DI GERALD CELENTE
dailyreckoning.com
E’ evidente che nella vita non c’è niente che non comporti un rischio.
Al di là degli evidenti rischi personali (arrampicata, lancio con il paracadute, consumo di droga, matrimonio), tutte le attività umane presentano un certo grado di rischio.
Dal periodo di inflazione successivo alla Seconda Guerra mondiale, il denaro ha sempre perso potere d’acquisto. Di conseguenza, per quanto riguarda la moneta, anche il non far nulla implica un certo livello di rischio. Per gli imprenditori e le libere professioni, il modo più sicuro e il miglior investimento è quello fatto da sé piuttosto che affidato nelle mani dei consiglieri finanziari. Questo implica che l’aumento della produzione di beni o servizi, quantitativo o qualitativo, debba autofinanziarsi piuttosto che prodursi tramite il contrarre prestiti perché porta ad accumulare e trascinare i debiti.
Nella foto: il pianista Hank JonesQualunque sia il tipo di commercio o di attività, le strategie da adottarsi sono simili. Ogni centesimo e ogni minuto di tempo economizzati devono essere investiti nell’acquisizione di sapere, nell’approfondimento della visione d’insieme, nell’ottimizzazione della gestione.
Mentre non è del tutto vero che si trovano i soldi per fare quello che si ama, è invece vero che più si acquistano competenze in un commercio, un’ arte, un particolare mestiere, più aumentano le possibilità che la vita dia l’ opportunità di esercitarlo ad un più alto livello. Con delle bocche da sfamare, fatture da pagare e creditori da tenere il più lontano possibile, a volte certi compromessi possono risultare necessari, se non sono permanenti o controproducenti.
A metà della sua carriera, il pianista Hank Jones, che suonava con Coleman Hawikins, Ella Fitzgerald, Benny Goodman ed altre leggende del jazz, è stato obbligato a suonare con un gruppo di musicisti del canale CBS per 15 anni, in un periodo in cui il jazz non andava più di moda. “ la maggior parte del tempo non suonavo il tipo di musica che avrei preferito suonare”, dice Mr Jones. Dopo la CBS, la carriera di Jones ripartì, riportandolo nuovamente ad una creatività sfrenata, conquistò un ampio riconoscimento di pubblico e registrò moltissimo fino alla morte, all’età di 91 anni. Per quanto fosse stata sgradevole l’esperienza alla CBS, Jones spiegò che questo gli aveva permesso “una base economica per cercare di costruire qualcosa”, morale della storia: anche i compromessi e le retrocessioni possono essere produttivi, in proporzione alla voglia di riuscire.
“Se salto un giorno di esercizio, lo avverto. Se ne salto due, se ne accorgono i critici. Per tre giorni, è il pubblico che se ne accorge”. Disse un giorno Ignacy Paderewsky, celebre pianista, compositore e Primo Ministro polacco.
Gerald Celente
Fonte: www.alterinfo.net
Link: http://www.alterinfo.net/Conseils-de-Gerald-Celente-pour-resister-a-la-crise_a49646.html
6.09.2010
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di MICOL BARBA
L’articolo originale, apparso l’ 1/09/2010, si intitola: “Un rischio a cui poter credere”: http://dailyreckoning.com/risk-you-can-believe-in/