DI PATRICK COCKBURN
Una marea di corruzione potrebbe far sì che l’esercito e la polizia Irachene finiranno per essere troppo poche e armate troppo poveramente per poter essere in grado di sostituire le forze Americane e quelle Britanniche che combattono gli insorgenti anti-governativi.
Questo potrebbe frustrare i piani di Washington e Londra riguardanti la riduzione delle proprie forze armate in Iraq.
Le forze armate Irachene sono piene di “battaglioni fantasma” nei quali gli ufficiali intascano la paga di soldati che non sono mai esistiti o che hanno fatto ritorno alle proprie case. “Sono a conoscenza di almeno una unità che avrebbe dovuto essere composta di 2200 uomini ma che veramente contava di soli 300 uomini,” ha detto Mahmoud Othman, un veterano della politica Irachena e attuale membro del parlamento. “Gli Stati Uniti affermano che sono 150.000 gli Iracheni presenti nelle forze di sicurezza ma dubito che ce ne siano più di 40.000”.
L’esercito e la polizia sono scarsamente armati nonostante le pesanti spese fatte. “Il governo ad interim ha speso 5.2 miliardi di dollari (2.6 miliardi di sterline) per i ministeri della difesa e per quello degli interni nel corso di sei mesi ma c’è ben poco da mostrare a spesa conclusa,” è quanto ha rivelato un ufficiale senior Iracheno che non ha voluto che il proprio nome venisse pubblicato.
Ha citato il caso dei più di 300 milioni di dollari che sono stati spesi per acquistare 24 elicotteri militari e altro equipaggiamento dalla Polonia. Quando gli esperti Iracheni hanno esaminato gli elicotteri hanno scoperto che erano vecchi di 28 anni – e il suo costruttore ne aveva consigliato la rottamazione dopo 25 anni. Adesso l’Iraq sta provando a farsi restituire indietro i soldi che ha speso.
La corruzione aveva avuto inizio nel 2003 sotto la Coalition Provisional Authority a guida Statunitense quando alcuni Iracheni, che spesso avevano poca esperienza sulle spalle, erano stati nominati a posizioni di ufficiali superiori nei ministeri. Gli Iracheni non hanno agito da soli. “Gli Americani sono stati i partner degli Iracheni in tutta questa corruzione,” è quanto afferma il Dottor Othman. I risultati di questo fallimento nell’acquisto di armi effettive sono visibili ad ogni checkpoint della polizia o dell’esercito Iracheni. Le armi in mostra sono spesso dei vecchi Kalashnikov. I supposti commando d’elite della polizia vanno in giro su vecchi pick-up sprovvisti di blindatura e recentemente il ministero degli interni non è stato in grado di mettere assieme una guardia presidenziale con 50 pistole.
La conseguenza più evidente della attuale mancanza di armi, è che la polizia e l’esercito Iracheni sono spesso molto meno bene armati degli insorgenti.
I soldati Iracheni hanno spesso mostrato di essere pateticamente vulnerabili agli attacchi della guerriglia. “Durante gli ultimi 2 anni, alcune persone hanno potuto guadagnare denaro su scala tanto ampia che prenderebbero di sorpresa un signore della droga Colombiano,” è quanto ha detto un politico Iracheno che, come molti altri, ha voluto rimanere anonimo. “Per proteggere le somme di denaro che hanno intascato, queste persone saranno capaci di uccidere con molta facilità.” Nel frattempo, il nuovo Ministro della Difesa, Saadoun al-Dulaimi, si lamenta di avere ereditato così poca infrastruttura da essere costretto a portarsi in ufficio le bustine del tè per poter offrire tè ai visitatori.
Il governo Iracheno sperava che sarebbe stato capace di ottenere armi dagli Stati Uniti ma ha scoperto che questo è un processo frustrante. Un ufficiale ha detto: “Gli Americani non hanno fiducia nei nostri soldati o nei nostri poliziotti. Dicono che le armi potrebbero finire nelle mani degli insorgenti. Ma gli ho risposto Una che gli insorgenti hanno già questo tipo di armi e quindi perché dovrebbero volerne qualcuna di più?”
Patrick Cockburn
Fonte:www.counterpunch.org
link:http://www.counterpunch.org/patrick07162005.html
16.07.05
Tratto da:www.radiokcentrale.it/
Tradotto da Melektro per Radio K / Radio4Peace