, della rete di rapporti esteri intrecciata negli anni in cui ne era vicepresidente. In quella veste, ma anche come delegato del Coni, il Maestro Giacomo Spartaco Bertoletti (come ama essere definito) aveva per esempio fatto parte della rappresentanza ufficiale italiana ai giochi olimpici di Sidney.

Gli subentra, al fianco di Popper, una vecchia conoscenza di questa sorta di Gladio su scala mondiale: è Remo Grassetti, da maggio 2005 nuovo coordinatore per l’Italia di IBSSA. Il suo nome ci dice cose molto interessanti. Titolare anche lui di una sigla per le arti marziali, quartier generale a Macerata, Grassetti è, in primo luogo, strettamente collegato alle forze armate italiane. L’associazione Congedati dalla Folgore riporta, ad esempio, un succoso resoconto della cerimonia tenutasi appena qualche settimana fa a Civitanova Marche, in provincia di Ancona. «Si è svolta nella sala consiliare del comune la cerimonia di consegna dei diplomi ai 20 partecipanti al corso Calipso, promosso dall’Accademia italiana Israeli system of military self defence krav maga e riservato alle forze dell’ordine». Uno stage formativo, insomma, per i componenti dell’esercito. Oggetto del corso, «il metodo di difesa personale “krav maga”, adottato dalle forze armate israeliane». Seguono i nomi dei “diplomandi”: «il tenente colonnello Giuseppe Tondi, comandante della Polizia tributaria; il tenente Luigi Ramadori della Polizia municipale di Civitanova, coordinatore dell’iniziativa; l’ispettore capo della Mobile di Ancona, Stefano Meo; il maresciallo dei Carabinieri Francesco Cavallo, della Compagnia dei Carabinieri di Civitanova». In prima fila, fra i docenti del corso che consegnano i diplomi, c’è proprio lui, Remo Grassetti. Al suo fianco, i due soci della sua Accademia: il colonnello Davide Bocci e Fabio Biancucci, maggiore paracadutista della Folgore in congedo. L’intero terzetto fa parte dei Corporate members di IBSSA International. «Alla cerimonia – prosegue il comunicato – hanno preso parte anche il sindaco Erminio Marinelli, l’assessore Sergio Marzetti», ma soprattutto «il tenente colonnello Angelo Borsa, in rappresentanza dello Stato maggiore della Difesa». «L’iniziativa – si legge infine – patrocinata dal Comune di Civitanova, ha visto anche la collaborazione del Comune di Macerata, dove si sono tenuti i corsi». Fin qui i legami tra i rambo della IBSSA ed interi pezzi dell’esercito italiano.

Ma andiamo oltre. E subito incontriamo Alleanza Nazionale. La cui Scuola di Formazione Politica, organizzata da Azione Giovani, a Macerata è diretta, manco a dirlo, proprio da lui, Remo Grassetti. Cosa sanno i vertici del partito di Gianfranco Fini, quando dai palchi delle piazze o dagli alti scranni del governo invocavano la liberazione dei nostri connazionali rapiti (ultima in ordine di tempo la cooperante Clementina Cantoni, ostaggio di guerriglieri afghani), del business stramiliardario per il reclutamento dei mercenari sui luoghi di guerra, delle alleanze fra pezzi dello stato italiano, corpi paramassonici come IBSSA o il Parlamento Mondiale, e forze di governo? E che significato darà a tutto questo Gianfranco Fini, che ricopre la delicata carica di ministro degli Esteri proprio in questi anni segnati da una inarrestabile escalation di conflitti su scala planetaria?

Intanto, anche sul Parlamento Mondiale arriva qualche notizia fresca. Fin dal primo articolo dedicato a questa inquietante organizzazione la Voce aveva documentato che la home page di Sport Promotion (made in Bertoletti) presentava in basso un link di collegamento con le pagine web della sigla internazionale fondata a Palermo da “Sua Beatitudine” Vittorio Busà. Subito dopo la “morte” di Fabrizio ed in coincidenza con l’uscita su internet di quell’inchiesta della Voce, il link era sparito (ma ne esiste traccia filmata), così come ufficialmente sembravano svaniti i collegamenti fra le due organizzazioni. Che oggi invece tornano a galla, perché la Voce è entrata in possesso dell’albo aggiornato degli iscritti al Parlamento Mondiale per la Sicurezza e la Pace: dove esiste una intera pagina con foto e cursus honorum di Giacomo Spartaco Bertoletti. Una marcia in più, questa affiliazione di lunga data, per le sorti della sua nuova creatura che aspira a divenire tra i principali competitor internazionale in materia di sicurezza privata & dintorni.

Il Parlamento di Busà vanta infatti delegazioni in tutto il mondo. Anche in Afghanistan, dove il rappresentante ufficiale è il «Ministro Plenipotenziario: Ranjibar S.E. Sen. Dr. Basir». A Kabul anche la IBSSA è stata presente con interi “plotoni”, almeno nel lungo periodo dell’invasione americana: un sistema perfettamente collaudato in Kosovo ed attualmente portato avanti in Iraq. Ma esiste ancora un altro, consistente trait d’union fra IBSSA e Parlamento Mondiale: è Rocco Giacalone, socio onorario della prima e membro fondatore della seconda organizzazione. In pratica, “la sicurezza e la pace”, sbandierate da Busà e confratelli, vanno naturalmente difese.

Come dicevano i latini, si vis pacem para bellum. E loro non hanno mai smesso di prepararla, la guerra. Un gigantesco esercito privato è in giro per il mondo. Addestrati in Italia, i mercenari sfornati dalla sinergia IBSSA-Parlamento mondiale trovano strada facile per il reclutamento su qualsiasi fronte di guerra, grazie alle potenti entrature nei cinque continenti della sigla palermitana, che arriva al punto di rilasciare passaporti diplomatici per l’espatrio riconosciuti da numerosi stati esteri. E forse anche da quello italiano.

GLI ITALIANI MEMBRI ONORARI DI IBSSA

Oltre al Rocco Giacalone e a Bertoletti, ci sono altri italiani, fra i membri onorari di IBSSA, nell’elenco aggiornato a maggio 2005. E i loro nomi aiutano a chiarire i contorni dello scenario fosco che si va delineando. Cominciamo da Daniele Lazzarini: proviene direttamente dalla Sport Promotion by Bertoletti e dirige l’Unione Sportiva Acli nella zona di Vasto, in provincia di Chieti. Arriva invece direttamente dalla Scuola Militare il colonnello Ermanno Patrizio, che è stato insignito recentemente dal comune di Milano di una onorificenza speciale, il Sigillo. Colonnello dei Granatieri, Patrizio proviene dall’Accademia Militare di Modena. In servizio presso lo Stato Maggiore dell’esercito e l’Ispettorato delle Scuole, con l’incarico di Capo sezione addestramento, è attualmente comandante e preside della Scuola Militare Teuliè di Milano, ospitata nella più antica caserma cittadina. Autentico fiore all’occhiello della presenza italiana in IBSSA resta comunque il nome di Domenico Sammaruco, vicequestore aggiunto presso la Questura di Taranto, dove guida l’Anticrimine.

Altro giro, altri italiani. Questa volta li troviamo fra le sigle elencate come Corporate members di IBSSA. A parte la già ricordata Accademia di Macerata guidata da Remo Grassetti, dell’elenco fanno parte altre quattro sigle per la “sicurezza privata” operanti nel nostro Paese. La prima ha sede in Puglia, ormai terra consueta d’addestramento per questo genere di “professionalità” (come dimostrano, fra l’altro, l’inchiesta sui mercenari aperta dal pm barese Giuseppe Debenedictis e le indagini sulla società Presidium, sempre del capoluogo pugliese, che sarebbe stata presieduta da Salvatore Stefio, uno dei quattro body guard rapiti in Iraq, che nei mesi scorsi si è affiliato ai Templari in una cerimonia pubblica svoltasi a Palermo). E in quel di Bari opera appunto, come member corporate di IBSSA, la Eurosecurity – Global Service. Il suo stato maggiore vede schierati Vito Spartano, Vito Simmi, Dario Boriglione, Mauro Simmi, Vito Contesi, Giovanni Rubino, Gaetano Labombarda, Massimo Fox e Vincenzo Caputo.

Della corporate presieduta da George Popper fa parte infine la Associazione Italiana Esperti Difesa Personale, rappresentata da Attilio Infranzi, Vito Caloia, Salvatore Andreetti, Romano Pasquale, Roberto Scurati, Fabrizio Ligios, Giacomo Fiorese, Adelindo Di Donato, Nicola De Cesare e Riccardo Lombardo.

Rita Pennarola
Fonte:La voce della Campania
link: http://www.lavocedellacampania.it/detteditoriale.asp?tipo=inchiesta1&id=39
giugno 2005

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